Quanti anni di contributi sono richiesti per la pensione minima? Risponde l’INPS

Molte persone ambiscono ha la possibilità di ottenere la pensione minima. Ma quanti anni di contributi è necessario versare per poter beneficiare di questa sovvenzione? Cerchiamo di fare più chiarezza possibile su questo argomento.

Banconote
Banconote – oipamagazine.it

Non tutti hanno la possibilità di vivere una carriera lavorativa che offra soddisfazioni e che, soprattutto, permetta di arrivare alla fine del proprio percorso ottenendo l’ambito premio della pensione. Sono davvero tanti i motivi per cui un lavoro può essere lasciato prima del previsto e non sempre questi dipendono dalla volontà del lavoratore. Incidenti di percorso, malattie, la perdita della capacità di lavorare o più semplicemente contratti a tempo che, una volta scaduti, non vengono più rinnovati. Così facendo il lavoratore non ha possibilità di accumulare i contributi necessari per andare in pensione. Ma quanti anni di contributi bisogna versare per poter beneficiare della pensione minima?

L’importanza della pensione nella nostra società

La pensione è un trattamento economico che viene corrisposto a tutti coloro che pongono fine alla loro carriera lavorativa. Solitamente questa risorsa viene concessa a chi ha circa 67 anni e vanta il versamento di almeno 40 di anni di contributi allo Stato. A tutte queste persone verrà quindi corrisposto un trattamento economico che, una volta al mese, garantirà le cifre per provvedere al sostentamento della persona e della famiglia.

Come ottenere la pensione minima
Come ottenere la pensione minima – Oipamagazine.it

Non sempre la pensione che si riceve è adeguata al lavoro svolto negli anni, ma non sempre le persone che ne fanno richiesta dimostrano di essere in possesso delle giuste qualità per beneficiarne. Proprio per questa ragione si parla di diverse possibilità come ad esempio la pensione anticipata, che permette di ottenere degli sconti sull’età e sui contributi utili per andare in pensione.

Allo stesso tempo anche raggiungere la quota della soglia minima può essere un aiuto, poiché non si andrà a godere dell’assegno pensionistico completo, ma si avrà comunque un aiuto da parte dello Stato seppur di carattere esiguo.

Pensione minima: ecco a chi spetta

La pensione minima è una base economica che viene concessa a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, non hanno versato il numero di contributi sufficienti per ottenere il trattamento pensionistico completo. Solitamente chi non riesce a raggiungere questo obiettivo è perché ha perso il lavoro o, nel corso degli anni, si è quindi ritrovato fermo per un periodo più o meno lungo della sua vita.

Anni di contributi per avere la pensione minima
Anni di contributi per avere la pensione minima – Oipamagazine.it

Magari, invece, ha sempre lavorato ma il datore di lavoro non ha pagato i contributi necessari, oppure l’ha fatto in maniera ridotta rispetto a quanto dovuto. E’ proprio in questo caso che lo Stato accorre in aiuto del cittadino, offrendo un trattamento minimo che viene descritto come un assegno sociale di carattere assistenziale. Ovviamente anche in questo caso è necessario possedere alcuni requisiti che devono essere soddisfatti per avere l’accesso a questo trattamento di favore.

Il soggetto che riceve la pensione minima deve aver versato almeno 20 anni di contributi che, in termini di settimane lavorative, si avvicinano al numero di 1050. I contributi in questione possono essere anche solo figurativi e una buona parte di questi devono essere stati accreditati entro il 31 dicembre 1992.

Quanti anni di contributi bisogna versare per ottenere la pensione minima?

Come abbiamo detto prima, la Legge ha deciso di stabilire un limite entro il quale stare per poter ottenere la pensione minima. Bisogna quindi dimostrare di aver versato un determinato numero di contributi allo stato. Parliamo di 20 anni, di cui 15 anni prima del 31 dicembre 1922. In questo modo si avrà diritto all’integrazione che la Legge concede a determinate categorie e che al momento consiste in circa 572 € di pensione al mese.

Ovviamente la cifra offerta dallo Stato subirà delle piccole variazioni prendendo in considerazione elementi come l’età anagrafica del richiedente, il reddito dello
stesso e altre piccole condizioni che possono far salire o scendere l’importo mensile. Non è tutto perduto, in quanto chi non ha accumulato la giusta quantità di contributi utili a ricevere la pensione minima potrà ricorrere all’opzione dell‘integrazione volontaria.

Basterà, quindi, dimostrare di aver versato 5 anni di contributi di cui almeno 3 nel quinquennio precedente alla richiesta di domanda dell’integrazione volontaria. In questo caso le carte potranno essere rimescolate e si avranno più possibilità di ricevere l’assegno sociale nonostante i limiti dimostrati durante la carriera lavorativa.

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