INPS, 103 euro di arretrati sulla pensione per queste categorie: chi li riceverà

A giugno aumenteranno le pensioni minime. Molti pensionati riceveranno anche gli arretrati sulla pensione, che ammontano in totale a 103 euro in più sulla pensione.

Sede INPS e soldi
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Il sistema pensionistico italiano si basa su un sistema previdenziale a ripartizione, in cui i contributi versati dai lavoratori attivi vengono utilizzati per finanziare le pensioni dei pensionati attuali.

Il sistema pensionistico è gestito principalmente dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).

Le pensioni in Italia sono classificate in diverse categorie, tra cui la pensione di vecchiaia, la pensione di anzianità, la pensione anticipata e la pensione di invalidità.

La pensione di vecchiaia è la prestazione a cui si ha diritto quando si raggiunge l’età pensionabile prevista dalla legge, che attualmente varia a seconda della data di nascita.

La pensione di anzianità è una forma di pensione anticipata che richiede un requisito di età e un determinato numero di contributi versati.

La pensione anticipata consente di accedere alla pensione prima dell’età pensionabile ma con penalizzazioni sulle prestazioni.

La pensione di invalidità è destinata a coloro che hanno una capacità lavorativa ridotta a causa di una disabilità.

Il calcolo delle pensioni in Italia si basa sul sistema contributivo, che tiene conto dei contributi versati dal lavoratore durante la sua carriera lavorativa.

L’importo della pensione dipende quindi dalla quantità di contributi accumulati nel corso degli anni e da altri fattori come l’età di pensionamento, l’anzianità contributiva e il reddito medio dell’intera carriera lavorativa.

Nel corso degli anni, il sistema pensionistico italiano ha subito diverse riforme per affrontare sfide come l’invecchiamento della popolazione e la sostenibilità finanziaria.

Queste riforme hanno introdotto modifiche nelle età di pensionamento, nelle formule di calcolo e nelle modalità di accesso alle diverse tipologie di pensione.

C’è una questione che tiene banco da diverso tempo: l’aumento delle pensioni minime. L’attuale Governo Meloni ha finalmente dato il via a questo aumento, che partirà da giugno 2023. Vediamo di quanto verranno ritoccate le pensioni minime.

Arretrati sulle pensioni minime a partire da giugno

Come da tabella dell’INPS, a giugno 2023 ci sarà un aumento delle pensioni minime INPS, che in molti stavano aspettando da tempo.

Circa 1,3 milioni di pensionati avranno modo di vedere con i propri occhi questo gradito aumento del loro reddito di giugno, compresi eventuali pagamenti scaduti.

Soldi pensione
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Sebbene il guadagno monetario possa essere solo di pochi euro, è comunque un sollievo tanto necessario per coloro che lo ricevono.

Questo adeguamento è una boccata d’aria fresca per i pensionati che lo stavano aspettando con impazienza.

La tabella INPS per gli arretrati sulle pensioni

La tabella per l’aumento della pensione minima erogata dall’INPS, con i relativi arretrati, è stata fissata per giugno 2023.

Secondo la Legge di Bilancio 2023, ci sarà un modesto aumento di 36 euro di pensioni, ma tale importo dovrà essere moltiplicato per i primi sei mesi del prossimo anno.

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Gli individui di età inferiore ai 75 anni riceveranno un leggero aumento di circa l’1,5%, mentre quelli di età superiore ai 75 anni avranno un aumento più significativo del 6,5%.

Dopo che l’assegno pensione INPS subirà gli opportuni aumenti, passerà da 563,74 euro a 572,20 euro e 599,82 euro.

Inoltre, una volta ricevuto il cedolino della pensione nel giugno del 2023, riceveranno anche gli arretrati.

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