Mutui, non solo aumenti: ecco cosa accadrà a settembre

Il mese di settembre presenterà molte attività in merito al settore dei mutui. Sono infatti previsti alcuni aumenti, ma non solo. Ecco cosa sappiamo.

calendario e soldi
calendario e soldi- Oipamagazine.it

Settembre è un mese di ricco di cambiamenti nei vari settori della vita. Molti di questi si verificheranno nel mondo del lavoro mentre altri saranno inerenti al mondo della pensione e dei trattamenti di sostegno. A quanto pare non sono solamente queste le novità che andranno a caratterizzare il prossimo mese, poiché si avranno grandi risvolti anche in merito alla concezione del mutuo. Sono stati indicati degli aumenti ma per fortuna non si tratta solo di questo. Scopriamo, dunque, le novità previste per i prossimi giorni e tutto quello che serve sapere per non farsi trovare impreparati.

Mutui in aumento: la tassa è in continua crescita

Ci apprestiamo a vivere i primi giorni di settembre, quelli che vedranno importanti novità soprattutto sotto il frangente dei mutui e delle pensioni. Nonostante i buoni propositi l’inflazione non si è fermata ed è per questo che i prezzi dei beni e dei servizi sono giunti ancora una volta alle stelle.

aumento mutui
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Andare a fare la spesa è diventata una missione, così come fare rifornimento di benzina o semplicemente comprare le cose che sono necessarie ai più piccoli per poter andare a scuola. Le brutte notizie però riguardano anche i mutui, in quanto, secondo gli ultimi calcoli si verificheranno alcuni aumenti che non riguarderanno più solamente il tasso variabile ma anche quello fisso.

Queste sono le due opzioni tra cui scegliere al momento dell’accensione del mutuo. I tassi variabili prevedono il pagamento di commissioni che possono oscillare in base all’andamento del mercato finanziario: un mese è possibile pagare di meno mentre il mese dopo pagare anche di più. In alcuni casi è dunque vantaggioso.

Il tasso fisso è invece più sicuro, in quanto permette il pagamento di una cifra ben individuata anche laddove questa fosse negativa per gli affari interni alle banche. Ovviamente non è una situazione favorevole per tutti quelli italiani che hanno scelto questa opzione per comprare la casa dei loro sogni. Non si tratta nemmeno dell’unica brutta notizia, in quanto ad aumentare non saranno solo i mutui.

Più mutui e tasse bancarie: arriva la stangata

Se gli aumenti saranno ben visibili per quanto riguarda il pagamento della tassa del mutuo, si avranno delle brutte ripercussioni anche in merito agli extra profitti e ai tassi bancari. Secondo quanto dichiarato da uno studio condotto da Banca Italia, nel prossimo periodo aumenteranno anche tutte le commissioni sui prestiti che le banche sono solite erogare alle famiglie.

cambiamenti tassi bancari
cambiamenti tassi bancari-oipamagazine.it

Queste spese sono state richieste proprio per rendere il prestito più flessibile e poterlo concedere anche ad altre categorie della popolazione. Questi costi, che rientrano sotto la dicitura TAEG, sono arrivati al 4,65 % un aumento considerevole rispetto ai mesi passati. Sicuramente non è una buona notizia per chi sperava di ridurre le spese mensili e destinare questi soldi ad altre cose.

Come cambierà la vita da settembre?

Il mese di Settembre sarà sicuramente rivoluzionario in questo senso, poiché tutte le famiglie che hanno deciso di accendere un mutuo dovranno analizzare a fondo la possibilità di dover pagare di più di quanto pattuito in precedenza.

Oltre a tutto questo va considerata la tesi di cui abbiamo discusso sopra, ovvero quella che vedrà un aumento nella richiesta dei prestiti che solitamente vengono concessi alle famiglie e alle imprese.

Tutti avranno la possibilità di richiedere un prestito, anche se le condizioni con le quali questo verrà concesso saranno molto più severe e richiederanno il pagamento di tassi di interesse estremamente elevati.

Tutto questo si ricollega ancora una volta al carovita una condizione che tutti stiamo percependo a seguito dei cambiamenti che si sono verificati nell’ultimo periodo storico.

A quanto pare la scelta delle banche sarebbe stata questa, in quanto gli istituti non avrebbero potuto godere dei depositi dei vari residenti poiché questi sono diminuiti con il passare del tempo.

È stato quindi doveroso trovare una valida alternativa che permettesse di fronteggiare le spese comuni, anche se queste sono state gestite nella maniera più sbagliata di sempre.

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