Il barista può chiedere i documenti del cliente? Ecco cosa dovresti sapere

Vi è mai capitato di andare al bar e vedere il barista chiedere i documenti a qualcuno? Si tratta di un atto lecito oppure no?

Barista che controlla i documenti
Barista che controlla i documenti – oipamagazine.it

In alcuni locali è necessario esibire la carta d’identità prima di avere l’accesso a determinati beni e servizi. Un chiaro esempio può essere quello del tabaccaio che per vendere sigarette e tabacchi deve assicurarsi che l’acquirente sia maggiorenne. In quel caso è per l’appunto lecito chiedere un documento di identità, soprattutto laddove si vada a pensare che il cliente non vada ad agire in buona fede. Può capitare però, che la carta d’identità venga richiesta anche in altri contesti, per esempio al ristorante o al bar. Si tratta di una
pratica poco usuale, ma non per questo così sconosciuta: un barista può quindi chiedere la carta d’identità oppure la legge non gli permette la possibilità di agire? Ecco cosa abbiamo scoperto.

È obbligatorio andare in giro con il documenti?

Molte persone non escono di casa se non hanno con loro i documenti personali. Questo perché si ha la convinzione di doverli portare sempre dietro, soprattutto laddove si fosse sottoposti ad un controllo da parte delle forze dell’ordine. Seppur uscir con i documenti può essere utile non esiste alcun obbligo di farlo.

Diritti e doveri del barista
Diritti e doveri del barista – Oipamagazine.it

La Legge, infatti, non obbliga nessuno in merito al trasporto dei documenti d’identità ma è comunque necessario identificarsi, soprattutto laddove si dovesse usufruire di certi servizi. Ad ogni modo è bene sapere che, nella maggior parte dei casi, gli addetti alla pubblica sicurezza hanno il diritto e il dovere di chiedere i documenti laddove ne testimoniassero le necessità.

Tra questi figurano le forze dell’ordine, come
polizia e carabinieri, i quali devono accertarsi dell’identità del soggetto che si ritrovano davanti. Detto questo, è possibile poi agire per vie traverse in quanto, per alcuni, il soggetto non ha alcuna necessità di porgere i propri documenti, ma solo fornire generalità personali come nome, indirizzo e residenza.

Un barista può chiedere i documenti ai clienti con cui si relaziona?

Il barista svolge un lavoro che in apparenza può sembrare facile ma che poi, alla fine della fiera, non è esulo da alcuni rischi. Questo soprattutto laddove si andassero a toccare dinamiche che hanno come sfondo principale l’alcool. E’ proprio per questa ragione che il barista può chiedere la carta d’identità a seguito della richiesta della vendita di alcolici.

I baristi possono richiedere i documenti d'identità
I baristi possono richiedere i documenti d’identità – Oipamagazine.it

I soggetti minorenni non possono acquistare alcool in quanto non sono nelle condizioni di poter consumare queste sostanze. Allo stesso tempo l’esercente che offre dell’alcool senza assicurarsi dell’età del cliente rischia fino a un anno di chiusura del proprio esercizio commerciale, per non parlare poi del processo o delle varie conseguenze che potrebbero sfociare in un secondo momento.

Ovviamente lo stesso discorso vale per i distributori automatici, i quali devono sfruttare delle letture particolari per leggere i documenti e stabilire a chi vendere le sostanze alcoliche e chi no. La Corte di Cassazione ha quindi stabilito come i baristi abbiano il diritto di chiedere l’età dell’avventore ma, in caso di dubbio, possono chiedere di visionare il documento in modo da evitare di somministrare dell’alcool ai minorenni. In caso contrario si cade nel reato e nelle varie conseguenze che tutto ciò comporta.

È possibile per un barista trattenere i documenti dei suoi avventori?

Anche in questo caso la Legge è molto chiara, in quanto il barista ha il diritto di visionare i documenti dei suoi clienti, ma non può in alcun modo trattenerli o fotocopiarli. In quel caso si tratta di abuso di potere in quanto il suo unico compito è quello di dimostrare come gli avventori siano maggiorenni o abbiano compiuto almeno 16 anni.

Tutto il resto andrebbe a configurarsi sotto la dicitura di appropriazione indebita ed è per questo che sarebbe il barista a finire dalla parte del torto. Sicuramente la disciplina va perfezionata, in quanto molti clienti non vogliono esibire i documenti poiché ritengono i baristi inferiori a poliziotti e carabinieri.

Purtroppo molti ragazzi la fanno franca e si rendono complici di comportamenti che, prima o poi, finiranno per avere delle ripercussioni sugli altri. E’ quindi importante scongiurare tutto questo, effettuando dei controlli più severi e precisi, in modo da ridurre il numero degli incidenti stradali e tutte le problematiche che l’alcool concerne.

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