Affitto, dopo quanti mesi può esserci lo sfratto?

Una delle tematiche più interessanti è quella che riguarda lo sfratto. Ecco che cosa abbiamo scoperto su questo argomento e i termini entro i quali può essere emesso questo provvedimento.

Avviso di sfratto
Avviso di sfratto – oipamagazine.it

Uno degli incubi più diffusi riguarda l’incapacità di pagare la rata del muto o dell’affitto. Nel secondo caso, infatti, possono manifestarsi alcune problematiche che potrebbero mettere a repentaglio la permanenza dell’individuo all’interno di quella che viene considerata la sua casa. Quando non si paga l’affitto si viene definiti morosi e si potrebbe incappare in alcuni provvedimenti, tra cui lo sfratto risulta essere quello più temuto. Ma che cosa dice la Legge in merito a questo provvedimento così duro e, soprattutto, entro quali termini questo può essere effettuato? Ecco cosa siamo riusciti a scoprire su questo argomento.

Che cosa si intende con il termine sfratto?

Lo sfratto è un termine che si utilizza per indicare una condizione nella quale l’inquilino di una casa in affitto risulta moroso nei confronti del conduttore, ovvero l’affittuario. Il locatore, quindi, viene meno ai doveri previsti dal contratto in quanto, per un motivo o per l’altro, non corrisponde la cifra pattuita per il canone d’affitto dovuto.

Ingiunzione di sfratto
Ingiunzione di sfratto-oipamagazine.it

Lo sfratto è quindi un provvedimento legale che permette al conduttore di prendere delle decisioni che potrebbero allontanare in maniera definitiva il locatario dalla casa. Come tutti sappiamo, il procedimento è molto lungo, ma per poter essere portato a termine richiede la presenza di alcuni requisiti e presupposti. Nella maggior parte dei casi il conduttore ricorre allo sfratto quando gli inquilini non pagano le mensilità dell’affitto.

Entro quali termini può avvenire lo sfratto?

Un’altra domanda molto interessante riguarda i termini entro il quale lo sfratto può risultare esecutivo. Individuare una fascia temporale è piuttosto difficile in merito a questo argomento, poiché si pensa che siano necessari diversi mesi prima di poter intraprendere questa procedura.

Ingiunzione di sfratto
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In realtà la Legge è molto chiara sull’argomento, in quanto il conduttore potrà intraprendere questa azione anche laddove la mensilità non corrisposta fosse solamente una. L’unico presupposto è il ritardo di almeno 20 giorni rispetto al pagamento, il quale comporterà a sua volta la presenza di tassi di interesse e spese legali nel caso in cui venga intrapresa una sentenza.

Ad ogni modo si può anche pensare di risolvere il contenzioso trovando un accordo con il proprietario, il quale potrà ricevere il pagamento delle varie mensilità mancanti prima di richiedere l’intervento del giudice.

Richiedere lo sfratto è molto semplice ,ma bisogna legittimare la procedura spiegando i motivi per cui i proprietari di casa intendono cacciare l’individuo che ha preso in affitto il loro immobile.

Come avviene il procedimento di sfratto?

Il primo passo per avviare il procedimento di sfratto avviene tramite l’invio di una diffida da parte dell’affittuario. Solitamente il tutto avviene tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure con un’email certificata come la PEC. In questa lettera dovranno essere elencati i termini che il locatore non ha rispettato. Qualora si trovasse un incontro, il contenzioso può essere risolto senza ulteriori procedure mentre, in caso contrario, il conduttore potrà ricorrere alle azioni legali.

Una volta intrapresa questa via, l’inquilino potrà provvedere a tutti i pagamenti al fine di interrompere l’azione. In caso contrario le due parti si ritroveranno in tribunale pronte a discutere sul da farsi. La prima ipotesi riguarda l’inquilino, il quale potrà chiedere il termine di grazia. Parliamo di un periodo extra che permetterà al debitore di saldare il proprio pagamento. Questo solitamente non supera i 90 giorni di tempo.

L’altra strada, invece, si apre quando il conduttore non si presenta. In questo caso sarà il giudice a valutare la situazione e a convalidare lo sfratto. Verrà quindi pattuita una data entro la quale il locatore dovrà lasciare la casa. Trascorsi 10 giorni verrà autorizzato l’intervento di esecuzione forzata dove, per l’appunto, alcuni ufficiali giudiziari effettueranno lo sfratto senza più lasciare scelta al contraente. Eravate a conoscenza di tutti questi aneddoti in merito alla materia che tutela le leggi relative allo sfratto. Attenti quindi a non pagare l’affitto entro i venti giorni previsti dalla Legge in quanto basta davvero poco per incorrere in una procedura di sfratto.

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