Bruttissime notizie dall’INPS per chi percepisce la pensione: cosa potrebbe succedere

Alle brutte notizie non c’è mai tempo per abituarsi. Questa volta una di queste arriva dall’INPS e riguarda, ovviamente, le pensioni. Cosa potrebbe accadere?

bancomat INPS
bancomat INPS- oipamagazine.it

Il settore delle pensioni è costantemente oggetto di attenzione da parte del governo, il quale emana vari decreti al riguardo.

Tale argomento è di grande importanza per gli italiani poiché incide sulla loro tranquillità dopo il termine dell’attività lavorativa. Qual è la notizia appena giunta che suscita nuovamente preoccupazione tra i cittadini italiani?

La Camera non ha approvato l’Opzione donna integrale, una misura introdotta nel 2022 e che aveva attirato l’attenzione del mondo femminile.

Ciò nonostante la richiesta dell’opposizione, in particolar modo il Movimento 5 Stelle, di tornare al “vecchio meccanismo” modificato con l’ultima Legge di Bilancio.

Tuttavia, sono state confermate le iniziative volte a combattere la disparità pensionistica tra i generi, con i dati inerenti all’andamento delle pensioni INPS come indicato dalla maggioranza stessa che sono stati confermati in toto.

Ciò significa che non ci sarà alcun incentivo per le donne lavoratrici di 58-59 anni con 35 anni di contributi accumulati durante la loro carriera lavorativa.

Mondo politico in disaccordo su questa notizia

Non è tardata ad arrivare la reazione di Elly Schlein, leader del PD, che è stata abbastanza dura: “Hanno disatteso le speranze delle lavoratrici che sono state lasciate senza lavoro. Noi continueremo a lottare per allargare i requisiti“.

Opzione donna
Opzione donna-oipamagazine.it

Tuttavia, il problema è trovare risorse diverse che non sarebbero necessarie se, allo stato attuale, la richiesta è soltanto per le donne che sono disoccupate, col 74% di invalidità e caregiver.

L’unica modifica apportata è stata quella di aumentare l’età pensionabile fino a 60 anni, che per ogni figlio a carico viene ridotta di un anno, fino a un massimo di due anni.

Per quanto riguarda la previdenza per quanto concerne le risorse, le notizie non sono positive.

L’aggiornamento delle pensioni aumenta il tetto spesa dell’INPS, ma le retribuzioni e i relativi contributi versati rimangono fermi.

Il pericolo che si sta correndo è quello di assistere ad un costante aumento del deficit nelle casse INPS.

Differenza del 7% tra inflazione, stipendi e pensioni

Si tratta di un’allerta che è stata sollevata anche dal Presidente Tridico durante un convegno sulla disparità salariale, nel quale ha dichiarato: “Quest’anno stiamo già affrontando un gap di 22 miliardi dovuto alla spesa prevista dalla legge di bilancio e alla mancanza di entrate contributive. Per quanto tempo potremo permetterci di accumulare questo deficit?”

Più soldi per i salari e le pensioni
Più soldi per i salari e le pensioni-oipamagazine.it

Nonostante la crescita dei prezzi ha subito un rallentamento, nel primo trimestre dell’anno in corso, la differenza tra l’andamento dell’inflazione e gli aumenti salariali contrattuali rimane superiore del 7%.

Gli studi condotti hanno rivelato una disparità retributiva tra giovani e anziani, nonché tra lavoratori con basso e alto reddito.

Si è registrato anche un aumento del 19% a cavallo tra il 1985 e il 2019 per quanto riguarda la differenza di stipendio tra anziani e giovani.

Allo stato attuale, è difficile quantificare la tempistica per uscire da questa impasse. L’inflazione potrebbe rallentare gli intenti da parte del Governo di aiutare le categorie di pensionati che patiscono più di tutti questa situazione.

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