Conto corrente, cambiano le regole per gli italiani: chi rischia un pignoramento

Sono in arrivo dei cambiamenti nelle regole del conto corrente. Scopriamo quali sono gli italiani che rischiano un pignoramento del conto corrente.

Controllare conto corrente
Controllare conto corrente – oipamagazine.it

Sono in atto diversi cambiamenti nelle regole del conto corrente e i cittadini italiani devono prestare attenzione per non rischiare un eventuale pignoramento. Sono tante le cose da non sottovalutare e occorre controllare tutto nei dettagli per evitare cose spiacevoli. Vedersi pignorare un conto non è affatto una cosa bella, quindi i debitori devono fare attenzione. Ecco chi rischia di avere pignorato il conto corrente.

Cambiamenti in vista sui conti correnti

Fra le cose in cui presto ci saranno dei cambiamenti vi sono anche i conti correnti e il loro pignoramento. Ma quando avviene in genere un pignoramento del conto corrente? Questo si verifica quando un debitore non ha saldato il debito verso un creditore, in questo può essere una banca, una finanziaria, l’Agenzia delle Entrate.

Se il debito non viene saldato entro una certa data, il creditore notifica l’atto di precetto, ultima possibilità di pagare il debito per il debitore. Nel caso il debitore non rispetta questa scadenza, il creditore può procedere al pignoramento del conto corrente.

Conto corrente
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Nell’atto di precetto viene intimato al debitore di adempiere al pagamento entro un termine non al di sotto di 10 giorni. Trascorso il termine, si passa all’esecuzione forzata senza avvisi ulteriori. Ci si può rivolgere al giudice per pignorare il conto corrente oppure beni, mobili o immobili.

L’esecuzione forzata ha la funzione di bloccare i beni del debitore per soddisfare i crediti vantati dal creditore. Le novità approvate dal Governo sono soprattutto due e saranno i debitori ad avere più preoccupazioni.

Le regole vigenti fino ad oggi sul pignoramento rendevano la procedura per recuperare i crediti molto lunga e complessa e proprio riguardo alla durata di questo iter il governo Meloni ha voluto apportare dei radicali cambiamenti.

Le nuove regole mirano a combattere con maggiore efficacia l’evasione fiscale e in particolare impediranno ai furbetti di fregare il fisco, infatti non avranno tregua.

Cosa cambia nel pignoramento del conto corrente

Con le nuove regole sul pignoramento del conto corrente non servirà il benestare di un giudice per poter avviare la procedura. In qualunque momento l’Agenzia delle Entrate potrà pignorare il conto corrente se il contribuente ha debiti con il fisco.

Non rientrano in questo iter le assicurazioni sulla vita o gli assegni di accompagnamento o di invalidità. Per questi conti correnti sarà necessario ottenere l’autorizzazione del giudice per dare luogo a procedere all’Agenzia delle Entrate.

Una novità riguarda anche i limiti stabiliti per pignorare polizze vita e stipendi. Come previsto dalle norme vigenti, ad oggi non si può pignorare un importo che è per due volte l’Assegno sociale, fissato a 503,27 euro per il 2023. Al momento, quindi, si può pignorare un importo pari a 1014,54 euro.

Pignoramento conto corrente
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Il pignoramento per pensioni e stipendi è invece consentito per un quinto dell’importo. Tutte queste regole subiranno dei cambiamenti e anche lo stipendio sarà interamente pignorabile.

Eccezioni di pignoramento in alcuni casi

Se come già detto da ora in poi con le nuove regole anche lo stipendio sarà interamente pignorabile, ci sono tuttavia delle eccezioni. Infatti, sarà pignorabile per intero lo stipendio solamente se il soggetto dispone anche di altre entrate provenienti da affitti di terreni o appartamenti.

Invece, può scattare il pignoramento per intero dello stipendio verso quei lavoratori che hanno un contratto parasubordinato. Come detto prima, le polizze sulla vita di tipo previdenziale non rientrano nel pignoramento poiché hanno a che fare con la stabilità economica di figli e familiari. Però, se la polizza non è di tipo previdenziale è anch’essa pignorabile per intero.

La semplificazione della procedura per il pignoramento si avvarrà degli strumenti informatizzati e mira a rinnovare la vecchia procedura, sempre rispettando le tutele previste per i debitori.

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