Arrivano nuove agevolazioni in busta paga per le mamme con due o più figli, grazie alle disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2024.
Previste nuove agevolazioni per le mamme con due o più figli, in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 approvato dal Consiglio dei Ministri. La novità principale, in tal senso, è la decontribuzione, nonché il bonus mamma che elargito con lo scopo di combattere la denatalità nel nostro Paese.
Agevolazioni in busta paga per le donne: la decontribuzione
La denatalità, in Italia, è un fenomeno sempre più crescente. Per questo motivo, il governo Meloni ha ipotizzato delle misure, al fine di incentivare la creazione di una famiglia, da parte delle madri lavoratrici.
Pertanto, sono stati ideati diversi tipi di bonus che, nello specifico, premiano le madri con più figli. In primis, nella Legge di Bilancio 2024, troviamo la decontribuzione, dedicata a questa tipologia di lavoratrici, per le quali i datori non dovranno più pagare i contributi di cui si farà carico lo Stato.
Tale misura, però, non sarà definitiva, in quanto, come specificato dallo stesso governo, è una misura sperimentale che avrà una durata complessiva di tre anni.
L’agevolazione, dunque, è attuata, per un periodo di 12 mesi, in relazione alle madri con due figli e per tre anni per le lavoratrici che hanno più di due figli. Facendo un rapido calcolo, l’aumento reale di cui potranno godere le lavoratrici madri oscilla da 2,19% al 3,19%.
La denatalità, un fenomeno in crescita in Italia
La mancanza di lavoro, la precarietà delle mansioni e i crescenti costi della vita, spingono le donne, ma anche i uomini, non metter su famiglia, in quanto, con gli stipendi percepiti, non sempre si riesce a sbarcare lunario e, quindi, ad arrivare a fine mese.
D’altronde, consultando i dati ISTAT, negli ultimi 10 anni, nel nostro Paese, si è registrato un crollo demografico costante.
Si è passati, infatti, da 500.000 nati su base annuale al record negativo del 2022 che ha visto venire al mondo solamente 390.000 bambini a fronte di 700.000 decessi.
La popolazione italiana, dunque, invecchia sempre di più e, di conseguenza, si ipotizza che – nei prossimi anni – ci sarà un calo demografico consistente.
Si dovrebbe, nei fatti, passare dagli attuali 59 milioni di abitanti – attualmente registrati sull’intera penisola – ai 48 milioni.
Per questo motivo, il tema della natalità è diventato sempre più importante negli ultimi anni e coinvolge, nel concreto, le istituzioni e la politica che cercano, in qualche modo, di sostenere le nascite sul territorio italiano.
Di recente, Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha dichiarato che, in virtù di tale situazione, “Oggi il contrasto al calo delle nascite è tornato ad essere una priorità, lo è per questo Governo per cercare finalmente di invertire la rotta“. Per tale ragione, dunque, bisogna intervenire, tutelando la salute riproduttiva.