Bonus cucina, con questa domanda ottieni il 50% di sconto: come averlo subito

Anche nel 2023 è previsto il bonus cucina. Ma come ottenere il 50% di sconto sulla spesa sostenuta? Andiamo a scoprirlo.

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Alcuni sognano di avere una cucina con un caminetto accogliente, mentre altri si accontentano semplicemente di dare una rinfrescata all’ambiente cambiando soltanto i colori e i materiali degli arredi o adottando un nuovo stile d’arredo.

Grazie agli incentivi edilizi previsti dalla Legge di Bilancio 2023 del 29 dicembre 2022, fortunatamente ogni desiderio può essere esaudito ed ogni intenzione messa in atto.

Ecco, quindi, che affrontare i costi per rinnovare la cucina non sarà più un problema, uno di quelli che scoraggia già in partenza.

Ad esempio, con il bonus mobili in tanti potranno permettersi nuovi arredi per la cucina, ottenendo quella libertà di scegliere in base al proprio stile personale.

A consentirlo, in realtà, è il bonus ristrutturazioni, che dà la possibilità di detrarre dal rimborso fiscale il 50% delle spese sostenute per rinnovare la cucina, con un tetto massimo di 96.000 euro. Il rimborso verrà spalmato con rate uguali su un arco di 10 anni.

Quindi, chiunque ha intenzione di rendere più bella la propria casa con nuovi mobili ed elettrodomestici, le buone notizie sono finalmente arrivate.

Ci sono, però, dei paletti sia per quest’anno che il prossimo. Si tratta del limite massimo di spesa, che ammonta nel 2023 a 8.000 e nel 2024 a 5.000 euro. E la richiesta del bonus? La normativa stabilisce che può essere richiesto fino al 31 dicembre 2024.

Bonus cucina, cosa rientra nelle detrazioni

Non mancano certo gli stili di cucina in commercio, quindi ognuno ha la libertà di scegliere quello che più si adatta al proprio stile personale.

Tutte le soluzioni di arredo, però, hanno una cosa in comune: elettrodomestici, mensole, tavoli, sedie e altri complementi.

Bonus cucina
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Ciò che li accomuna è il fatto di rientrare tutti nel bonus cucina 2023. Con questo bonus, si può finalmente trasformare una cucina tradizionale in un capolavoro moderno, o viceversa. Insomma, è l’occasione perfetta per dare vita al proprio progetto.

Questo bonus copre non solo le spese per acquistare un piano cottura, un lavello e un forno, ma anche tutti gli altri elementi essenziali, come divani, credenze, tappeti, lampade e specchi per dare nuova vita allo spazio vitale.

Le detrazioni abbracciano anche frigoriferi, lavastoviglie, forni elettrici, forni a microonde, congelatori e piastre elettriche, purché siano classificati A + o superiore. L’unica eccezione sono i forni, che possono anche essere di classe A.

Nel calcolare la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, non bisogna dimenticare di aggiungere le spese di montaggio e trasporto.

Inoltre, l’acquisto di porte, tendaggi e altri complementi d’arredo va specificatamente indicato, altrimenti queste voci non rientrano nella detrazione.

Le condizioni per ottenere il bonus cucina

Chi ha intenzione di abbellire la propria cucina, deve mettere in conto che il bonus mobili 2023 prevede alcune linee guida da seguire.

Per ottenere la detrazione fiscale del 50% sulle spese, gli oggetti acquistati vanno destinati alla casa che si sta ristrutturando.

Stiamo parlando di qualsiasi immobile attualmente in fase di ristrutturazione, in cui è stato appena completato un intervento di ristrutturazione oppure è in fase di restauro conservativo.

Quindi, non si tratta soltanto delle singole case, ma anche delle aree comuni di un edificio. Basta rinfrescare le pareti con una nuova pittura, rifare i pavimenti o sostituire gli infissi per avere diritto a questa detrazione.

Non è, però, obbligatorio che la ristrutturazione coinvolga direttamente la zona cucina. Qualsiasi tipo di intervento, anche se riguarda il soggiorno o un’altra stanza, può garantire il bonus, così come l’installazione di un sistema di aria condizionata o di videosorveglianza. Invece, non rientrano nel bonus i lavori di riqualificazione energetica.

Altra condizione da soddisfare è l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici per la cucina entro un anno da quando sono iniziati i lavori, altrimenti non si avrà diritto alla detrazione.

Quindi, chi ha acquistato mobili per la cucina nel 2023, potrà detrarre il costo in dichiarazione dei redditi soltanto se i lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2022.

Inoltre, deve essere chi avvia i lavori di ristrutturazione a richiedere il contributo, nessun altro, nemmeno un coniuge o un convivente può farlo per loro conto.

La cucina da acquistare deve essere nuova di zecca. Ciò vuol dire che la detrazione fiscale non viene applicata sull’acquisto di mobili, elettrodomestici e quant’altro considerati di seconda mano.

Bonus mobili
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Ecco un’altra cosa da ricordare: se non si utilizza il bonus per intero o non viene usato proprio, non è possibile portarselo dietro sé la casa viene venduta. Quindi, assicurarsi di sfruttarlo al meglio.

Per ottenere lo sgravio fiscale, inoltre, il pagamento deve avvenire tramite un mezzo tracciabile, tipo un bonifico bancario, tramite una carta di credito o una carta di debito.

Infine, il bonus mobili 2023 non può essere trasferito come credito, non si può neanche chiedere uno sconto in fattura, e la società che effettua i lavori non può neanche anticipare la detrazione.

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