Affitto, se fai questa mossa in tempo, te lo paga lo stato: approfittane

Le spese di locazione o di affitto dell’immobile possono sempre essere portate a detrazione nella dichiarazione dei redditi: ecco come fare

Detrazioni fiscali per afitto
Come portare in detrazione il canone di locazione – oipamagazine.it

E’ possibile detrarre le spese di affitto a livello fiscale? La risposta è affermativa. L’attuale normativa in vigore consente di poter portare in detrazione tutti i costi inerenti la locazione dell’immobile ma solo se si tratta della dimora dove il dichiarante risiede. Effettuando correttamente la detrazione, il nucleo familiare può ottenere un vantaggio economico non indifferente a livello fiscale.

Sono ben cinque le casistiche di detrazione che sono previste dall’attuale normativa e che variano in base alla funzione dei soggetti dichiaranti. Se l’immobile, ad esempio, è cointestato a più persone, ciascuno potrà portare il canone in detrazione ma solo “pro quota” e non per intero.

Come effettuare la detrazione dell’affitto nella dichiarazione dei redditi

Quando si compila la dichiarazione dei redditi, l’importo complessivo sostenuto per la locazione dell’immobile deve essere indicato nel rigo E71 del Quadro E nella sezione “Oneri e spese”. I codici vanno inseriti in base al tipo di locazione. Ad esempio, il codice “1” è quello relativo alla detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale.

Se invece il canone di locazione riguarda immobili adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale, il codice da riportare è il 2. Il codice 4 va indicato solo in caso di canoni stipulati da  giovani per l’abitazione destinata a propria residenza e riguarda le persone di età fra i 20 e i 31 anni non compiuti. Tutte queste informazioni vanno indicate opportunamente nella colonna “1”.

Detrazione spese affitto
Detrazione spese affitto, come compilare la dichiarazione dei redditi – oipamagazine.it

Una volta compilata correttamente la prima colonna occorre passare alla colonna 2 dove va riportato correttamente il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale. La colonna 3 invece è riservata alla percentuale di detrazione spettante. Se ad esempio si tratta di una locazione condivisa tra due persone che si accollano il pagamento del canone di locazione, la percentuale indicata deve essere “50”. Se invece il contratto di locazione è stato stipulato da un solo soggetto, la percentuale da indicare sarà del “100” per cento.

La colonna 4

La colonna 4 invece è dedicata al costo del canone che viene pagato per la locazione dell’immobile. Questo è un dato che verrà riportato correttamente, anche perchè sarà passato al setaccio dalla pubblica amministrazione che effettuerà un incrocio dei dati con l’Agenzia delle Entrate al fine di smascherare le dichiarazioni mendaci.

Se l’ammontare della detrazione supera l’imposta lorda, allora verrà riconosciuto un credito fiscale pari alla quota detratta che non ha trovato capienza nell’imposta. Al fine di evitare errori che potrebbero costare cari, soprattutto se ci sono ancora parecchi dubbi, è sempre meglio consultare un commercialista.

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