Il rifugio antiaereo trasformato nella prima fattoria verticale sotterranea d’Italia: accade a Torrita di Siena

Nel borgo toscano di Torrita di Siena è stata allestita la prima fattoria verticale sottoterra. Ecco l’incredibile cambiamento di un rifugio antiaereo.

Bunker antiaereo trasformato in orto
Bunker antiaereo trasformato in orto – oipamagazine.it

Il diffondersi della tecnologia ha reso possibile la realizzazione di qualcosa di unico nel proprio genere. Ci troviamo in Toscana nella parte occidentale della Val di Chiana, precisamente nel borgo di Torrita di Siena.

Un tunnel sotterraneo del borgo, impiegato come magazzino e nel corso della Seconda Guerra Mondiale come rifugio antiaereo, è stato trasformato in qualsiasi di unico e di realmente prezioso.

Ci riferiamo all’installazione di una vera e propria fattoria verticale sotterranea. Si tratta del primo caso simile nel nostro Paese. Progetti simili, poi, sono presenti solo in Giappone e nel Regno Unito.

Ciò testimonia quanto questa opera sia qualcosa di realmente innovativo e che potrà aprire le porte a una straordinaria svolta nel settore della coltivazione.

Nell’ex bunker, infatti, l’amministrazione comunale del piccolo comune in provincia di Siena ha scelto di realizzare una piccola fattoria verticale per poter coltivare in modo sicuro erbe aromatiche e ortaggi, come le zucchine, i pomodori, gli spinaci, le cipolle e la bietola.

Nel prossimo paragrafo scopriremo tutti i dettagli e le informazioni su questa installazione e quali tecnologie sono state pensate per ottenere una coltivazione efficace e sicura. Ecco tutto quello che c’è da sapere in proposito.

La prima fattoria verticale sotterranea d’Italia

Questa futuristica fattoria sotterranea si sviluppa su una superficie, al momento, non troppo estesa – circa 6 metri quadri. In essa, la tecnologia la fa assolutamente da padrone. Tutte le piantine e gli ortaggi sono sistemati all’interno di scatole che si sviluppano in verticale.

La fattoria verticale sotterranea
La fattoria verticale sotterranea – oipamagazine.it

La particolarità, poi, è data dalla presenza di specifiche lampade a LED, ideali per garantire la corretta fotosintesi.

Nella coltivazione saranno ridotte al minimo le esigenze riguardanti l’irrigazione e la fertilizzazione. Saranno, inoltre, eliminati del tutto i pesticidi. Il tutto grazie al metodo tecnologico e innovativo dell’idroponica.

In pratica, le radici sono inumidite con una soluzione nutriente semplicemente premendo un pulsante in precisi momenti della giornata.

La coltivazione al chiuso è un qualcosa di “strano” al momento, ma che in futuro potrà davvero salvaguardare migliaia e migliaia di ettari di campi coltivati dalle catastrofi atmosferiche.

Il cambiamento climatico in atto in questi anni in tutto il mondo sta rendendo sempre più evidenti e frequenti i fenomeni catastrofici che compromettono – in modo totale o parziale – alcune coltivazioni.

Il fabbisogno mondiale aumenta sempre più e non ci si può permettere una carenza di alimenti.

Si riesce, inoltre, anche a risparmiare tanti soldi. La potenza da 3 kW consentirà di arrivare a un costo massimo di 40 centesimi di euro per ogni piantina coltivata.

In Italia sono già presenti parecchie fattorie verticali al chiuso per salvaguardare la coltivazione. Quella di Torrita di Siena, però, è la prima che è stata creata sottoterra.

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