I tessuti da scegliere per abbracciare una moda più ecosostenibile

Moda ecosostenibile: i tessuti da prendere in considerazione per vestirsi in maniera ecosostenibile.

Moda ecosostenibile
Moda ecosostenibile – oipamagazine.it

L’industria della moda è ritenuta responsabile di aver causato enormi danni all’ambiente e, a meno che non si comincino subito a fare scelte sostenibili, le conseguenze sono destinate a peggiorare. L’industria tessile è responsabile del 10% delle emissioni globali di carbonio: con l’avvento del fast fashion, oltre l’85% dell’abbigliamento prodotto ogni anno finisce in discarica. L’industria inquina drasticamente l’acqua, l’aria e il suolo. Scopriamo insieme i tessuti legati a una moda più sostenibile.

Moda sostenibile, tessuti naturali a base vegetale: il cotone organico e la canapa biologica

Questi tessuti derivano da piante coltivate naturalmente, che non utilizzano sostanze chimiche e, quindi, sono considerati tessuti “vegani”. Se prodotti in modo sostenibile, hanno il minor impatto negativo sull’ambiente.

Il cotone è il tessuto più utilizzato nel settore dell’abbigliamento, per questo motivo è coltivato in modo estensivo.

Cotone organico
Cotone organico – oipamagazine.it

Il problema principale del cotone tradizionale è che è coltivato ripetutamente sullo stesso terreno, facendo perdere ai terreni il loro valore nutritivo. Per migliorare la fertilità del suolo sono necessarie enormi quantità di acqua, con conseguente spreco di risorse.

Il cotone biologico o organico d’altro canto, viene ruotato da un terreno all’altro, il che riduce la richiesta di acqua: ha la possibilità di prosperare con sostanze nutritive naturali.

Inoltre, nel caso del cotone biologico, si utilizzano esclusivamente semi naturali: per la sua coltivazione non sono utilizzati né prodotti chimici né pesticidi.

La canapa è identificata come una delle fibre che hanno il minimo impatto negativo sull’ambiente. È una fibra di origine vegetale che non richiede sostanze chimiche o pesticidi per crescere. Infatti, la pianta stessa rilascia alcuni nutrienti che vanno ad arricchire il terreno in cui è coltivata.

Inoltre, la canapa richiede molta meno acqua del cotone e assorbe più CO2 dall’atmosfera rispetto alle piante comuni.

Lino di bambù e Ramiè

Il lino di bambù si distingue dagli altri tessuti per una serie di motivi, ma soprattutto è apprezzato perché può essere utilizzato senza alcun utilizzo esterno di acqua, purché vi siano precipitazioni sufficienti nell’area in cui è coltivato.

Il ramiè è una fibra naturale, utilizzata da più di 6000 anni, con la quale si possono produrre tessuti altamente sostenibili, considerati 8 volte più resistenti rispetto al cotone. È un tessuto durevole che può resistere per anni, quindi ideale per gli indumenti da lavoro, ad esempio.

Iuta organica ed EcoVero

Ci sono pochi tessuti sostenibili come la iuta: ha una tessitura grossolana e deriva dal gambo degli alberi di rafia. Coltivato ​​con metodi biologici, è il tessuto più ecologico che si possa concepire attualmente.

Prodotti da fonti naturali, i tessuti semisintetici fanno un uso limitato di sostanze chimiche e sono la migliore alternativa ai tessuti organici.

Iuta
Iuta – oipamagazine.it

Le fibre sintetiche hanno un impatto più incisivo sull’ambiente rispetto a quelle naturali, ma esistono alcune varianti meno dannose rispetto ad altre: una di queste è EcoVero.

È un tipo di viscosa grazie al quale si consuma il 50% in meno di acqua, rispetto alle comuni varianti di viscosa. La fibra è derivata principalmente dal bambù ed è annoverata tra i tessuti semisintetici sostenibili.

Modal e poliestere riciclato

Meno dannoso per l’ambiente rispetto al rayon, il modal è un tessuto ricavato dalla polpa dei faggi, che non richiedono enormi quantità di acqua o sostanze chimiche per crescere.

Se prodotto in modo responsabile, il modal può crescere da fonti naturali riciclate all’interno di un sistema a circuito chiuso.

I tessuti riciclati aiutano a ridurre la quantità di rifiuti generati dall’industria dell’abbigliamento, consentendo il riciclo e il riutilizzo dei prodotti scartati. Inoltre, tali pratiche riducono la necessità di creare tessuti vergini.

Una delle preoccupazioni più urgenti, in termini di inquinamento ambientale, è la plastica, o per essere più precisi la plastica monouso, che finisce nelle discariche e nei corpi idrici, pronta a sopravvivere più a lungo dei suoi utilizzatori.

Il poliestere riciclato risolve – in parte – questo problema, riutilizzando la plastica per produrre vestiti.

Il tessuto, dunque, può essere modellato in qualsiasi forma si concepisca, dal pile all’abbigliamento sportivo comodo ed elastico. C’è da considerare, però, il fatto che continuano a rilasciare microfibre – se lavate senza filtri – e non sono sicure o ecologiche come le fibre naturali.

Nylon riciclato e seta sostenibile

Un’alternativa efficace al nylon è la sua versione riciclata, realizzata con tessuti di abbigliamento usati o con altre forme di nylon, ad esempio le reti da pesca.

L’uso commerciale delle reti da pesca abbandonate evita che finiscano come spazzatura in mare, danneggiando l’habitat naturale della popolazione marina.

I tessuti di origine animale, che si tratti di pelle o lana, sono – per lo più – prodotti realizzati mediante le sofferenze degli animali. I marchi attenti all’ambiente stanno scegliendo, sempre più, vie sostenibili, optando, in tal senso, per tessuti “vegani” quali alternative migliori e meno cruente.

Seta
Seta – oipamagazine.it

Se si vuole scoprire, nel dettaglio, un tessuto di origine animale relativamente meno dannoso, possiamo far riferimento, senza dubbio, alla seta.

Nella maggior parte dei casi, infatti, la sericoltura influisce sul ciclo di vita naturale dei bachi da seta ma, in rari casi, quando sono allevati in modo sostenibile, i bachi da seta sono in grado di continuare con i loro cicli di vita naturali dopo la raccolta di questo pregiato tessuto.

Oltre a ciò, la seta è, cosa molto importane, un tessuto interamente compostabile, il che lo rende più sicuro per l’ambiente.

Fare, dunque, scelte ecosostenibili – in termini di moda – è molto importante, dunque, per ridurre gli sprechi energetici e le risorse d’acqua del nostro pianeta.

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