In pensione a 63 anni con 30, 32 o 36 anni di contributi: come fare

Il capitolo sulle pensioni è un dossier sempre molto dibattuto, tra le misure previste per accedere all’assegno previdenziale c’è la possibilità di andare in pensione a 63 anni con differenti anzianità contributive. Ecco come fare.

Pensione anticipata
Pensione anticipata – Oipamagazine.it

La normativa vigente sempre in costante aggiornamento prevede la possibilità di andare in pensione avendo maturato una determinata variabile anagrafica ed una certa anzianità di contributi previdenziali. Oltre alla pensione di vecchiaia, l’attuale riforma previdenziale consente di andare in pensione in anticipo.

Ci sono diverse vie di uscita anticipata, ma per accedervi è necessario rispettare i requisiti anagrafici ed il montante contributivo versato, tenendo conto anche della professione svolta. La riforma del welfare prevede la possibilità di uscire dal mercato occupazionale accedendo alla pensione anticipata con determinati requisiti (età e ammontare dei contributi versati).

Scopriamo quali sono le possibili strade per uscire dal mercato occupazionale e quali sono i lavoratori che possono accedere alla pensione anticipata.

Pensione anticipata a 63 anni: chi può accedere alla misura?

Tra le varie forme di pensionamento anticipato c’è la possibilità di accedere all’assegno previdenziale avendo maturato determinati requisiti. Si pensi al caso di un operaio impiegato nel comparto edile che abbia compiuto 63 anni ed abbia maturato un montante contributivo di 32 anni. Questi requisiti consentono di accedere ad una misura previdenziale già conosciuta, l’Ape Social, che è stata prorogata per tutto il corrente anno 2023. È necessario essere in possesso di specifiche condizioni e non essere titolari di trattamenti pensionistici diretti. Possono beneficiare dell’Ape Sociale tutti i lavoratori che espletano mansioni gravose, i caregiver, gli invalidi civili a 74 punti percentuali e i disoccupati.

andare in pensione ape social
andare in pensione ape sociale – Oipamagazine.it

Tra le mansioni gravose riconosciute ci sono le seguenti: tecnici della salute, operatori della cura estetica, artigiani, operai specializzati, professori di scuola primaria, agricoltori, conduttore di impianti e di forni, personale addetto allo spostamento e alla consegna merci, ceramisti e operai edili. Quindi, nel caso sopra riportato, l’operaio edile specializzato può accedere alla misura dell’Ape Social, essendo un lavoratore che espleta una mansione che rientra tra quelle gravose. Oltre alla mansione gravosa, l’operaio edile possiede anche i requisiti necessari per accedere alla pensione anticipata.

Quando andare in pensione con l’Ape Social?

Oltre ai requisiti sopra menzionati, la normativa vigente consente di andare in pensione con l’Ape Social nel caso in cui si abbia percepito l’indennità Naspi. Nel caso di lavoro usurante, è possibile accedere all’assegno previdenziale avendo maturata un’anzianità contributiva pari a 36 anni. Pertanto, tornando all’esempio dell’operaio edile specializzato che abbia 63 anni e 30 anni di contributi versati, il lavoratore può accedere all’Ape Sociale con la formula del prepensionamento.

pensioni 63 anni
pensioni 63 anni – Oipamagazine.it

La normativa vigente prevede il rispetto di determinati “vincoli”: il rapporto di lavoro deve essere terminato per licenziamento o per risoluzione consensuale o per dimissioni collettive.

Inoltre, il lavoratore deve aver percepito l’indennità di disoccupazione Naspi e deve aver maturato un’anzianità contributiva pari a 30 anni. Il rispetto di questi “paletti” consente di andare in pensione in anticipo, accedendo all’Ape Sociale.

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