La Banca Popolare di Milano è una delle banche più importanti d’Italia e nel corso degli anni ha stabilito un fatturato degno di nota, l’ottavo in ordine di grandezza. Oltre ad essere fondamentale dal punto di vista del prestigio per il paese la banca fondata da Luigi Luzzatti riveste un ruolo importante nei confronti del mercato interno ed estero. Scopriamo ora qualcosa di più sulla sua storia e sulle ultime notizie.
Banca Popolare di Milano storia
Con l’intento di creare un istituto di credito in grado di assicurare ai propri clienti sia in Italia che all’estero Luigi Luzzatti decise di dar vita alla banca popolare Milano. Nel 1864 fu tra i protagonisti della crescita industriale della capitale lombarda intrattenendo rapporti sempre più stretti con nomi di punta della scena manifatturiera dell’epoca. Prima di creare la banca Luzzatti diede vita ad un comitato promotore con il compito di salvaguardare il credito dei cittadini e di pianificare una futura banca che appunto successivamente prese il nome di Banca popolare.
L’attività incentrata sul credito di bancapopolare iniziò il 25 gennaio del 1866: Luzzatti assieme ad altri soci sottoscrisse un pacchetto di azioni (circa 56000 lire). Una cifra non altissima, ma comunque indispensabile per un istituto giovane e puntante ai vertici bancari dell’allora giovane nazione italiana. La consacrazione avvenne però senza non poche difficoltà, soprattutto perché i borghesi della città all’inizio erano renitenti a offrire ingenti capitali. Tuttavia Luzzatti capì che contava espandersi anche nei ceti popolari che non era abituata comunque alle pratiche bancarie.
Anni complessi furono anche quelli dei due dopoguerra. Nel 1914 inizò una crisi creditizia che colpì l’Europa e la banca popolare di Milano non fu esente da tutto ciò. Basti solo pensare che dopo un primo momento di ottimismo arrivò l’inflazione post-bellica che tra l’altro generò non pochi problemi all’economia tricolore. Durante il fascismo invece con a capo Filippo Meda la BMI conobbe un momenti di splendore terminati però anzitempo. Negli ultimi anni la Banca si è accresciuta sempre di più, il suo bpm home banking è uno dei più strutturati, diventando l’ottava banca italiana per fatturato e acquisendo altre banche come il Banco di Legnano e il Banco Popolare.
Quotazione in Borsa
BPM è tata quotata presso FTSE MIB della borsa italiana fino al 2016 quando chiuse con un prezzo di 0,3583 oggi come principali azionisti ha Athena Capital Sarl (5,73%), Norges Bank (2,04%) e Standard Life Investments (2%)
Ultime notizie BPM Milano
Come ha riportato l’Adnkronos il Consorzio Italiano Biogas e la Banca popolare di Milano hanno concluso un accordo di collaborazione per agevolare l’accesso al credito. Il documento firmato da entrambe le parti prevede in primis un ingente investimento nel quadro di un maggior sfruttamento delle energie rinnovabili. E, cosa importante, il BPM si impegna a supportare le imprese associate al consorzio italiano di Biogas.
Quanto all’andamento borsistico possiamo dire che la banca ha chiuso in linea con le altre società quotate in borsa. Il BPM b ha infatti registrato un balzo dell’1,95%. Un risultato molto importante per l’istituto di credito milanese.