Come e quando vanno in pensione le persone che fanno i lavori usuranti?

Fate un lavoro usurante e non sapete quando potrete ottenere la pensione? Scopriamo insieme che cosa dice la legge in merito a quei professionisti che svolgono lavori gravosi.

Muratori in strada
Muratori in strada – oipamagazine.it

Ogni lavoro può essere pesante ed impegnativo, anche se alcune tipologie di mestieri risultano essere più invalidanti di altre. Questo perché, con il passare del tempo e con gli anni che trascorrono inesorabili, non si è più in grado di portare a termine quelle attività che, invece, da giovani si facevano in un battito di ciglia. Proprio per questo motivo alcune professioni sono definite gravose mentre altre risultano essere più leggere. Proprio per questo ci si chiede se esiste una specie di tutela in merito ai lavoratori che per anni e anni devono assolvere al loro incarico. Quando può andare in pensione una persona che svolge un lavoro usurante? Scopriamolo insieme!

Che cosa si intende per lavoro gravoso e precoce?

Come detto nella nostra introduzione, alcuni lavori vengono descritti come più usuranti e gravosi degli altri. Sono quelli che richiedono un notevole impegno a livello fisico e che, proprio per questo motivo, vengono effettuati con maggiori difficoltà con il trascorrere degli anni.

pensione per lavori usuranti
pensione per lavori usuranti-oipamagazine

Rientrano in questa categoria tutti i lavori che richiedono una posizione eretta per più ore, che non permettono di sedersi oppure che riguardano il sollevamento di pesi non indifferenti per un periodo di tempo piuttosto prolungato.

Inclusi nella categoria lavoratori come operai, muratori, infermieri, operatori socio assistenziali e tutti coloro che, per l’appunto, vengono sottoposti a notevoli sforzi che potrebbero compromettere la loro salute fisica.

Tutte queste persone, infatti, finiscono per manifestare delle condizioni che danneggiano irrimediabilmente la loro salute e che rendono difficile portare a termine il proprio incarico, soprattutto negli anni che antecedono la concessione del trattamento pensionistico.

I lavoratori precoci sono invece quelli che lasciano il mondo del lavoro ad un’età inferiore rispetto a quella prevista dalla Legge. In questo caso non dipende dall’età anagrafica ma bisogna aver maturato almeno 41 anni di età, di cui 12 prima di aver compiuto i 19 anni. Il valore della pensione percepita rispetta la media Italia ma in alcuni potrebbe essere leggermente inferiore.

Le categorie di lavoratori a rischio

Tutti questi lavori possono essere davvero rischiosi per la salute fisica ed è per questo che andrebbero tutelati maggiormente. Oltre a quelli citati prima sono davvero molti i settori che possono risultare usuranti e invalidanti per i loro dipendenti.

pensione per lavori usuranti
pensione per lavori usuranti-oipamagazine.it

La Legge ha individuato come appartenenti alla categoria gli addetti alla gestione dei magazzini, i professori scolastici, chi lavora nel servizio sanitario e sociale, gli operatori della cura estetica, i conduttori di impianti e macchinari di diverso tipo, artigiani, agricoltori e chi lavora nei laboratori chimici.

Lo stesso discorso vale per chi ogni giorno svolge il proprio lavoro utilizzando dei macchinari fissi nel settore dell’industria alimentare, in quella del montaggio e nei vari settori di immagazzinamento.

Da non sottovalutare anche i portantini, i manutentori, i pescatori e chi si occupa di estrarre i minerali dalle miniere. Tutte queste categorie sono più esposte ai rischi di un lavoro gravoso e proprio per questo dovrebbero ricevere un incentivo da parte dello Stato.

Quando possono andare in pensione i lavoratori usuranti e precoci?

A quanto pare esistono dei provvedimenti legali che andrebbero a tutelare chi, per un motivo per l’altro, deve svolgere delle professioni invalidanti. Queste riforme verranno perfezionate nei prossimi mesi del 2023 anche se, probabilmente, troveranno un definitivo accoglimento nel 2024.

Il primo passo in avanti riguarda per l’appunto l’Opzione donna, quella sorta di disciplina che va a tutelare le lavoratrici soprattutto con il trascorrere degli anni. Queste potranno andare in pensione con circa 35 o 37 anni di contribuzione.

È stato inoltre stabilito che l’anticipo pensionistico corrisposto sotto il titolo di Ape Sociale comporterà una sorta di indennità statale laddove i requisiti venissero soddisfatti. Chi risulta un lavoratore appartenente a questa categoria potrà quindi andare in pensione al compimento dei 63 anni solamente nel caso in cui si siano versati almeno 36 anni di anzianità contributiva. È possibile ottenere maggiori informazioni rivolgendosi a Caf, patronati oppure recandosi sul sito ufficiale dell’Inps. Ecco dunque un assaggio di quello che la Legge ha in serbo per i trattamenti di pensione rivolto alle categorie usuranti.

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