Riciclo dei materiali da costruzione e demolizione: come migliorare la situazione?

La questione del riciclo dei materiali da costruzione e demolizione è molto delicata e verso la quale si dovrebbero attuare linee guida specifiche.

Rifiuti da costruzione e demolizione
Rifiuti da costruzione e demolizione

Nel corso di un evento promosso da ANPAR e NADECO, è emersa la spinosa questione legata al riciclo dei rifiuti prodotti da attività di costruzione e demolizione. Il Governo, in tal senso, punta a stabilire delle linee guida, al fine di incentivare l’utilizzo di tali materiali per le opere previste dal PNRR.

Riciclo dei materiali da costruzione e demolizione: una questione da affrontare

In Italia, i rifiuti da costruzione e demolizione sono la prima tipologia di scarti speciali, visto che occupano quasi il 48% del totale. Facendo due calcoli, ci troviamo di fronte 80 milioni di tonnellate l’anno, secondo quanto riferiscono i dati ISPRA.

In occasione dell’evento che si è tenuto il 12 ottobre 2023,  denominato “Riciclo Rifiuti Inerti – Traino dell’Economia Circolare”, sia ANPAR (Associazione degli impianti che riciclano dei rifiuti inerti) che NADECO (Associazione nazionale demolizione ed economia circolare per le costruzioni) hanno sottolineato il fatto che bisogna agire in questo campo, a breve raggio.

Rifiuti da demolizione
Rifiuti da demolizione – oipamagazine.it

Lo scopo è quello, infatti, di recuperare al 100% i prodotti che fungono da scarto, sia di attività di demolizione che di costruzione, con l’obiettivo, dunque, di aumentare il tasso di riciclo, attualmente stimato l’80%.

L’utilizzo dei rifiuti riciclati

Come hanno sottolineato le due associazioni, solo poco più della metà dei rifiuti attualmente riciclati è riutilizzato, tant’è che buona parte resta ferma negli impianti ormai colmi.

Per questo motivo, è fondamentale realizzare mercati specifici al fine di dare maggiore rilievo e visibilità alla materia prima seconda.

In questo modo, come sostengono entrambe le associazioni, se non si agisce in questa ottica, “si rischia di bloccare l’intera filiera delle costruzioni“.

Rifiuti da costruzione
Rifiuti da costruzione – oipamagazine.it

Il problema alla base di questo atteggiamento, come sottolineano le due associazioni, è legato, specificamente, alla diffidenza che si prova nei confronti dei materiali riciclati, i quali sono, sostanzialmente, bistrattati dalle imprese e, pertanto, hanno difficoltà, nei fatti, “a trovare uno sbocco nei diversi mercati e in particolare in quello dei lavori stradali, e più in generale delle grandi infrastrutture“.

Per queste ragioni, non si può parlare, di “sostenibilità delle opere”, come sottolinea il presidente di ANPAR, Paolo Barberi, il quale evidenzia l’importanza di utilizzare questi materiali riciclati, al fine di non infliggere “nuove ferite sul territorio attraverso l’uso di materiali inerti provenienti da attività estrattive“.

Inoltre, utilizzandoli, nel contempo, si attua un processo attraverso il quale i materiali possono avere nuova vita, invece di finire direttamente in discarica dove, in effetti, sono non hanno alcuna utilità.

Per questo motivo, Barberi afferma che si è chiesto al governo di definire delle linee guida dedicate alle stazioni appaltanti e, di conseguenza, di poter fruire di fondi del PNRR al fine di incentivare l’uso di questi materiali riciclati.

Impostazioni privacy