Badante che non rientra dalle ferie, ecco come comportarsi e chi bisogna chiamare

Una badante che non rientra dalle ferie è un grosso problema per molte famiglie italiane. Ma cosa fare in questi casi? Vediamolo.

Anziano da solo
Anziano da solo – oipamagazine.it

Cosa accade se una badante non rientra dalle ferie? Sicuramente è un bel problema per la famiglia italiana che si affidava a lei.

In estate, si sa, molte famiglie cerca badanti per accudire genitori e nonni che non sono autosufficienti e, quindi, costretti a rimanere a casa anziché andare in vacanza con il resto della famiglia.

Anche se in casa c’è una perfetta sconosciuto o un perfetto sconosciuto, comunque un genitore o un nonno o nonna può fare affidamento su una persona, che magari è un’amica di amici.

I più fortunati, invece, possono godersi una vacanza presso una struttura assistenziale o, addirittura, in una casa-vacanza. E i meno fortunati?

Lasciati in solitudine, che spesso è peggio del male fisico. Poi, dopo aver fatto amicizia con la badante, alla fine scoprono anche che non tornerà più a fine estate.

Ripartono, quindi, le chiamate e i colloqui per trovarne un’altra ugualmente affidabile e affabile, e non è affatto semplice.

Quante badanti ci sono in Italia?

Attualmente in Italia, il numero delle badanti ammonta a 1.005.000, ma di queste il 60% non è stato regolarizzato.

43 badanti su 100 residenti sui 75 anni non autosufficienti costano alle famiglie italiane complessivamente 8 miliardi di euro.

Badante
Badante-oipamagazine.it

Usata spesso come sostituta del carente sistema assistenziale territoriale, le famiglie italiane si trovano spesso nell’impossibilità di gestire genitori o nonni anziani non autosufficienti, magari malati cronici, i quali necessitano costantemente di cure da personale specializzato.

Dei circa 7.058.755 di anziani over 75 presenti in Italia nel 2019, 1.200.000 hanno dichiarato di non potere fare affidamento su aiuti adeguati per le loro esigenze.

Secondo i dati Istat risalenti al 2021, gli over 90 sono 804.752, con lo 0,9% che hanno figli all’estero o che abitano lontani.

L’8,9% della popolazione anziana, inoltre, vive da solo, mentre quelli maggiormente fortunati vivono insieme a parenti, i quali però necessitano di un aiuto per prendersi cura di loro.

Poi c’è lo stato di povertà in cui versano 100.000 anziani, sia soli che con familiari, con l’impossibilità di accedere a servizi di assistenza a pagamento.

Vista l’attuale situazione nel nostro Paese, è un bel problema per le famiglie che si affidano alle badanti quando queste non fanno più ritorno dopo l’estate.

Nelle maggior parte delle grandi città, le persone anziane abitano nei condomini, quasi senza dare traccia della loro presenza.

L’appello di associazioni e comunità

Ecco perché è di recente arrivato l’appello di alcune comunità e associazioni ai cittadini italiani che hanno un anziano come vicino a dargli un’occhiata.

Fortunatamente, molti hanno raccolto tale appello. Stessa cosa hanno fatto le Forze dell’Ordine sui vari territori, con servizi predisposti ad andare incontro alle necessità di chi è anziano e vive da solo.

Purtroppo tutto questo non basta. La popolazione più anziana e malata andrebbe assistita avvalendosi dei servizi territoriali, che spesso non sono presenti oppure sono scarsamente gestiti.

Anziano non autosufficiente
Anziano non autosufficiente-oipamagazine.it

Ecco perché sono in aumento i ricoveri in ospedale, che è l’unica soluzione per assistere, aiutare e curare la fascia più debole della popolazione.

La spesa pubblica, di conseguenza, aumenta per assistere gli anziani non autosufficienti. Nel 2021 tale spesa è stata di 21,1 miliardi di euro, con il costo medio a ricovero che ammonta a 5.700 euro.

Il Governo Meloni vorrebbe creare un’articolata e robusta rete di servizi territoriali, che farebbe risparmiare 4,5 miliardi di euro, considerando che gli accessi impropri al pronto soccorso ammontano ogni anno a 70 milioni.

Il costo risparmiato? 1,87 miliardi di euro, ai quali aggiungere i 2,8 miliardi che si risparmierebbero per la diminuzione delle giornate di degenza.

Il problema per ora resta, con le persone anziane e malate che rimangono “parcheggiate” presso gli ospedali per via dell’impossibilità all’accesso dei luoghi di cura appropriati.

Su 100 ricoveri giornalieri, 22 di questi non vengono dimessi dall’ospedale in quanto non hanno nessuno che possa prendersi cura di loro a casa.

Ecco perché le badanti in Italia sono molto ricercate, e per le famiglie che hanno in casa una persona anziana e non autosufficiente è un bel problema quando non si ripresentano dopo l’estate.

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