Busta paga, ci sono delle cattive notizie per tutte queste categorie: lavoratori delusi

Non arrivano buone notizie per coloro che aspettano da tempo un aumento in busta paga. Tutto è slittato, ma a quando?

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I dipendenti pubblici italiani sono rimasti delusi perché il tanto atteso bonus in busta paga è stato ritardato a causa di ostacoli burocratici.

La Legge di Bilancio 2023 aveva delineato una misura per aumentare dell’1,5% gli stipendi dei dipendenti del settore pubblico, ma la sua attuazione è stata rinviata ad agosto.

In risposta ai ritardi nelle trattative per il rinnovo contrattuale per il quadriennio 2022-2024, il governo Meloni ha deciso di attivare un bonus una tantum.

Questo bonus serve come riconoscimento per i dipendenti pubblici che hanno subito battute d’arresto a causa di questi ritardi.

È importante notare che il termine per il contratto era già scaduto nel 2021, quindi la pressione affinché venga rinnovato arriva da più parti.

Bonus in busta paga, tutto slitta ad agosto

Nel tentativo di rispondere alle esigenze dei dipendenti pubblici, è stata destinata a favore dei bonus una somma consistente di circa 1 miliardo di euro.

Questi bonus servono a compensare l’atteso aumento dell’1,5% nella busta paga di questi dipendenti pubblici e saranno distribuiti nel corso di 13 mesi.

Purtroppo le lungaggini burocratiche hanno causato una battuta d’arresto, in quanto i dipendenti dovranno ora attendere la busta paga di agosto per ricevere l’aumento di stipendio, oltre agli arretrati accumulati da gennaio.

Vari settori del settore pubblico avranno l’opportunità di raccogliere i frutti di un bonus unico, mentre altri dovranno avere pazienza e attendere il proprio turno.

Busta paga
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Nel mese di agosto, diversi settori avranno il privilegio di ricevere questo bonus. Rientrano in tali settori gli Ufficiali Centrali, le Funzioni Locali, le Agenzie Fiscali, l’ambito Istruzione e Ricerca, il Settore Sanità, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Settori Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico, nonché le carriere diplomatiche e prefettizie.

Alcune categorie di lavoratori, tuttavia, beneficiano di alcune eccezioni. Prendiamo, ad esempio, gli occupati nel settore dell’istruzione che hanno già percepito il bonus sullo stipendio di luglio, comprensivo degli arretrati accumulati da gennaio a luglio.

Questo particolare gruppo comprende oltre un milione di lavoratori, come dirigenti, insegnanti e personale ATA. Il loro aumento va da 182 a 365 euro lordi.

L’entità del bonus dipenderà dalla retribuzione, dallo stato professionale e dal mandato del dipendente.

Di norma, l’aumento può oscillare ovunque tra un minimo di 20 euro e un massimo di 130 euro al mese.

E lo sgravio contributivo?

Per quanto concerne lo sgravio contributivo pari al 4%, concesso ai dipendenti pubblici con reddito inferiore a 2.692 euro, è stato deciso di differire tale beneficio fino al mese di agosto.

Una volta attuato, questo ulteriore sgravio contributivo, combinato con le attuali riduzioni del 2%-3% già riflesse in busta paga, porterà ad un notevole aumento della retribuzione netta.

Dipendente
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I dipendenti pubblici italiani dovranno pazientare fino al mese di agosto per raccogliere i frutti del premio in busta paga.

Al contrario, le persone che lavorano nel settore dell’istruzione hanno già goduto dei benefici di questo aumento.

Il risultato auspicato è che eventuali disguidi burocratici vengano tempestivamente risolti al fine di garantire ai dipendenti del settore pubblico il bonus che meritano.

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