Ci sarà lo stop definitivo per le caldaie a gas? Se sì, da quando? Vediamo come si è mossa in merito l’Unione Europea.
![caldaia stop caldaia stop](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/09/caldaia-stop.jpg)
La strada verso l’eco-sostenibilità è stata tracciata da tempo da diversi Paesi Europei e non. Adesso, per promuoverla ancora di più, è intervenuta direttamente l’Unione Europea, la quale ha diffuso una direttiva con l’intento di proibire l’utilizzo di caldaie a gas, tra cui anche i modelli a condensazione, dal 2029 in poi.
A partire dalla metà del decennio in corso, i cittadini dell’Unione Europa dovranno imparare a rinunciare alle caldaie a gas, che inquinano e consumano parecchio.
Un provvedimento questo appartenente a una bozza che propone di rivedere il Regolamento Ecodesign 813/2013/UE, il quale stabilisce i requisiti per progettare e vendere i sistemi di riscaldamento ecocompatibili.
L’ipotesi attualmente più probabile è che queste tipologie di caldaie verranno vietate a partire dalla fine del 2029, quando non ci saranno più agevolazioni per acquistarle e, dal lato energetico, parecchio svalutate.
Contrariamente, le caldaie a pompa di calore e i vari sistemi ibridi diventeranno lo standard, ma bisogna prima promuoverne l’acquisto.
Oltre a quelle a pompa di calore, sono disponibili anche le caldaie ioniche, elettriche e a biomassa. Andiamo a spiegare come funziona la caldaia a pompa di calore e le altre.
Come funziona la caldaia a pompa di calore?
La caldaia a pompa di calore sfrutta un sistema che prevede la raccolta dell’energia dall’esterno per poi trasferirla a tutto il sistema di riscaldamento casalingo.
![Caldaie a gas Caldaie a gas](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/09/Caldaie-a-gas.jpg)
L’utilizzo dell’elettricità è limitato soltanto all’avvio del compressore. Questa tipologia di caldaia lavora basandosi sui seguenti sistemi:
- Sistema aria-acqua: l’acqua che va ad alimentare l’impianto di riscaldamento viene raffreddata o riscaldata con lo scambio di calore con l’aria esterna. Ma quanto costa? Per una casa di medie dimensioni, arriva fino a 10.000 euro.
- Sistema aria-aria: la logica di funzionamento è simile a quella precedente. L’unica differenza è che questo sistema usa l’aria invece dell’acqua. Per quanto riguarda i costi, si parte da 2.000 euro e si arriva a 8.000 euro.
- Sistema geotermico: questo sistema sfrutta il caldo o il freddo che provengono dall’acqua della falda o del sottosuolo per raffreddare o riscaldare l’intera casa. Qui il costo è davvero notevole, circa 20.000 euro.
Caldaia a biomassa, elettrica e ionica
Il funzionamento della caldaia a biomassa è abbastanza semplice, poiché sfrutta il calore generato dalla combustione di pellet o trucioli di legno.
Questa caldaia funziona attraverso dei termoconvettori oppure tramite un sistema radiante. Per quanto riguarda il costo, nel primo caso siamo tra i 1.000 e i 4.000 euro, mentre nel secondo caso potrebbe arrivare fino a 9.000 euro.
Parlando, invece, di caldaia elettrica, il sistema si basa sulle resistenze per il riscaldamento dell’acqua.
Nonostante il costo sia nettamente inferiore rispetto alla caldaia a gas (tra i 400 e i 1.200 euro), il consumo di energia elettrica è però elevato. Ecco perché viene consigliata per le piccole case.
![Caldaia a pompa di calore Caldaia a pompa di calore](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/09/Caldaia-a-pompa-di-calore.png)
Infine, la caldaia ionica, la quale produce calore tramite lo scambio di ioni, che viene attivata con l’energia elettrica.
La canna fumaria non è necessaria, così come fori di areazione o prese d’aria. Poi, la manutenzione è notevolmente limitata.
Non produce rumori, è molto veloce, facile da usare e compatta. Non sono necessari collegamenti esterni e raggiunge temperature molto alte, ma consuma quasi il doppio di una caldaia a pompa di calore.
Invece, consente un risparmio del 39% se confrontata con la caldaia elettrica, e può essere facilmente integrata con i pannelli fotovoltaici e solari. Per quanto riguarda il costo, parte da 2.000 euro e arriva fino a 3.500 euro.