Le differenze dei mutui fra nord e sud: le Regioni con i tassi più elevati

Sembra che la situazione dei mutui per il momento ancora non sia destinata a migliorare. Infatti, in base ai dati della Federazione Autonoma Bancaria Italiani, il costo mensile di una rata è aumentata a dismisura al punto che in alcune regioni d’Italia si parla di un rincaro del 6% mentre, nelle regioni in cui la situazione è andata meglio, l’aumento è stato del 4%.

tassi mutui
tassi mutui- Oipamagazine.it

Gran parte dei rialzi può essere giustificato dal ricalcolo delle valutazioni di ogni rischio delle banche oltre che dall’inflazione. È molto importante però sottolineare che chi soffre di più sono soprattutto i mutuatari con tasso variabile.

I dati FABI dei mutui in Molise e in Calabria

Si fa sentire sempre di più il divario dei mutui tra nord e sud. In base all’ultimo report di FABI, in direzione meridionali si è registrato un aumento del 6% dei mutui.

Una situazione che interessa soprattutto i mutui a tassi fisso i quali sono molto più conveniente a differenza di quello variabile. Pare che sia previsto un periodo di blocco dei tassi il quale avrà inizio sono molto anche se si tratta di una discesa molto lenta.

Infatti, fino al 2022, il tasso variabile vedeva una tassa medio che si aggirava intorno allo 0,63%, a differenza di quello fisso è più percentuale intorno al 1%.

Si tratta di una situazione che in passato è già accaduta, ossia molto più precisamente nel 2008 il primo ancora nel 2001 e nel 1990. In ogni caso è bene affermare che ogni qualvolta i tassi hanno seguito un aumento, in seguito si sono stabilizzati per riabbassarsi.

Mutui
Mutui- Oipamagazine.it

Per restare sul sicuro, ciò che si dovrà fare quello di controllare l’andamento di ogni tipo di interesse partendo dall’Euribor per i mutui a tasso variabile fino a IRS per i mutui a tasso fisso.

I tassi al nord

I tassi a nord sono leggermente più contenuti. Infatti, se nel meridione questa percentuale è intorno al 6%, al nord troviamo percentuale più basse ossia intorno al 5%.

Ma vediamo insieme come si presenta la situazione al nord:

  • Piemonte con un tasso del 4,68%;
  • Valle d’Aosta con un tasso del 4,55%;
  • Friuli-Venezia Giulia con un tasso del 4,50%;
  • Lombardia con un tasso del 4,48%;
  • Lazio con un tasso del 4,24%;
  • Emilia-Romagna con un tasso del 4.03%;
  • Trentino Alto Adige con un tasso del 5,09%;
  • Liguria con un tasso del 5,57%.

Facendo un’analisi sulle rate mensili, nonostante vi siano i tassi regionali convenienti, in numerose città il prezzo è davvero molto elevato. Basti pensare che a Roma una rata mensile di un mutuo arriva fino a 821 euro, mentre a Torino raggiunge gli 859 euro al mese. Caso differente invece è Firenze posto in cui si arriva a pagare fino a 906 euro al mese mentre a Napoli la rata il muto di ogni 30 giorni è di 980 euro al mese.

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Acquistare casa- Oipamagazine.it

La discriminazione tra il nord e il sud si presenta nei fattori di rischio che si prendono in considerazione nelle banche. Infatti, ciò che pesa sono gli elementi che le banche prendono in considerazione nel momento in cui vanno a calcolare le condizioni per ogni prestito.

In ogni caso nel Mezzogiorno i tassi sono molto più elevati in quanto qui l’economia risulta essere più debole.

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