Ecco che cosa si rischia laddove bar sulla spiaggia e locali all’aperto perdano la loro destinazione d’uso trasformandosi in discoteche. Approfondiamo l’argomento.
In un periodo dove arrivare a fine mese è estremamente difficile, anche i locali e i luoghi di divertimento cercano di rinnovarsi per offrire qualche spunto in più ai propri clienti. Sicuramente si tratta di iniziative lodevoli che fanno capire come le persone abbiano un continuo bisogno di rinnovarsi. Bisogna però ricordarsi che un’attività viene fondata con uno scopo e non può quindi cambiare la propria metodologia in quanto tutto ciò non è previsto dalla Legge. Ecco che cosa è successo.
Le fiamme gialle controllano decine e decine di attività in Italia
Uno degli organi proposti al controllo della legalità e delle varie mansioni svolte dai locali è proprio l’Ordine delle Fiamme gialle meglio noto come Guardia di finanza. Spesso capita che un locale venga fondato con uno spirito, ma che nel corso degli anni faccia perdere la propria destinazione d’uso senza alcun tipo di comunicazione ufficiale.
È proprio su questo frangente che si è focalizzata la Guardia di Finanza che, per l’appunto, ha deciso di condurre delle indagini mirate in alcuni luoghi di vacanza di Rimini. Le fiamme gialle hanno quindi aperto un’inchiesta nei primi giorni di Settembre proprio alla fine di indagare su quei locali che avrebbero compiuto un abuso in merito alla loro destinazione d’uso.
Locali estivi segnalati dalla Guardia di finanza
Le indagini condotte dalle fiamme gialle hanno quindi preso in esame diversi locali della Riviera romagnola che hanno richiesto diversi accertamenti e ispezioni. Gli indagati sarebbero tutti quei bar e ristoranti che sorgono vicino al mare e che per l’appunto hanno dovuto rinnovarsi a seguito del maltempo degli ultimi giorni.
Per cercare di dare un ultimo sprazzo di vita all’Estate e attirare più turisti questi locali si sono trasformati in discoteche a cielo aperto nonostante fossero tutti sprovvisti delle autorizzazioni necessarie. Questo ha sicuramente richiamato l’attenzione degli abitanti del luogo, in quanto questi locali hanno cominciato a comportarsi in maniera diversa rispetto a quanto fatto finora.
Maxi multe colpiscono i locali sotto accusa
I vari finanzieri hanno dunque cominciato ad effettuare i dovuti controlli presso alcuni locali della Riviera romagnola. Uno di questi, sito a Verucchio, ha ricevuto una sanzione estremamente costosa in quanto si parla di cifre che sfiorano i 33.000 € di multa.
Questo perché non solo non si era in possesso dei requisiti per poter trasformare il locale in una discoteca, ma non era stato pagato alcun compenso nei confronti della licenza SIAE e molti lavoratori assunti lavoravano in nero.
Anche per gli altri locali la situazione è piuttosto simile, ma si parla di inesattezze e mancanze anche per il rispetto dei diritti d’autore, l’evasione dei tributi e tutte le violazioni che hanno a che fare con la riproduzione di musica in luoghi pubblici. Probabilmente, quindi, continueranno le indagini volte a smascherare qualche altro furbetto.