Codice IBAN, perchè è così lungo e come si individua l’ABI e CAB

L’Iban è codice alfanumerico fondamentale per effettuare le transazioni bancarie; come funziona

Transazioni bancarie
Transazioni bancarie e Iban, perchè si usa il codice – oipamagazine.it

Il codice IBAN che utilizziamo frequentemente per inviare soldi tramite i bonifici, è rappresentato da una sequenza di lettere e di numeri che identificano la banca e il conto di provenienza dei soldi da inviare. Per Iban si intende l’International Bank Account Number, che letteralmente significa “Numero di conto bancario internazionale”.

Un codice alfanumerico riconosciuto a livello internazionale attraverso il quale si può identificare un conto corrente bancario specifico. Questo codice prezioso per effettuare le transazioni è stato introdotto di recente, esattamente nel 1997, su iniziativa dell’Unione Europea, ma oggi viene utilizzato praticamente in ogni latitudine del pianeta per trasferire i soldi. Si stima che siano ben 77 i paesi nel mondo che utilizzano questo codice per trasferire liquidità.

Ormai non è più possibile effettuare transazioni finanziarie sia a livello nazionale che internazionale senza possedere questo codice specifico. Se ogni conto corrente ha il suo IBAN, le transazioni finanziarie si possono effettuare in maniera molto più agevole e immediata.

La struttura del codice IBAN

La struttura dell’IBAN è sostanzialmente fissa, ed è sempre preceduta da due lettere che identificano il paese di provenienza del denaro. Ad esempio un Iban di una banca italiana è preceduto sempre dalle lettere IT. Dopo le due lettere compare il cosiddetto numero di controllo, composto da due cifre. Poi seguono il carattere di controllo “CIN” composto da una lettera e il codice ABI (Associazione Bancaria Italiana) che identifica la banca di provenienza del denaro.

Transazioni finanziarie
Iban, la struttura del codice – oipamagazine.it

All’ABI segue il CAB, e cioè il Codice di Avviamento Bancario, composto da cinque cifre. Gli ultimi numeri identificano il conto corrente generalmente composto da 12 cifre. In alcuni paesi, al posto dell’Iban, si utilizza il BBAN composto da almeno 23 cifre. Attraverso l’Iban le transazioni sono sicuramente più rapide e sicure. Dentro questo codice vengono utilizzati dati crittografati, servizi di protezione dalle frodi e verifiche effettuate prima di approvare le transazioni.

Spesso i tempi per trasferire il denaro si allungano proprio per via dei tanti sistemi di controllo da parte delle banche, anche se in futuro si conta di rendere istantanee tutte le transazioni finanziarie. Questo codice, sostanzialmente offre una piattaforma dal funzionamento comune per effettuare e ricevere pagamenti. Va sempre indicato nelle transazioni in modo preciso. Anche un semplice errore di battitura potrebbe invalidare la transazione.

Il via libera ai bonifici istantanei

Dopo l’approvazione da parte del Parlamento Ue avvenuta il febbraio 2024, il 26 febbraio 2024 il Consiglio Europeo ha dato il via libera al Regolamento che di fatto armonizza le normative dei vari paesi membri sui bonifici istantanei in euro. Grazie al si definitivo, verrà introdotto l’obbligo che rende i bonifici istantanei un diritto degli europei e che impone alle banche di garantirlo a privati e imprese senza costi aggiuntivi. In questo modo le transazioni saranno sicure e veloci ed eviteranno di far naufragare le trattative facendo sfumare delle importanti opportunità di business.

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