Canone Rai, se sei in affitto hai diritto all’esenzione: devi fare solo questo

Chi è tenuto a pagare il canone Rai: il proprietario di un appartamento oppure l’inquilino che ci abita? Vediamo di chiarire il dilemma.

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Una domanda che riceviamo frequentemente dai nostri lettori è se il pagamento del canone Rai sia a carico del proprietario o dell’inquilino.

La risposta, in teoria, è semplice: il canone viene pagato dal soggetto che possiede, e successivamente utilizza, il televisore, che in questo scenario sarebbe l’inquilino dell’immobile locato. Tuttavia, dopo un ulteriore esame, la situazione è più complessa.

Il canone Rai deve essere pagato dall’inquilino o dal proprietario?

Se un inquilino possiede un televisore in un’abitazione in affitto, è tenuto a pagare il canone Rai. Tale obbligo sussiste indipendentemente dal fatto che il televisore possa appartenere al proprietario, che ha fornito l’immobile completamente arredato.

Ora che abbiamo stabilito questo, rimane la domanda su come l’inquilino dovrebbe pagare l’importo dell’imposta.

Nel caso in cui l’utenza elettrica sia di proprietà dell’inquilino, l’addebito del canone Rai sarà compreso in bolletta, come tutti gli altri immobili adibiti a prima abitazione del nucleo familiare.

Nel caso in cui l’inquilino non abbia ceduto a suo nome l’utenza elettrica e abbia invece in casa un apparecchio per la trasmissione di contenuti televisivi, è obbligato a pagare il canone secondo il modello di canone F24 Rai.

Va notato che l’utenza elettrica in questa situazione rimane ancora intestata al proprietario dell’immobile.

L’inquilino, che non è titolare dell’utenza elettrica, non è in grado di percepire l’onere fiscale in bolletta.

Di conseguenza, l’inquilino è tenuto a versare l’intera somma di 90 euro all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio di ogni anno.

Canone Rai e casa in affitto: diritto all’esenzione in assenza di TV

Come accennato in precedenza, al soggetto che occupa un appartamento in affitto e si è assunto la responsabilità del contratto elettrico sottoscrivendolo o cedendolo a proprio nome, verranno fatturati direttamente i relativi canoni.

Se un soggetto non possiede un televisore in casa ha il diritto di chiedere l’esenzione dal canone Rai. Ciò può avvenire compilando e consegnando l’apposito modulo per la disdetta del canone Rai per mancato possesso di un televisore.

Canone Rai
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Possono beneficiare dell’esenzione dal canone Rai coloro che prendono in affitto una casa come prima abitazione, hanno un conto energia attivo e sono in possesso di un televisore.

Questa esenzione è applicabile solo se fanno parte di una famiglia registrata che già paga la tassa per un’altra residenza.

Tra coloro che si qualificano per questa categoria ci sono studenti e lavoratori che sono registrati in una determinata città ma devono affittare un appartamento separato altrove per motivi professionali o scolastici.

Invio comunicazione di disdetta: come e quando?

A partire dal 31 gennaio 2023 scadranno i termini per richiedere l’esonero totale dal canone Rai per mancato possesso di un televisore.

Nonostante sia scaduto il termine per le rate del canone relative alla seconda metà del 2022, resta la possibilità di chiedere l’esonero ed evitare il pagamento.

Esenzione canone Rai
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Per farlo i privati ​​devono compilare e inviare entro il 30 giugno 2023 il modulo di esenzione canone Rai.

Esistono diversi mezzi attraverso i quali è possibile inviare il modulo all’Agenzia, incluse, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, le seguenti opzioni:

  • a mezzo raccomandata, senza busta, al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1 – S.A.T. Sportello abbonamenti TV Casella postale 22 – 10121 Torino;
  • tramite PEC inviando la richiesta al seguente indirizzo: cp22.sat@postacertificata.rai.it. Tenere presente che bisogna essere in possesso di una casella PEC e di una firma digitale per firmare il modulo prima di inviarlo;
  • tramite l’applicazione web fornita dall’Agenzia delle Entrate;
  • tramite intermediari abilitati come professionisti o CAF.

Per coloro che possiedono una seconda proprietà e sono interessati ad affittarla, ci sono alcuni costi da considerare.

Il prezzo dell’affitto della casa è ovviamente un fattore chiave, ma è importante tenere conto anche del canone Rai.

Se un privato possiede un secondo immobile, come una casa in montagna o al mare, e prende in affitto anche un appartamento, è esonerato dal pagamento del canone per quest’ultimo a condizione che abbia già saldato i pagamenti per la prima abitazione.

La suddetta discussione è rilevante anche quando uno dei coniugi possiede una delle due proprietà con un nome utente che appartiene all’altro coniuge.

Per evitare il pagamento in tale ipotesi, uno dei coniugi deve presentare all’Agenzia delle Entrate il modulo di esenzione canone seconda casa Rai (Figura B).

Se c’è una situazione in cui entrambe le proprietà vengono addebitate, è possibile richiedere direttamente il rimborso utilizzando il relativo modulo Rimborso canone Rai.

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