Sono tante le persone che hanno contratto debiti molto ingenti. In alcuni casi una larga fetta di questi potrebbero essere non saldati, grazie a una nuova legge. Ecco tutti i dettagli.

La situazione economica e finanziaria non è certamente delle più floride. Sono tantissimi gli italiani alle prese con problemi sotto questo punto di vista. Molti, purtroppo, hanno anche contratto diversi debiti importanti nel corso degli ultimi anni.
Il Governo ha previsto la cosiddetta ‘Rottamazione Quater‘, la quale consente di versare nei prossimi mesi solo l’importo dei debiti residui, senza dover pagare anche interessi e sanzioni su di essi. La stessa cosa vale anche per le eventuali multe stradali ricevute.
Questa rottamazione è rivolta a tutte quelle persone che devono pagare debiti contratti dal primo gennaio del 2000 al 30 giugno del 2022. Non è, però di questo tipo di rottamazione che vogliamo parlare in questo articolo.
Vogliamo, invece, informarti su una proposta di legge che potrebbe rendere molto meno complicata la situazione di molti debitori. Scopriamo le nuove regole sulla esdebitazione. Essa potrà essere parziale e, nei casi più estremi, anche totale. Analizziamo tutti i dettagli su questo argomento. Ecco cosa c’è da sapere.
Esdebitazione totale o parziale in questi casi: ecco la nuova legge
Fra poco tempo entrerà in vigore una nuova norma per quanto concerne le persone in possesso di debiti molto ingenti. Essa prenderà il posto della precedente legge fallimentare, in vigore ormai dal lontano 1942 e farà certamente felici un gran numero di cittadini del nostro Paese in difficoltà.

La nuova legge permetterà di liberarsi in modo più semplice e pratico dai debiti troppo ingenti. Il tutto farà riferimento non solo ai professionisti di alcuni settori o agli imprenditori, ma anche ai normali cittadini e consumatori. I debiti potranno essere sia quelli privati sia quelli riguardanti le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate.
Per poter beneficiare di questa “clemenza” sarà necessario dimostrare prove concrete che il saldo dei debiti non sia stato possibile a causa di circostanze estreme. Si dovrà avere, in sostanza, una sorta di “merito“.
Al di sotto del minimo vitale di sopravvivenza, non sarà possibile pagare alcun debito. La legge, però, prevede che il debito potrà essere saldato – anche in modo parziale – nei 4 anni successivi, a patto che il minimo vitale sia stato superato. In caso di miglioramento della condizione, quindi, sarà possibile procedere con il saldo dei debiti.
Come avere l’esdebitazione
I cosiddetti debitori con merito possono essere quelli che si sono dovuti indebitare per garantire cure e assistenze a una persona della propria famiglia, ma non solo. Anche chi non riesce a saldare il debito IRPEF per una crisi dell’azienda in cui lavora potrà essere giudicato meritevole di “grazia”.

La domanda per l’esdebitazione potrà essere fatta dal singolo presso il tribunale civile. Il giudice valuterà se il debitore avrà ragione o meno e se l’esdebitazione futura potrà essere parziale o, in alcuni casi, anche totale. In caso di esdebitazione parziale, verranno anche comunicati modi e tempi per saldare il tutto.
Una volta che verrà data ragione al debitore, ci saranno due modi di agire. Nel primo caso il debitore verrà giudicato impossibilitato a saldare i debiti, a causa delle condizioni gravi in cui versa dal punto di vista economico. Se la situazione non dovesse migliorare nei 4 anni successivi, l’esdebitazione sarà totale.
Se, invece, la situazione dovesse migliorare nei 4 anni successivi, almeno il 10% dei debiti dovrà essere saldato dopo aver comunicato il tutto al giudice, il quale informerà i creditori. In tal caso, l’esdebitazione diventerà parziale.
Saranno tolte, come normale che sia, le spese di sussistenza per il debitore e per la famiglia. Tutti i soldi – per così dire – extra verranno utilizzati per ripianare i debiti contratti nel tempo. La stessa cosa vale anche per i debiti fiscali contratti.