INPS, ci sono delle buone notizie per chi è nato fino al 1967: cosa vi spetterebbe

Inps, novità in arrivo per chi è nato fino al 1967. Ecco che cosa è previsto per queste persone, ovviamente parlando di pensioni.

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Il tema pensioni è sempre molto caldo, da tanti anni ormai. Sono sempre di più le misure pensate per uscite anticipatamente dal mondo del lavoro.

Molte le misure pensate come Quota 100, la misura pensionistica tanto discussa e che poi è stata cancellata definitamente. E’ stata poi la volta di Quota 104, e poi ancora Ape sociale e Opzione Donna.

Ad ogni modo, alcune di queste hanno avuto una certa efficacia, altre un pó meno. Oggi vogliamo invece parlarvi della possibilità di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro per i nati dal 1957.

Inps, buone notizie per chi è nato nel 1967

Non tutti forse sanno che per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia, i requisiti fino al 2026 sono bloccati.

Stessa cosa per quanto riguarda le pensioni anticipate ordinarie. Sono due misure queste considerate i pilastri dell’intero sistema pensionistico.

Sono anche quelle più utilizzate per poter uscire dal mondo del lavoro e si presume che lo saranno anche successivamente, visto il congelamento dei requisiti per poter accedere alla pensione.

I nati fino al 1957 nel corso del 2024 avranno una possibilità. Si tratta di persone che compiranno 67 anni di età nel corso del 2024 e che potrebbero nei prossimi mesi sfruttare una possibilità molto importante per poter andare in pensione.

Ma non finisce qui, visto che ci saranno anche delle misure importanti per chi è nato dieci anni dopo, ovvero nel 1967.

riforma pensioni
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Pensione anticipata, le misure in atto

La certezza ad oggi è che nel 2024 si potrà andare in pensione una volta maturati 20 anni di contributi almeno.

E’ questa la possibilità per chi è nato nel 1957. In questo prossimo anno, chi è nato nel 1957 compirà ben 67 anni.

Tali requisiti per la pensione di vecchiaia si è detto che fino al 2026 risulteranno bloccati. Dunque, si potrà andare in pensione a 67 anni nel 2025 e poi ancora nel 2026.

La stessa cosa vale per la pensione anticipata. Al momento sono richiesti i seguenti requisiti, ovvero aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Anche in questo caso i requisiti resteranno tali fino al 2026 e questa misura varrà sempre a prescindere dai requisiti anagrafici.

Il fatto che non ci siano vincoli anagrafici potrebbe avere delle conseguenze, ovvero far che si che anche i nati nel 1962 e 1963 possano andare in pensione anticipatamente.

C’è molta gente che ha iniziato a lavorare da giovane, iniziando a maturare contributi, tanto da ritrovarsi con 43 anni di contributi già all’età di 60 anni più o meno.

Quota 41 va quindi a rendere l’accesso alla pensione più semplice. Il motivo?

Se prendiamo in considerazione che si è iniziato a lavorare a 18 anni, oggi anche un uomo che ha compiuto 59 anni può sfruttare questa misura pensionistica per poter andare in pensione.

Va anche considerato che i cosiddetti lavoratori precoci, possono aver iniziato la carriera da giovane ed a 16 anni e potrebbe trovare modo di uscire dal mondo del lavoro nel 2024 all’età di 57 anni di età.

Riforma pensioni, le novità più importanti

Insomma, la riforma pensioni come potete capire è sempre uno degli argomenti più caldi e soggetto sempre a modifiche.

pensione anticipata
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Si spera ed è anche probabile il fatto che il Governo Meloni entro la fine dei 5 anni di legislatura, possa produrre la riforma di cui tanto si parla in questi anni.

Effettivamente, è già dalla campagna elettorale che la Meloni parla di pensioni e di riforma, nonché di nuove misure che permetterebbero agli italiani di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.

Ricordiamo che al momento la normativa permette di poter andare in pensione in anticipo.

Ad oggi l‘età pensionabile è fissata a 67 anni, ma grazie alle misure di pensionamento anticipato che i lavoratori possono sfruttare, l’età media di uscita per poter accedere alla pensione è inferiore.

Secondo alcuni dati diffusi dall’OCSE nel 2020 l’età pensionabile era fissata a 67 anni. L’età media di uscita della popolazione ammontava invece a 61,8 anni.

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