Taglio del cuneo fiscale, quanto troveranno di più sullo stipendio i dipendenti?

Grazie alla manovra del taglio del cuneo fiscale aumenteranno le entrate dei lavoratori sulla busta paga. Ma di quanto saranno più alti questi aumenti? 

indicare sul foglio
indicare sul foglio-oipamagazine.it

Sicuramente vivere in questo periodo non è così facile come possa sembrare, in quanto sono davvero tante le spese da sostenere e pochi i soldi per farlo. Il costo della vita è aumentato esponenzialmente e ciò non offre ai cittadini la possibilità di godere di qualche piacere extra. A parte i bonus, quindi, il governo di Giorgia Meloni ha deciso di prendere dei nuovi provvedimenti procedendo a quello che viene definito come taglio del cuneo fiscale. Ecco di che cosa si tratta e in che maniera potranno beneficiare degli italiani.

Che cosa si intende per taglio del cuneo fiscale?

Questa frase può lasciare interdetto chi non ha conoscenze in materia, ma in realtà spiegare che cosa sia il cuneo fiscale è molto più semplice di quanto si possa pensare in un primo momento. Si tratta infatti di una sorta di indicatore percentuale che va a stabilire il rapporto fra le imposte sul lavoro e il costo del lavoro totale.

Taglio al cuneo fiscale
Taglio al cuneo fiscale – Oipamagazine.it

Quando parliamo di taglio del cuneo fiscale, quindi, parliamo della possibilità di
ridurre tutte queste tasse che fanno abbassare la cifra dello stipendio netto. In questo modo gli aumenti concessi dallo Stato non verranno visualizzati con un importo aggiuntivo ma deriveranno dalla possibilità di pagare meno tasse rispetto al passato. Questi parametri sono stati stabiliti da Enti istituzionali che, per l’appunto, hanno trovato questa definizione per giustificare le varie voci della retribuzione lorda. L’obiettivo? Far capire al lavoratore su quale base viene corrisposto il pagamento netto con ogni mensilità.

Per quanto riguarda la situazione dell’Italia, fino a poco tempo fa l’incidenza delle tasse era quasi del 48%. Questo vuol dire che su 100 € guadagnati, circa 47 vengono pagati in tasse mentre i restanti vengono corrisposti al lavoratore sottoforma di stipendio. Una cifra di non poco conto insomma.

In arrivo il taglio del cuneo fiscale: ecco gli aumenti in busta paga

A quanto pare lo Stato ha quindi deciso di attuare quello che è stato definito come taglio del cuneo fiscale, ovvero l’abbattimento di tutte quelle imposte che finiscono per gravare sullo stipendio dei dipendenti. A snocciolare questa questione il giornale che ha per l’appunto effettuato dei rapporti al fine di aiutare i lavoratori nella comprensione di questi calcoli piuttosto complessi.

Le nuove disposizioni sul taglio del cuneo fiscale
Le nuove disposizioni sul taglio del cuneo fiscale – Oipamagazine.it

Secondo quanto dichiarato, l’intento del Governo sarebbe quello di applicare questa manovra a più lavoratori possibili, andando a tassare gli stipendi del 6% fino a cifre di 2.692 € al mese. La tassazione sarà invece del 7% per chi non supera i 1.923 €. Saranno quindi molti milioni di italiani a essere coinvolti in questo nuovo progetto e, alla fine della fiera, si potrà godere di circa 100 € in più sulla busta paga finale.

Come sempre non si tratta di cifre che in un primo momento possono fare la differenza, ma di qualcosa che con il tempo potrebbe facilitare la vita dei contribuenti e dei lavoratori. 100 € in più al mese significano 1.200 € all’anno, a loro volta poco meno di uno stipendio mensile.

Il pensiero di Antonio Tajani

Ovviamente sulla questione è intervenuto anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il quale si è dimostrato estremamente soddisfatto di tutti i traguardi che la Legge italiana è riuscita a raggiungere nell’ultimo periodo. Sullo stesso filone anche il vicepremier Antonio Tajani che ha descritto come una manovra simile potrebbe riuscire a favorire la crescita economica del paese, riducendo le tasse sugli stipendi ed eliminando
le imposte sugli straordinari e sulla tredicesima mensilità.

In questo modo sarà davvero più semplice favorire il guadagno dei lavoratori e sicuramente risollevare l’animo di chi. per un motivo o per l’altro, non riesce più ad arrivare alla fine del mese. Purtroppo la scelta nasce dal fatto che l’inflazione non riesce a stabilizzarsi e gli stipendi continuano a perdere il loro potere d’acquisto.

Questo è quindi l’unico modo per combattere l’inflazione ed avere degli introiti in
più per poter arrivare alla fine del mese senza l’acqua la gola. Pensate che tutto questo comporterà qualche beneficio oppure no?

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