INPS: ma quale pensione, grazie a questa indennità guadagni due volte a 65 anni

Esiste un’indennità grazie alla quale è possibile guadagnare molto più rispetto alla pensione. Ecco cosa sapere su questa sovvenzione dei 65 anni.

anziana con soldi in mano
anziana con soldi in mano- Oipamagazine.it

Molte volte la vita ci mette dinanzi a un bivio e non sappiamo bene quale delle due strade sia meglio scegliere. Questo discorso può essere applicato ad ogni aspetto della vita Ovviamente fra questi figura anche quello lavorativo. Molte persone hanno la fortuna di trovare il lavoro dei loro sogni fin dall’inizio, mentre altre devono cambiarne diversi prima di sentirsi a loro agio. Alla fine della carriera lavorativa subentra poi la pensione, ma anche in questo caso sono davvero tantissimi i dubbi che si presentano. Esiste però un’indennità che permette guadagni di due volte superiori rispetto alla pensione: ecco che cosa potrebbero ricevere i 65enni.

Che cos’è la pensione anticipata?

Tutti sappiamo che la pensione è un trattamento economico che viene concesso ai lavoratori quando questi portano a termine il loro percorso lavorativo. Questo significa che, a seconda dell‘età anagrafica e in base al numero di contributi versati allo Stato, si potrà smettere di lavorare e iniziare a recepire il cedolino pensionistico.

Indennità lavorativa dei 65 anni
Indennità lavorativa dei 65 anni – Oipamagazine.it

Solitamente una persona può andare in pensione dopo aver compiuto 67 anni e averne versati almeno 41/42 di contributi. Sicuramente si tratta di prerogative davvero particolari e, soprattutto, molto difficili da raggiungere. Proprio per questo, in alcuni casi, è possibile accedere alla pensione anticipata, una caratteristica che permette di ridurre i tempi lavorativi se in presenza di determinati requisiti.

Nella maggior parte dei casi la pensione anticipata viene concessa laddove siano stati versati determinati contributi a fronte dell’età del soggetto. Tra le tipologie più richieste quelle relative ai lavori pesanti o onerosi, i quali risultano molto difficili da portare a termine giunti ad una certa età.

Si può andare in pensione anticipata a 65 anni?

La pensione anticipata può essere concessa tramite dei calcoli che vengono effettuati sull’individuo, lo stesso motivo per cui più persone potrebbero essere indirizzati verso trattamenti diversi. È quindi possibile per i richiedenti andare in pensione a 65 anni, ovviamente laddove ci fossero i requisiti per accedere a questo trattamento.

NASPI e indennità pensionistica
NASPI e indennità pensionistica – Oipamagazine.it

Ricorrendo alla Quota 103, per esempio, è possibile andare in pensione anche prima poiché basterà aver compiuto 62 anni e aver versato 41 anni di contributi. Esistono però tantissime altre alternative, come Ape rosa sociale, che permettono dei calcoli individuali in maniera da accedere a questa soglia a seconda delle proprie possibilità.

Sicuramente andare in pensione a 65 anni è più facile rispetto ad un’età anagrafica inferiore, ma per fortuna esistono delle soluzioni che possono aiutare anche tutte le persone che hanno perso il lavoro prima di compiere questa età.

L’indennità dei 65 anni: che cosa sapere

Quando una persona viene licenziata oppure si dimette per giusta causa può ricevere da parte dello Stato un trattamento speciale noto come NASPI. Questa altro non è che è l’indennità di disoccupazione, una cifra mensile che si andrà a percepire e che corrisponde al 75% dello stipendio che si percepiva al momento dell’assunzione.

A meno che non vi siano particolari disposizioni, la NASPI verrà concessa per la metà del tempo che si è effettivamente lavorato. Questo significa che se un individuo ha lavorato per un anno, riceverà il trattamento NASPI per sei mesi. La NASPI, inoltre, verrà concessa per un periodo massimo di 24 mesi.

Anche in questo caso la NASPI può essere davvero fondamentale, in quanto laddove il lavoratore avesse perso il lavoro pochi anni prima di andare in pensione verrebbe conteggiata come tempo lavorativo da integrare con quello svolto sul campo.

In questo modo si andrebbero ad aggiungere degli anni contributivi a quelli già versati ed è per questo che l’indennità sarà molto più alta rispetto a quanto dovuto.

Ecco perché nel corso dei due anni di NASPI si potrebbero percepire soglie piuttosto alte, le quali andrebbero a dar vita a contributi figurativi in grado di far aumentare l’importo dell’assegno pensionistico.

È proprio per questo che chi ricorre a questo stratagemma potrebbe guadagnare un trattamento pensionistico più alto rispetto a Quota 103 e a tutte quelle offerte che riguardano la pensione anticipata. Anche in caso di licenziamento, quindi, non bisogna mai lasciarsi sopraffare dai brutti pensieri in quanto una soluzione esiste sempre.

Impostazioni privacy