Svolta inaspettata per i pensionati classe ’41’ e ’59: cosa cambia

Grazie a questa soluzione prevista dalla legge 180/50, i pensionati possono ottenere finanziamenti a tassi e a condizioni agevolate: ecco i dettagli

Pensionati
Prestiti per pensionati a tasso agevolato e rata fissa: come funzionano – oipamagazine.it

Il quadro normativo italiano relativo ai finanziamenti e ai prestiti dedicati ai pensionati è imperniato su una legge in particolare e cioè la legge 180/50 dedicata in particolar modo ai dipendenti pubblici e statali nati tra il 1941 e il 1959 ed estesa anche a coloro che ormai sono andati in pensione.

La normativa in vigore disciplina la possibilità per il dipendente o il pensionati di contrarre finanziameni rimborsabili con piccole trattenute dirette sulla busta paga o sulla pensione. La legge prevede alcune agevolazioni che rendono questi prestiti più facilmente rimborsabili e meno onerosi.

Le caratteristiche di questi finanziamenti per pensionati

Secondo quanto disposto dalla legge in questione, il tasso di questi prestiti elargiti ai pensionati non dovrà mai essere né superiore né pari ai Tassi Soglia Convenzionali. La richiesta di questi prestiti, inoltre, non deve mai essere motivata come avviene per i prestiti personali ordinari o per i prestiti al consumo. La rata con cui il prestito viene rimborsato non dovrà mai eccedere il quinto dell’importo della pensione che viene erogata mensilmente. Infine, tasso e rata dovranno sempre essere fissi e mai suscettibili di modifiche.

Prestiti per pensionati
Prestiti per pensionati, le condizioni previste dalla legge 180/50 – oipamagazine.it

In virtù di quanto disposto dalla stessa legge, la somma massima finanziabile dalla banca o dalla finanziaria, dipenderà strettamente dal reddito netto del contraente. Il fatto che il legislatore abbia limitato ad un quinto della pensione (o dello stipendio) l’importo massimo della rata, dimostra la volontà di far si che il peso delle rate gravi in maniera contenuta sulle spese familiari e personali dei pensionati. In tal guisa sarà possibile anche limitare i casi di insolvenza e di inadempimento. In ogni caso, la durata massima di questi finanziamenti, non potrà superare i 10 anni.

Ogni prestito è sempre munito di un contratto accessorio di assicurazione vita, in modo tale che l’eventuale onere di restituire il prestito nel caso in cui l’assicurato dovesse decedere prima del rimborso totale, non vada a gravare su eredi superstiti.

Cosa potrebbe accadere in futuro?

Grazie a queste soluzioni messe a disposizione dall’attuale normativa, migliaia di pensionati negli ultimi anni sono riusciti ad accedere al credito a tassi estremamente bassi. Non si sa per quanto tempo ancora i pensionati potranno beneficiare di questi tassi e di questi vantaggi, ecco perchè chi ha bisogno di liquidità dovrebbe cercare di darsi una mossa.

E’ vero che i tassi rimangono vantaggiosi anche adesso, ma la spinta inflazionistica degli ultimi due anni, non fa presagire nulla di buono. Qualora il costo dei prestiti dovesse subire un incremento repentino, per finanziare la medesima cifra, occorrerà sborsare una quantità maggiore di interessi.

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