INPS, puoi andare in pensione 6 anni prima in questo caso: i dettagli

INPS: andare in pensione 6 anni prima è possibile in determinati casi: ecco cosa prevede la legge in merito. 

Lavoratori notturni
Lavoratori notturni – oipamagazine.it

Molte persone lavorano di notte, svolgendo le mansioni più disparate. In questi casi, dunque, mentre gli altri dormono, ci sono persone che garantiscono servizi importanti nelle ore notturne. Per questa categoria di lavoratori, si può ipotizzare di andare sei anni prima in pensione. Scopriamo insieme come funziona questo iter.

Andare in pensione 6 anni prima: chi può farlo

Chi svolge il proprio lavoro durante la notte, può avvalersi della possibilità di andare 6 anni prima in pensione.

D’altronde, ci troviamo di fronte a mansioni che, in alcuni casi, possono essere usuranti, anche e soprattutto sul piano del ritmo del sonno, oltre che su quello fisico.

Lavorare di notte
Lavorare di notte – Oipamagazine.it

Ci sono, però, dei dettagli da tenere in considerazione al fine di capire se si può essere inclusi in questo tipo di categoria e quali sono i requisiti da rispettare per poter fruire di questo vantaggio pensionistico, che consente di lasciare prima il mondo del lavoro, in virtù dell’impiego svolto per tanti anni nelle ore notturne.

I requisiti da rispettare

Per poter andare in pensione, con l’anticipo di sei anni, bisogna rispettare determinate condizioni.

Nello specifico, e necessario tenere in considerazione, in primis, la durata del lavoro notturno: in questo caso, il lavoratore deve aver svolto un lavoro notturno per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni. Pertanto non sono inclusi i lavoratori che hanno lavorato solo occasionalmente per brevi periodi durante la notte.

Pensione
Pensione – oipamagazine.it

Cosa molto importante perché il lavoro notturno deve aver coperto almeno la metà della vita lavorativa della persona: se, dunque, si svolge una certa mansione per quarant’anni, almeno vent’anni devono essere stati espletati attraverso la modalità dei turni notturni.

In tal senso, importante è che definire che cos’è il lavoro notturno, ossia quel tipo di mansione che è svolta per almeno sei ore durante il lasso di tempo che va da mezzanotte alle cinque del mattino.

Inoltre, per poter avere accesso a specifiche agevolazioni, è necessario aver svolto un lavoro notturno per almeno 64 notti in un anno: questo è il caso, ad esempio, di una persona che vuole accedere la pensione con 41 anni di contributi.

È doveroso sottolineare che tali criteri possono anche cambiare nel corso del tempo, in base alle normative vigenti e alle riforme delle pensioni che, in anno in anno possono subire delle modifiche.

A questo scopo, dunque, è bene sempre dare uno sguardo alle fonti ufficiali o – quantomeno – rivolgersi agli esperti del settore per avere un quadro lineare e completo al fine di muoversi correttamente e ottenere la pensione in anticipo, qualora si abbiano tutti i requisiti sopra richiesti.

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