Sta circolando una nuova truffa di WhatsApp molto pericolosa per gli utenti. Vediamo come riconoscerla e come proteggersi.
![Applicazione whatsapp](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/Applicazione-whatsapp.jpeg)
Senza dubbio, WhatsApp detiene il titolo di app di messaggistica istantanea più rinomata e utilizzata su scala globale.
Fin dalla sua istituzione nel 2009, l’app ha subito trasformazioni significative, incorporando diverse funzionalità, passando sotto la proprietà di Facebook (ora Meta) e superando il notevole traguardo di un miliardo di utenti.
WhatsApp è una piattaforma gratuita, il che significa che non ci sono spese associate al suo download o utilizzo.
Se ti imbatti in notizie o informazioni che suggeriscono che è richiesto un pagamento per il download dell’app o che il servizio passerà a un modello a pagamento, fai attenzione, poiché queste affermazioni sono senza dubbio disinformazione o tattiche ingannevoli progettate per compromettere i tuoi dati personali.
Contrariamente alle pratiche precedenti, in cui i clienti erano tenuti a pagare un canone annuo di circa 1 euro, la società ha costantemente annunciato che il servizio è completamente gratuito e lo rimarrà a tempo indeterminato.
Purtroppo, come spesso accade, l’onnipresente problema delle truffe online è tornato in primo piano, questa volta prendendo di mira gli utenti proprio WhatsApp. Queste persone sono vittime di una truffa emersa di recente nota come WhatsApp Pink.
WhatsApp Pink: come funziona la truffa
La truffa WhatsApp Pink tende a ingannare gli utenti offrendo un’esclusiva grafica a tema rosa che non è attualmente offerta nell’applicazione WhatsApp ufficiale.
Agli utenti viene inviato un link per il download di una versione non ufficiale dell’app. Questa particolare versione di WhatsApp Pink non è accessibile tramite gli app store ufficiali; invece, può essere trovato solo in negozi alternativi meno sicuri.
![Nuova truffa di WhatsApp Nuova truffa di WhatsApp](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/06/WhatsApp.jpg)
Una volta installata, l’applicazione opera di nascosto in background, catturando discretamente i dati sensibili degli utenti senza apparire nel menu del dispositivo.
Gli utenti più a rischio sono senza dubbio quelli che si distraggono facilmente e mancano di attenzione quando si tratta di dettagli.
Un’indicazione di una possibile truffa è un nome WhatsApp scritto in modo errato, che è evidente nel caso di WhatsApp Pink.
I truffatori commettono spesso errori nei loro tentativi fraudolenti, che si tratti di errori di battitura, errori di sintassi o errori grammaticali.
Gli screenshot delle promo di WhatsApp Pink vengono duplicati e incollati da vari dispositivi, il che solleva dubbi sull’autenticità e l’affidabilità delle immagini.
Quali sono i rischi?
Uno dei principali rischi associati a questo schema fraudolento è il furto di dati personali.
WhatsApp Pink acquisisce l’autorizzazione ad accedere all’elenco dei contatti dell’utente e procede all’invio di messaggi, inclusi quelli all’interno dei gruppi WhatsApp esistenti dell’utente.
![WhatsApp Pink WhatsApp Pink](https://www.oipamagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/WhatsApp-Pink.jpg)
Ciò può potenzialmente portare all’esposizione di dati personali sensibili. Inoltre, dopo l’installazione di questa applicazione, gli utenti diventano suscettibili a varie altre forme di attacchi informatici.
WhatsApp Pink funge da esempio di malware, noto anche come “software dannoso“. Lo scopo del malware è infiltrarsi nei dispositivi degli utenti senza la loro autorizzazione ed eseguire operazioni dannose o indesiderate.
Si manifesta in diverse manifestazioni, inclusi worm, spyware, virus e trojan, e può causare numerose complicazioni, come il furto di dati personali, il danneggiamento del sistema operativo del dispositivo e la fornitura di controllo remoto agli hacker.
Se sospetti di essere vittima di una truffa su WhatsApp, è importante segnalare tempestivamente qualsiasi attività sospetta.
Gli utenti hanno la possibilità di segnalare un particolare messaggio o profilo come sospetto o indesiderato.
Inoltre, Meta, la società madre di WhatsApp, offre canali designati per segnalare e affrontare le truffe online.