Si può cucinare sul balcone del condominio? Ecco cosa dichiara la legge

Durante i mesi estivi sono tantissime le persone che apparecchiano la tavola e mangiano sul balcone. Se questo non è un reato, si può dire la stessa cosa di chi cucina sulla terrazza del condominio? Scopriamolo insieme.

Arrostire in balcone
Arrostire in balcone – oipamagazine.it

Balconi e terrazze sono dei luoghi che si incontrano nei condomini e nei palazzi e che molto spesso sono luogo di contenziosi. Questo perché la vita tra vicini non è mai del tutto semplice e anche per motivi futili si finisce per litigare. D’altro canto non tutti possono avere la possibilità di avere una terrazza, motivo per cui chi ne è in possesso ne approfitta. In molti la arredano con mobili da esterno, mentre altri cercano di ricrearsi
una piccola zona di comfort dove trascorrere le ore più fresche della giornata. In alcune circostanze non è raro osservare come le persone decidano di fare il barbecue sul balcone cucinando vere e proprie pietanze da consumare in famiglia. Si tratta di una mossa legale oppure la Legge potrebbe avere qualcosa da dire al riguardo?

Il regolamento di condominio permette di cucinare sul balcone?

Non tutti hanno la possibilità di avere un cortile o un’area aperta da dedicare ai pranzi domenicali o alle occasioni da trascorrere in famiglia.

È proprio in questi casi che ci si dedica all’arte dell’arrangiarsi e si cerca di fare buon viso a cattivo gioco. Può capitare quindi che alcuni vicini decidano di cucinare sul balcone di casa ma, altri abitanti dello stabile possano dimostrarsi infastiditi da tutto questo.

Cucinare sul balcone del condominio
Cucinare sul balcone del condominio – Oipamagazine.it

Ovviamente la causa del litigio potrebbe essere causata dal fumo che va a impregnare eventuali panni stesi oppure dall’odore nauseabondo che andrebbe a diffondersi nelle aree circostanti. Proprio per questo, in ogni condominio esiste un regolamento che tutti dovrebbero rispettare per il quieto vivere e soprattutto per il rispetto altrui.

Secondo questo documento non esistono le norme per impedire ai condomini di cucinare su terrazzi o balconi. Questo fino a quando la libertà degli stessi non vada ad
intralciare quella degli altri.

Di fatto il balcone sul quale si cucina rimane proprietà privata dell’inquilino che lo abita, motivo per cui ognuno a casa sua può fare quello che vuole.

Esistono delle regole che possono essere stipulate in un secondo momento, come ad esempio il voto per maggioranza laddove venisse denunciata una certa problematica. In questo caso viene richiesta un’assemblea per tentare di risolvere una questione già in essere.

Cucinare sul balcone è concesso dalla Legge?

il discorso è diverso se, invece, questa domanda viene posta alla Legge. Chi cucina sul balcone, infatti, potrebbe causare disturbi ai vicini soprattutto laddove venisse prodotto del fumo che andrebbe ad inquinare l’aria dei vicini che abitano di sopra.

In questo caso si parla di illecito civile soprattutto quando le quantità di prodotto emesse vanno a superare la tollerabilità definita come normale.

E' un reato cucinare sul balcone del condominio
E’ un reato cucinare sul balcone del condominio – Oipamagazine.it

Ancora una volta è però impossibile fare di tutta l’erba un fascio, in quanto non esistono dei limiti previsti ma tutto si appoggia sul buon senso delle persone che si riducono a fare questo. Proprio per questo non è possibile condannare una persona, ma bisogna far di tutto affinché non si vadano a danneggiare i vicini.

È possibile chiedere un risarcimento in caso di esalazioni pericolosi?

Sicuramente cucinare sul balcone comporta il rilascio di fumi ed esalazioni che possono nuocere a chi si ritrova nelle circostanze.

Se il fumo diventa eccessivo può mettere a repentaglio la respirazione dei soggetti colpiti. Si può quindi procedere con quella che viene chiamata inibitoria.

Si tratta di un atto volto a fare interrompere nell’immediato l’azione responsabile del danno. Nei casi più gravi si potrà poi procedere con la richiesta di risarcimento dei danni anche se, ovviamente, bisognerà dimostrare le conseguenze relative al danno patito a seguito dell’esposizione alla sostanza.

Bisognerà quindi dimostrare che la quantità di fumo emessa era superiore rispetto al consentito e poi denunciare l’inquilino che ha provveduto ad inquinare le aree comuni dello stabile.

Questo perché si parla di molestia olfattiva e quindi mettere in atto un comportamento simile potrebbe far sfociare il responsabile nel penale. Forse ricorrere alla propria cucina non è poi una brutta idea!

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