Obbligo Pos, si cambia nuovamente: torna per tutti questi beni | Italiani sorpresi

Ci sono dei nuovi cambiamenti in merito all’obbligo Pos, che verrà applicato per una serie di beni. Vediamo i casi specifici.

Pagare con pos
Pagare con pos- oipamagazine.it

Fin dalla sua introduzione, l’obbligo POS ha acceso una moltitudine di dibattiti all’interno della comunità dei commercianti, in particolare tra le piccole imprese che hanno iniziato a protestare contro di esso.

Le suddette misure si sono rivelate inefficaci nell’affrontare il problema in questione. L’obbligo di disporre di un sistema di punti vendita (POS) è rimasto in vigore per tutti gli individui.

Tuttavia, va notato che c’era un’eccezione a questa regola. Una specifica categoria di soggetti ha ottenuto con successo la revoca di tale obbligo.

È importante precisare che la maggior parte dei reclami non riguardava specificamente l’obbligo del POS, ma era incentrata su un’altra problematica che gli operatori trovavano eccezionalmente gravosa.

L’argomento in questione riguarda le commissioni associate alle transazioni. Di conseguenza, vi è stata una forte richiesta per la completa eliminazione delle commissioni per le transazioni inferiori a 10 euro e una richiesta di aggiustamenti al ribasso per le transazioni inferiori a 30 euro.

Purtroppo, si può affermare che i loro sforzi iniziali in questa materia hanno prodotto risultati minimi.

A poco a poco, gli esercenti stanno finalmente ottenendo proprio quello per cui hanno lottato instancabilmente.

Vale la pena notare che fino a quel momento solo una categoria era riuscita ad ottenere l’esenzione dall’obbligo di utilizzare il sistema POS.

Ciò non per minare la determinazione di coloro che sono stati irremovibili nell’utilizzare la propria carta per le transazioni con gli esercenti di questa particolare categoria, indipendentemente dai costi.

Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione, poiché il paesaggio ha subito un cambiamento significativo negli ultimi giorni.

Diversi sviluppi sono emersi dal 26 giugno, quando si è verificata la scadenza di questa deroga. D’ora in poi, i singoli hanno l’autonomia di scegliere il proprio metodo di pagamento preferito, sia esso contanti o carta, senza alcuna limitazione.

Inoltre, sono previste significative ripercussioni, anche sostanziali, per chi rifiuta di utilizzare i pagamenti con carta. Vale la pena notare che questa transizione è avvenuta bruscamente.

Le sanzioni sul POS

La Guardia di Finanza ha recentemente diffuso due note di indirizzo esplicito alle Direzioni territoriali, offrendo chiarimenti sulle modalità e tempistiche di attuazione dei provvedimenti nei confronti dei soggetti che non rispettano le norme in materia di utilizzo obbligatorio del POS.

Vale la pena notare che un’indagine da parte delle autorità può essere avviata solo al ricevimento di un reclamo da parte di un individuo a cui è stato negato il pagamento tramite carta. In tali casi, la legge prevede una doppia sanzione:

  • un importo fisso di 30 euro;
  • una sanzione pari al 4% del suo valore complessivo.

L’imposizione di una sanzione è subordinata alla circostanza in cui un consumatore non è in grado di effettuare un pagamento elettronico tramite carta di credito o carta di debito.

Al contrario, se il cliente non richiede esplicitamente questa forma di pagamento, non sono necessarie condizioni per applicare una sanzione, anche se l’esercente non dispone di un POS.

Inoltre, è importante notare che l‘imprenditore è l’unico responsabile delle sanzioni se rifiuta i pagamenti con carta.

Tuttavia, quando si tratta di forme alternative di pagamento non tracciabili, come i bonifici, l’esercente conserva l’autonomia di decidere autonomamente se accettarle o meno.

Obbligo POS, in arrivo dei nuovi cambiamenti

La decisione in questione può essere definita inaspettata e brusca. Il suo arrivo ha colto molti alla sprovvista.

Tuttavia, le ragioni alla base di tale decisione sono riconducibili alla modifica delle condizioni dell’offerta dei servizi POS.

In particolare, esistono alcune tipologie di servizi, come le tariffe forfetarie, che non tengono conto del volume delle transazioni effettuate e rimborsano commissioni per transazioni inferiori alla soglia dei 10 euro.

Nuovo obbligo
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In una risoluta dimostrazione di autorità, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha recentemente implementato un nuovo regolamento, in vigore dal 26 giugno, che impone anche ai tabaccai di aderire al requisito POS.

Ciò significa che i privati ​​avranno ora la possibilità di utilizzare le proprie carte personali per l’acquisto sia di sigarette che di tabacchi, compresi tutti gli articoli soggetti a valori di bollo.

Non potranno rifiutare, poiché le sanzioni imposte superano di gran lunga i costi associati al rifiuto delle transazioni.

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