Cartella esattoriale, in questo caso è nulla: non devi sborsare neanche un soldo

Quando un contribuente riceve una cartella esattoriale, deve sempre accertarsi che ci siano le condizioni per annullarla. In questo modo, non è tenuto a pagare alcunché.

Cartella esattoriale nulla
Cartella esattoriale – OipaMagazine.it

Quando si tratta di cartelle esattoriali, potrebbero esserci alcuni difetti formali o di contenuto che i contribuenti possono utilizzare per dimostrare che una cartella esattoriale è ingiusta o notificata in modo improprio.

Quindi, se riesci a dimostrare che c’è qualcosa che non va nelle motivazioni che stanno alla base o nel modo in cui ti è stata notificata, potresti semplicemente evitare di pagare l’importo della cartella.

In parole povere, ti viene dato il potere di intervenire e impedire l’esecuzione del pagamento. Devi, però, essere in grado di individuare tutti gli errori e le imprecisioni.

E, naturalmente, è importante seguire i passi giusti per l’annullamento in autotutela della cartella, sempre nel pieno rispetto della legge.

In caso di dubbio, è sempre una buona idea rivolgersi a un professionista, come un avvocato o un commercialista.

Tuttavia, ciò non significa che non puoi prendere in mano la situazione. In genere, difendendoti, chiedi all’istituzione di rettificare il proprio errore.

In caso di successo, l’ente dovrebbe quindi eliminare tutto o parte del debito e inviare all’Agenzia delle Entrate la documentazione richiesta come prova della cancellazione del debito.

Se preferisci, hai la possibilità di rivolgerti a un giudice. Un’altra possibilità è quella di inviare una richiesta di sospensione della riscossione direttamente all’Agenzia delle Entrate.

In questo caso, l’Agenzia fungerà da intermediario tra te e l’istituto creditore per facilitare la cancellazione, come accennato in precedenza.

Cartella esattoriale: quando è nulla?

Quando si tratta di avvisi di riscossione delle imposte, il loro scopo principale è informare le persone sugli importi dovuti e facilitare il processo di riscossione di tali fondi.

Non solo questi avvisi sono legalmente vincolanti, ma danno anche agli agenti di riscossione l’autorità di adottare le misure necessarie per garantire il pagamento degli importi in sospeso.

Cartella esattoriale
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Dato che qui stiamo parlando di un’azione amministrativa, è importante che la notifica sia accompagnata da un motivo.

Questo principio basilare può essere desunto dall’articolo 3 della legge 241 del 1990, ma è particolarmente sottolineato nell’articolo 7 della legge 212 del 2000, comunemente indicato come statuto del contribuente.

Se la motivazione dietro le azioni di un contribuente è poco chiara, ingiustificata o falsa, questi ha il diritto di contestare la validità dell’atto.

Cosa dice la Corte di Cassazione

Secondo la sentenza della Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 31270/18, la motivazione alla base della riscossione dei tributi deve essere logica, soddisfacente e facilmente comprensibile.

Lo stesso vale se ci sono errori nella documentazione, come la notifica a qualcuno diverso dal destinatario previsto o di notifiche incomplete.

Corte di Cassazione
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Ancora una volta, ribadiamo: se l’avviso finisce nelle mani di un contribuente deceduto, o se perviene a qualcuno che non risiede con il destinatario in oggetto, o ancora se viene consegnato a casa di un familiare che vive separatamente dal destinatario, la notifica è considerata non valida.

Inoltre, se la notifica arriva nelle mani di una persona incapace o minorenne, anche in questo caso è soggetta a cancellazione.

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