Quanti soldi di pensione servono per vivere bene in Italia? Ecco la cifra

Quanti soldi di assegno previdenziale occorrono per vivere decorosamente in Italia? Scopriamolo in questa guida.

Pensione in Italia
Pensione in Italia – oipamagazine.it

Con i continui rincari e con la fiammata inflazionistica il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati è stato eroso. Per i giovani si prospetta uno scenario da incubo senza alcun intervento strutturale mirato. Gli assegni previdenziali sono sempre più magri anche se le minime sono aumentate dal primo gennaio 2023. Il trend inflazionistico sta erodendo il potere d’acquisto e le perequazioni monetarie non sono sufficienti a fronteggiare l’aumento vertiginoso dei prezzi dei beni e dei servizi. Per mantenere lo stesso stile di vita di 24 mesi fa bisognerebbe vivere con una pensione superiore di almeno 1/3 a quella che viene erogata dall’INPS. L’inflazione reale è di gran lunga superiore a quella rivelata dai dati statistici e il caro carburante impatta negativamente sui prezzi dei beni di prima necessità.

Come il tasso inflattivo sta erodendo gli assegni previdenziali INPS?

All’indomani della fine delle vacanze estive il governo è nuovamente a lavoro per reperire le risorse economiche che possono essere utilizzate per mettere a punto la prossima Finanziaria.

Gli interventi approntati mireranno a sostenere i redditi di importo medio-basso. È quanto sostenuto dal Tesoro. L’esecutivo punta a revisionare le aliquote IRPEF, a rendere strutturale il taglio del cuneo contributivo e a sostenere le famiglie con i redditi bassi.

importo pensione adeguato all'inflazione
importo pensione adeguato all’inflazione – Oipamagazine.it

Le risorse finanziarie che residuano sono poche per approntare una riforma previdenziale ad hoc. A breve ci saranno gli incontri con le forze sindacali, ma la prossima Manovra dovrebbe contenere i soliti interventi “lampo” e non una vera e propria riforma pensionistica, che potrebbe arrivare nel 2025.

Per il prossimo anno sarà stanziato un plafond di 10 miliardi di euro per adeguare gli assegni pensionistici INPS al costo della vita.

Quanti soldi di pensione servono per vivere bene?

Non c’è una cifra esatta per vivere bene. Tutto dipende dal proprio stile di vita e da come si è abituati. Ovviamente ci sono delle voci di spesa che sono “fisse” e non possono essere cancellate: spesa alimentare, canone di locazione, rata del mutuo, assicurazione auto e bollette utenze domestiche.

Oltre a queste voci di spesa “fisse” devono essere aggiunte altre voci di spesa “variabile” dedicate ai viaggi, abbigliamento, calzature, ristorazione e divertimento. Voci che non devono essere annullate, ma dovrebbero pesare sull’importo della pensione per il 30%.

Interessante è richiamare la regola del 50/30/20, secondo la quale il 20% del budget dovrebbe essere utilizzato per risparmiare, il 50% per fare fronte alle spese essenziali e per il 30% per fare fronte alle voci di spesa discrezionale.

Facendo un esempio concreto: se un pensionato incassa una pensione di importo pari a 1.800 euro dovrebbe destinare 900 euro alle spese “fisse”, 540 euro alle spese discrezionali e 360 euro al risparmio.

Questi 360 euro potrebbero essere utilizzati per pagare i debiti pregressi oppure essere accantonati come “cuscinetto” per future spese urgenti. Non tutti i pensionati incassano un assegno previdenziale di 1.800 euro, per questo il governo dovrebbe intervenire per aumentare le minime almeno a 1.000 euro ed adeguare gli assegni al costo della vita, tenendo conto dell’inflazione reale.

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