Limiti tra marito e moglie, donazione tra coniugi: cosa rischi

Che cosa dice la Legge in merito alla possibilità dei coniugi di scambiarsi beni e di immobili? E’ fattibile o ci si espone a rischi troppo grandi? Scopriamolo insieme!

trasferimento denaro
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Sono davvero moltissimi gli aspetti previsti dalla Legge di cui non siamo a conoscenza ma che potrebbero rivelarsi utili all’occorrenza. Avete mai sentito parlare di donazione tra coniugi? Si tratta di un’antica formula contemplata anche nel diritto romano, ma che oggi ha subito notevole modifiche anche per quanto riguarda i termini di validità. Approfondiamo dunque la tematica, soffermandoci sulla possibilità di effettuare questo tipo di donazione e scoprendo se esistono dei limiti e delle conseguenze in merito alla presa di certe decisioni.

Che cosa si intende per donazione tra coniugi?

Il rapporto tra coniugi è disciplinato dalla Legge in maniera totale. Questo significa che moglie e marito hanno gli stessi diritti e doveri all’interno della coppia e devono inoltre rispettare il vincolo di assistenza materiale e morale per tutta la durata della loro relazione.

Donazione tra coniugi
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La donazione tra coniugi è fattibile e prevede che il marito o la moglie intestino dei beni o degli immobili di loro proprietà al coniuge. Durante l’epoca romana questo diritto è stato autorizzato, mentre in un secondo momento è stato invece revocato.

Il procedimento per attuare tale procedura è in realtà molto semplice in quanto, in caso di denaro, sarà possibile donare all’altro la cifra pattuita perfino in contanti, a patto che però non superi i 4.999,99 euro. Se i soldi da cedere sono di più è doveroso servirsi di un assegno o di un bonifico in quanto transazioni di questo tipo devono sempre essere tracciabili. In caso di cifre molto alte bisogna invece sottoscrivere un atto pubblico che prevede la presenza di un notaio e di alcuni testimoni in maniera da registrare quanto avvenuto.

Donazione tra coniugi: i limiti e i rischi

Come in tutte le cose, esistono davvero molti limiti anche in merito alla donazione tra coniugi. Le regole che disciplinano tale legge sono molto severe ma altrettanto chiare. In primo luogo, proprio come anticipato prima, è necessaria la presenza del notaio e di almeno due testimoni laddove le cifre da donare siano molto alte.

i limiti della donazione tra coniugi
limiti della donazione tra coniugi-oipamagazine.it

Qualora si volessero donare degli immobili la presenza del notaio è sempre richiesta. L’unico caso in cui si può evitare la presenza del professionista riguarda la donazione indiretta ovvero quella che riguarda le donazioni in cui la provenienza del denaro è certa e si debba procedere nell’immediato poiché si manifestano le condizioni utili per dedicarsi all’acquisto di altri immobili.

Tra i beni che non possono essere donati rientrano quelli definiti a uso strettamente personale, quelli che servono per espletare la propria attività lavorativa o quelli che servono per risarcire danni e indennità personali. Il rischio, in questo caso, è di cadere vittima di alcuni controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate. Si rischiano sanzioni di non poco conto e il sequestro delle somme e degli oggetti posti al centro della donazione.

Ovviamente l’eventuale donazione non può avvenire con l’intento di sottrarre beni che altrimenti sarebbero stati ereditati da altre persone. Nella maggior parte dei casi, inoltre, la donazione avviene durante la separazione tra i coniugi o in fase di divorzio. Qui si va direttamente in tribunale e si procede ad effettuare quella che viene definita donazione esentasse.

La donazione tra coniugi viene tassata? Può essere revocata?

Come accennato in precedenza, la donazione tra coniugi avviene esentasse fino ad un massimo di 1 milione di euro. Superata questa soglia si parla di imposte del 4% circa sul patrimonio da donare.

Per quanto riguarda, invece, la revoca, questa può avvenire senza problemi: possono intraprendere questa azione i creditori del donante che intendono agire sulle somme che quest’ultimo non ha pagato nel tempo. I creditori hanno un tempo massimo di 5 anni per agire e approfittare di questo, ma solo laddove il donante non abbia provveduto a saldare il debito e non esistano altre soluzioni sulle quali avvalersi. Solitamente i problemi maggiori che possono causare delle difficoltà più intense riguardano proprio i beni donati prima e durante il matrimonio in quanto il loro possessore fa di tutto per riconquistarne la proprietà.

Può quindi essere considerata come l‘ultima scelta da compiere, in quanto non si hanno altre possibilità di entrare in possesso dei soldi che vanno a costituire i debiti da restituire. La donazione tra coniugi è quindi un aspetto molto valido che, in alcuni casi, può perfino comportare vari vantaggi sotto il profilo economico e fiscale.

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