Gli stipendi sono stati rivalutati nel 2023 e la stessa cosa dovrebbe avvenire il prossimo anno. L’inflazione elevata, però, sta facendo perdere potere d’acquisto in molti italiani. Di quanto dovrebbero aumentare gli stipendi? Ecco una analisi in tal senso.
![Stipendio e inflazione Stipendio e inflazione](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/11/Stipendio-e-inflazione.jpg)
L’inflazione con il relativo l’aumento dei prezzi in ogni ambito e settore è un fattore che sta incidendo profondamente nell’economia del nostro Paese e non solo. La riduzione di potere d’acquisto si sta facendo sentire nei consumatori, generando ansia e perplessità sul presente e per il futuro prossimo.
Fortunatamente, il tasso di disoccupazione è in calo e sono sempre di meno, quindi, le persone prive di una occupazione in Italia. Nonostante ciò, la precarietà e gli stipendi troppo bassi sono ancora aspetti che non rendono per nulla florida e rosea la situazione.
Con l’inflazione così alta, quindi, gli stipendi non adeguati al costo della vita e la generale precarietà rendono sempre più complicato il tutto.
Nel nostro articolo proveremo a fare un quadro generale sulla situazione stipendi nel nostro Paese, analizzando di quanto dovrebbero aumentare nei prossimi mesi per “combattere“ in modo efficace l’inflazione e il costo della vita sempre più elevato. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Stipendi e inflazione: la situazione in Italia
La crescita del costo della vita e la stagnazione degli stipendi rendono il quadro finanziario ed economico di molte famiglie non certamente roseo. L’ISTAT ha reso noto i dati sugli stipendi nel nostro Paese, evidenziando una piccola crescita di essi rispetto all’anno precedente.
![Stipendio Stipendio](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/11/Stipendio.jpg)
A fine ottobre, infatti, l’ISTAT ha informato come nei primi 9 mesi di quest’anno, la retribuzione oraria media in Italia ha registrato una crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Una rivalutazione in positivo, dunque, c’è stata, ma il tutto non è sufficiente per far fronte alla rapida avanzata dell’inflazione.
Di quanto dovrebbero aumentare gli stipendi?
I settori occupazionali ad aver registrato stipendi migliori dal punto di vista della rivalutazione sono stati quelli dei Vigili del Fuoco, con un + 11,3%, il settore metalmeccanico, con un + 6,2%, e quello dei sanitari, con un + 5,9%. In generale, però, in Italia l’inflazione cresce a un ritmo maggiore rispetto alla rivalutazione media di tutti gli stipendi.
![Carovita in Italia Carovita in Italia](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/11/Carovita-in-Italia.jpg)
Il tasso di inflazione nel nostro Paese è del 5,4%, stando sempre agli ultimi dati ISTAT. In pratica, una rivalutazione degli stipendi inferiore a questa percentuale rappresenta una vera e propria perdita di potere d’acquisto per gli italiani.
Sono molti i settori che registrano valori di rivalutazione inferiori a questa percentuale. Una rivalutazione inferiore al 5,4%, quindi, rappresenta – in fin dei conti – una riduzione dello stipendio. Una cifra, dunque, inadeguata per far fronte al costo della vita in continua ascesa.
Solo i settori menzionati in precedenza hanno valori di rivalutazione maggiori. Gli altri, invece, sono al di sotto di questo valore. Per fare un esempio, infatti, i lavoratori della pubblica amministrazione hanno avuto una rivalutazione del 3,3%, circa 2 punti in meno rispetto all’inflazione.