Guida pratica per cambiare intestatario alle bollette: voltura o subentro

Nel momento in cui si prende la decisione di cambiare casa, è bene sapere che ci sono molte pratiche da sbrigare tra cui anche la voltura e il subentro inerente al cambiamento di fornitori di gas e luce. Ma quale potrebbe essere la soluzione più adatta alle proprie esigenze? Ci sono differenze tra i procedimenti appena citati?

Modifiche al contatore
Modifiche al contatore- Oipamagazine.it

Per ottenere una risposta a tutte queste domande non dovrete far altro che continuare a leggere il testo così da avere tutte le nozioni necessarie per procedere con la decisione più adatta.

Cambiare intestatario alle bollette: voltura e subentro

Prima di spiegarvi che cosa sono la voltura e il subentro, è ben sapere che ognuna di queste procedure ha un costo a sé il quale può essere diverso in base al tipo di fornitore e alle tariffe scelte.

Per questo motivo è molto importante effettuare una scelta tenendo presenti quali sono le proprie esigenze e andando a confrontare le varie offerte che il mercato propone. Iniziamo quindi col parlare della voltura.

La voltura non è altro che il procedimento da seguire per modificare l’intestatario di un contratto sia per la fornitura di energia elettrica che di gas, andando però a conservare le stesse condizioni e tariffe. Scegliere la voltura è il procedimento più adatto nel momento in cui il contatore risulta già essere attivo e non si dovrà far altro che modificare il nome di colui a cui è intestato il contratto.

Contatore energia elettrica
Contatore energia elettrica- Oipamagazine.it

Invece, nel momento in cui parliamo di subentro, si fa riferimento all’apertura di un nuovo contratto dedicato sia alla fornitura elettrica che quella di gas, il quale verrà aperto all’interno di un immobile in cui si trova già un contatore ma che non è attivo.

Il subentro risulta essere necessario nel momento in cui il contratto precedente è stato chiuso. Ma quali sono quindi le differenze tra voltura e subentro? La differenza principale tra la voltura e il subentro si presenta nel momento in cui la voltura mantiene in essere lo stesso contratto andando a cambiare soltanto l’intestatario mentre con il subentro si dà inizio ad un nuovo contratto. E quindi, le tempistiche e i costi per l’attivazione sono ben diverse tra le due procedure.

Le differenze di costi voltura o subentro

In linea di massima è possibile affermare che il costo per la voltura risulta essere molto più basso se si fa il confronto con quello del subentro in quanto non si dovrà instaurare un contratto nuovo.

Invece, i costi di subentro dipendono strettamente dalle tariffe che il fornitore propone oltre che alla presenza di imposte di bollo, oneri amministrativi e contributi da versare al fornitore.

Per decidere se risulta essere più conveniente andare avanti con una voltura o con un subentro, è necessario prendere sotto esame diverse informazioni. Si tratta di dati che verranno utilizzati per trovare la soluzione che più si addice alle proprie necessità.

Infine, entrambe le procedure presentano delle differenze anche nei tempi e nei costi, degli elementi che potrebbero influire molto sulla spesa finale soprattutto nel caso in cui si necessita di procedere in maniera veloce.

Se invece si ha bisogno di attivare o di fare la voltura di un contatore nel momento in cui si va a sottoscrivere un contratto di locazione, è necessario prendere sotto esame le necessità sia del proprietario dell’immobile che dell’affittuario andando sempre a tenere presente quanto possono essere lunghi e costosi entrambi i procedimenti.

Contatore del gas
Contatore del gas- Oipamagazine.it

In linea di massima, se si tratta di periodi di locazione abbastanza lunghi, la soluzione più utilizzata è quella di procedere con l’intestazione del contratto mentre, se l’affitto è molto breve, si può procedere semplicemente con l’intestazione del contratto a colui che è il proprietario dell’immobile.

Ma facciamo un esempio pratico analizzando una situazione in cui un soggetto sta per trasferirsi in un appartamento. In questo luogo il contatore dell’energia elettrica risulta essere già presente e attivo e il soggetto in questione decide semplicemente di procedere con la voltura così da cambiare l’intestatario del contratto.

Dopo aver preso questa decisione, il nostro amico dovrà semplicemente pagare i costi di voltura i quali risultano essere molto più bassi se si fa il confronto con il prezzo di un subentro.

In ogni caso, se il soggetto in questione si trasferisce all’interno di un appartamento in cui il contatore dell’energia risulta essere disattivato, egli non dovrà far altro che procedere ad una nuova attivazione andando avanti quindi con il subentro.

In questo caso il nuovo affittuario sarà costretto a dar vita ad un nuovo contratto con il fornitore andando poi a mettere a confronto le varie offerte sul mercato senza dimenticare i costi da affrontare inerenti al subentro.

Impostazioni privacy