Aria condizionata in auto, attenzione alla manutenzione: rischi una multa salata

Quanto si tratta di aria condizionata in auto, è imperativo prestare molta attenzione alla manutenzione, poiché si rischia una multa salata.

Aria condizionata
Aria condizionata – oipamagazine.it

Con l’avvicinarsi della stagione estiva e con le temperature che aumentano, l’uso dell’aria condizionata per auto diventa maggiormente comune.

Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione e rispettare le norme previste dal codice della strada per evitare di incorrere in sanzioni sostanziali.

L’articolo 157 del codice della strada vieta esplicitamente il funzionamento al minimo dei motori e l’uso dell’aria condizionata a veicolo fermo, al fine di ridurre al minimo le emissioni di CO2 e risparmiare carburante.

I trasgressori di questo regolamento sono soggetti a multe da 223 a 444 euro, in base alla gravità dell’infrazione, e possono anche sostenere l’onere aggiuntivo del traino del proprio veicolo a spese del proprietario.

Quando va spenta l’aria condizionata in auto?

È fondamentale distinguere tra i vari scenari che possono verificarsi: arrestarsi, fermarsi e parcheggiare.

Quando ci si ferma, che si verifica quando il veicolo è temporaneamente fermo a causa di condizioni del traffico come un semaforo rosso o congestione, è consentito mantenere sia il motore che l’aria condizionata accesi.

Anche quando si è fermi, ad esempio quando si caricano o si scaricano passeggeri o si caricano e scaricano oggetti, l’aria condizionata può essere mantenuta accesa per tutto il tempo necessario.

Aria condizionata
Aria condizionata – oipamagazine.it

Tuttavia, durante il parcheggio, che si riferisce all’interruzione della guida del veicolo per qualsiasi altro motivo, sia il motore che l’aria condizionata vanno spenti, anche se il conducente rimane dentro l’abitacolo del veicolo.

La manutenzione è necessaria

Oltre ad essere cauti sull’uso dell’aria condizionata nel tuo veicolo, è fondamentale prestare molto attenzione alla manutenzione del sistema di climatizzazione.

Trascurare questo aspetto può portare allo sviluppo di muffe, batteri e funghi, che possono provocare odori sgradevoli all’interno dell’abitacolo.

Per evitare ciò, si consiglia di pulire e igienizzare annualmente l’impianto di climatizzazione.

Ciò può essere ottenuto attraverso vari metodi come l’utilizzo di bombolette spray, trattamenti con ozono e trattamenti di pulizia dell’evaporatore. Inoltre, si consiglia di sostituire periodicamente il filtro abitacolo.

I costi della manutenzione

Per mantenere prestazioni ottimali, si consiglia di ricaricare l’aria condizionata della propria auto ogni due anni o dopo aver percorso 60.000 chilometri.

Questo dovrebbe essere fatto da un’officina professionale attrezzata per tali compiti. Al contrario, il filtro dell’aria condizionata dovrebbe essere sostituito ogni 15.000 chilometri o almeno una volta all’anno.

Accendere aria condizionata
Accendere aria condizionata- Oipamagazine.it

Ciò impedisce l’accumulo di batteri e lo sviluppo di odori sgradevoli. Il costo medio di questi servizi varia tipicamente dagli 80 ai 100 euro.

Inoltre, se è necessario sostituire il filtro antipolline o il filtro abitacolo, potrebbero essere applicati 30-40 euro in più.

Aria condizionata in auto: l’importo della multa

Il divieto di utilizzare l’aria condizionata in un veicolo parcheggiato non è uno sviluppo recente.

Tale norma è entrata a far parte del Codice della Strada dal 2007, con successive modifiche nel 2010 e successivi aggiornamenti delle sanzioni pecuniarie per le infrazioni antecedenti al 2014 e da ultimo nell’aprile 2022.

Attualmente la sanzione per l’utilizzo dell’aria condizionata in un veicolo parcheggiato sul ciglio della strada può variare da un minimo di 223 euro a un massimo di 444 euro.

Il suggerimento per l’aumento della multa era stato avanzato da tempo, ma la sua attuazione è stata rinviata per molti anni prima di essere finalmente emanata.

È evidente che la sostenibilità ambientale e la lotta alle emissioni di gas serra hanno avuto la precedenza.

Ciò è particolarmente vero alla luce della necessità di ridurre lo spreco di carburante in un periodo di prezzi in rialzo e di accresciute tensioni geopolitiche derivanti dal conflitto Russia-Ucraina.

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