Lo smaltimento dell’umido in Corea del Sud: un modello dal quale imparare

Nel nostro Stato migliora sempre di più la performance inerente alla raccolta differenziata, anche se non si raggiungono i livelli della Corea del Sud.

Rifiuti organici
Rifiuti organici- Oipamagazine.it

In base a un rapporto pare che i dati medi complessivi siano intorno al 63% di differenziata in cui non manca un livello massimo si arriva addirittura al 76,1%, un qualcosa che si presenta in Veneto mentre la percentuale più bassa si trova in Sicilia con il 43,3%.

Dove va a finire l’umido in Italia

Prima di passare all’argomento centrale, e quindi scoprire come viene utilizzato l’umido nel nostro stato, bisogna comprendere i numeri riguardo ai rifiuti organici.

Facendo riferimento ai dati che il Consorzio Italiano compostatori ha diffuso, è possibile affermare che in Italia si vanno a produrre 117 kg di umido a persona, ossia 7,1 milioni di tonnellate nel totale. Ma in che modo si procede al trattamento dei rifiuti organici di una quantità così elevata?

Diversi sono i modi che si utilizzano, alcuni positivi altri un po’ meno. Sappiamo infatti che in Italia ci sono 339 impianti che però non sono tutti uguali tra loro. Infatti, 281 risultano essere degli impianti di compostaggio mentre 58 rientrano nella categoria di impianti integrati di gestione anaerobica e di compostaggio.

Il compito dei primi è quello di produrre compost mentre i secondi non producono soltanto compost ma anche biogas in modo da valorizzare ogni emissione durante il processo di fermentazione.

Rifiuti umido
Rifiuti umido- Oipamagazine.it

Il problema che si presenta è il fatto che attualmente gli impianti di compostaggio non sono sufficienti per trattare tutti i rifiuti che si producono in Italia. Ed è per questo motivo che non si può dare una risposta secca per capire in che modo viene trattato l’umido in Italia.

La strada da percorrere è ancora molto lunga anche perché molto spesso gli impianti di compostaggio si trovano di fronte a degli ostacoli poiché numerosi comitati territoriali vanno ad opporsi alla costruzione di tali stabilimenti proprio per non trovarsi a vivere a contatto con cattivi odori nei pressi delle proprie case.

Il procedimento di smaltimento della Corea del Sud

Di sicuro la Corea del sud è un paese da cui prendere esempio. Qui infatti, dal 2005, il governo ha imposto una legge in cui si vieta di inserire i rifiuti di cibo nella discarica. Basti pensare che i ristoranti coreani devono raccogliere tutti i rifiuti di cibo in contenitori appositi che vengono poi ritirati tutti i giorni.

Ogni scatto viene poi triturato, essiccato e seccato del tutto, un’operazione che vede l’utilizzo di biogas. Invece, la parte solida dopo essere stata inserita in forno per 4 ore, diventa polvere secca che può essere raggiunta ad altre sostanze al fine di creare del mangime umido esistono poi numerosi altri stabilimenti che si basano sulla creazione di biogas.

Compostatori
Compostatori- Oipamagazine.it

In questo caso, gli scarti vengono inseriti per circa 30 giorni all’interno di vasche molto grandi al fine di raccogliere l’anidride carbonica e il metano che si ottengono dal processo di fermentazione.

Un progetto che fino ad oggi è stato realizzato soltanto dalla Corea del Sud in quanto non vi è nessun altro paese che ha scelto di seguire le stesse orme.

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