Diritto allo studio: la normativa prevede 150 ore di permesso

Chi è impiegato in un’attività lavorativa, ma desidera continuare a studiare può richiedere fino a 150 ore di permesso all’anno. Scopriamo l’importanza del diritto allo studio.

Diritto allo studio
Diritto allo studio – oipamagazine.it

Sono tante le persone che sono, in un certo senso, costrette a lavorare, ma che desiderano continuare a studiare e a volersi, quindi, aprire diverse altre porte per il futuro.

In alcuni casi, poi, la voglia di studiare prescinde da qualsiasi necessità concreta, ma è dettata dalla semplice esigenza di conoscere nuove cose.

Lo studio, poi, può servire anche per incrementare le proprie competenze nel settore in cui si è già occupati professionalmente.

A prescindere dalle singole esigenze di ogni persona, è importante sapere che nel nostro Paese è presente il diritto allo studio per chiunque. Anche chi lavora può in contemporanea, quindi, seguire un corso universitario, frequentare una scuola e sostenere esami.

Nel fare ciò, in molti casi sarà possibile contare anche su 150 ore di permesso ogni anno. Ci sono voluti anni di lotte sindacali, a cavalo fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, ma alla fine si è ottenuto questo diritto insindacabile per milioni di lavoratori dipendenti.

Scopriamo che cosa prevede la normativa in merito alla possibilità di ricevere tutte queste ore di permesso ogni anno. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul fondamentale diritto allo studio che hanno i lavoratori.

150 ore di permesso in questi casi specifici

Non tutti riescono ad affrontare in contemporanea lavoro e studio. Una doppia attività che toglie, infatti, quasi del tutto il tempo libero a disposizione. Chi, però, ha la forza di fare tutto ciò, può contare su un diritto importantissimo, vale a dire le “famose” 150 ore di permesso. Analizziamo tutti i dettagli.

Permessi lavorativi per lo studio
Permessi lavorativi per lo studio – oipamagazine.it

Le 150 ore di permesso lavorativo potranno essere “prese” da un gran numero di lavoratori dipendenti, in modo tale da poter sostenere esami e seguire le lezioni – a scuola o all’università.

Lo Statuto dei Lavoratori, a partire dal 1973, prevede in Italia la possibile ricezione di queste 150 ore di permesso straordinario. Un modo per agevolare i lavoratori dipendenti impegnati nelle varie aziende o attività.

I permessi, però, possono essere “sfruttati” solo per seguire corsi obbligatori e che non offrono la possibilità allo studente-lavoratore di assentarsi. C’è, poi, la possibilità di richiedere il permesso, come già detto, per andare a sostenere un esame.

C’è da dire, poi, che tutti i permessi sono validi soltanto per le ore lavorative. Non possono, quindi, essere chieste ulteriori ore per quanto concerne lo studio effettivo. Il lavoratore, dunque, potrà studiare nel tempo libero, sacrificandolo per raggiungere il suo obiettivo.

Quali corsi potranno essere seguiti? Chi ha diritto alla ricezione di queste 150 ore di permesso ogni anno? Nel prossimo paragrafo chiariremo questi ulteriori aspetti.

Il diritto allo studio per questi lavoratori

Le 150 ore di permesso potranno servire per seguire tutti i corsi che permettono di conseguire un diploma o una laurea. Sarà possibile, inoltre, richiedere i permessi anche per il conseguimento di un master o di qualsiasi altro titolo seguente alla laurea effettiva.

150 ore di permesso studio
150 ore di permesso studio – oipamagazine.it

Non è, però, finita qui. Avranno possibilità di esenzione dal lavoro anche i lavoratori che vorranno acquisire nuove abilità e qualifiche sul lato prettamente professionale, seguendo specifici corsi a tal proposito.

Chiariamo, però, come la ricezione di questi permessi lavoratori sarà possibile solo ed esclusivamente per tutti i lavoratori dipendenti in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Quest’ultimo, però, potrà essere sia full time che part time. Chi ha un contratto a tempo determinato, quindi, non potrà usufruire delle 150 ore di permesso. A questi lavoratori, però, è data la possibilità di sostenere gli esami, sfruttando alcuni permessi regolarmente pagati!

Anche i lavoratori autonomi non potranno contare su questi permessi relativi al diritto allo studio. Una differenza, quindi, sostanziale fra lavoratori dipendenti e autonomi.

Come richiedere le ore di permesso dal lavoro? Tutte le aziende permettono ai lavoratori di compilare un modulo, nel quale dovranno essere indicati il corso da seguire e il numero delle ore di permessi che occorreranno nel corso dell’anno solare.

L’ufficio del personale della singola azienda, poi, dovrà effettivamente accertarsi che il lavoratore abbia realmente seguito le lezioni o sostenuto gli esami in quelle ore di permesso!

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