Si parla di un nuovo bonus sulle pensioni, che dovrebbe consentire a diverse persone di percepire 142 euro di aumento.
Le pensioni vengono rivalutate ogni anno. Questa è una prassi standard e si basa su dati ISTAT, fondamentali per la rivalutazione degli assegni.
È proprio il meccanismo di rivalutazione che deve essere compreso da coloro che sono interessati a saperlo.
L’informazione più importante riguarda gli arretrati, che maturano già l’anno precedente in base all’inflazione provvisoria e quella definitiva.
Escludendo l’APE sociale, che non viene indicizzata al tasso di inflazione, tutte le altre prestazioni INPS devono seguire proporzionalmente l’aumento del costo della vita.
Nuovo bonus sulle pensioni, 142 euro di aumento: per chi?
Non c’è argomento più “hot” delle rivalutazioni pensionistiche. Una gran parte del denaro messo da parte dal Governo per la Legge di Bilancio verrà speso proprio per la rivalutazione degli assegni pensionistici.
Bisogna puntualizzare che quest’anno la rivalutazione avrebbe dovuto essere pari all’8,1%, ma poi è stato applicato il 7,3%. Una differenza questa che è a credito dei pensionati.
Lo schema che è stato seguito nel 2023 per la rivalutazione della pensione è il seguente:
- 100% del 7,3% per le pensioni che sono 4 volte le prestazioni previdenziali minime INPS, ossia quelle pari a 2.100 euro al mese lordi;
- 85% del 7,3% per le pensioni che sono 5 volte le prestazioni previdenziali minime INPS, ossia quelle pari a 625 euro al mese lordi;
- 53% del 7,3% (con aumento del 3,8%) per le pensioni che sono oltre 5 volte e arrivano a 6 volte le prestazioni previdenziali minime INPS, ossia quelle pari a 3.150 euro al mese lordi;
- 47% del 7,3% (con aumento del 3,4%) per le pensioni che sono 8 volte le prestazioni previdenziali minime INPS, ossia quelle pari a 200 euro al mese lordi;
- 37% del 7,3% (con aumento del 2,7%) per le pensioni che sono 10 volte le prestazioni previdenziali minime INPS, ossia quelle pari a 250 euro al mese lordi;
- 32% del 7,3% (con aumento del 2,7%) per le pensioni più alte.
Le possibili cifre sulla rivalutazione 2024
Aspettando i dati ISTAT definitivi, per il 2024 la rivalutazione dovrebbe essere tra il 5,5% e il 6%. Allo stato attuale, si sta parlando del 5,3%, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi.
Se l’aliquota dovesse essere questa, i pensionati, oltre alla differenza dello 0,8% tra l’8,1 e il 7,3% dell’anno in corso, percepirebbero:
- 53 euro di aumento sulla pensione di 1.000 euro;
- 80 euro di aumento sulla pensione di 1.500 euro;
- 106 di aumento sulla pensione di 2.000 euro;
- 128 euro di aumento sulla pensione di 2.500 euro;
- 142 euro di aumento sulla pensione di 3.000 euro.
Sono tutti calcoli ipotetici, ovviamente, a cui ancora manca l’ufficialità, che arriverà soltanto con i dati ISTAT definitivi sull’inflazione.