Controlla la cassetta postale, stanno arrivando le lettere: a chi spetta questo bonus

Da oggi in poi conviene controllare la cassetta postale, poiché sono in arrivo delle lettere che potrebbero confermare di essere adeguati a ricevere un bonus.

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A luglio debutterà la tanto attesa carta solidale 2023 per acquistare generi alimentari. Questa iniziativa mira a fornire sostegno a persone e famiglie in difficoltà economiche.

Con uno stanziamento governativo di 503 milioni di euro, gli aventi diritto riceveranno una carta PostePay prepagata del valore di 382,50 euro.

Cosa comporta esattamente questo programma, come funziona e chi si qualifica per questo bonus?

La “carta acquisti spesa” funge da versione rinnovata della social card, che è stata introdotta nel 2008 per assistere i bisognosi che sono stati gravemente colpiti dall’aumento dei costi alimentari ed energetici durante la crisi economica.

Al momento, persistono sfide simili. Tale contributo è una tantum e non è cumulabile con altre forme di assistenza pubblica. Si stima che ne beneficeranno circa 1,3 milioni di famiglie.

Bonus 382,5 euro per la spesa

Nell’ambito della legge di Bilancio 2023 varata dal governo Meloni, una quota di un fondo da mezzo miliardo di euro è stata destinata al sostegno delle persone più svantaggiate.

I ministri dell’Agricoltura e dell’Economia hanno firmato un decreto attuativo che delinea i criteri di ammissibilità della “carta acquisti spesa”, che fornirà aiuti ai cittadini qualificati.

Carta Solidale
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Per cominciare, rivolgiamoci innanzitutto ai beneficiari. Famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro, che non usufruiscono di altre forme di assistenza economica quali Reddito di cittadinanza, Reddito di inclusione, o eventuali iscritti beneficiari di programmi previdenziali quali Naspi, dis-coll, mobilità indennità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, o cassa integrazione-cig, possono avvalersi della carta acquisti.

Inoltre, tutti i componenti della famiglia devono essere iscritti all’anagrafe della popolazione residente.

A Roma, Napoli e Palermo il maggior numero di carte

Il sostegno fornito è meticolosamente finanziato, e tiene conto non soltanto del reddito del nucleo familiare, ma anche del numero di residenti nel comune di residenza e della disparità tra il reddito nazionale e il reddito medio locale.

Secondo i calcoli del ministero, la città che avrà il maggior numero di carte solidali in circolazione è Napoli, con un totale di 31.307.

Segue a ruota Roma, con 30.271 carte. Al terzo posto Palermo con 20.309, mentre Milano ne ha 15.000, Catania ne ha 12.000 e Torino ne ha 9.000.

C’è una tempistica precisa per la procedura. I Comuni hanno ora concluso la compilazione degli elenchi dei beneficiari, tenendo conto dei vari parametri e delle schede disponibili all’interno della propria giurisdizione.

Giovedì 6 luglio l’INPS ha inoltrato le graduatorie definitive a Poste Italiane per il rilascio delle tessere solidali.

Poi, il 10 luglio, l’ente previdenziale ha distribuito i numeri identificativi delle tessere ai comuni, che a loro volta li comunicheranno ai beneficiari.

Controlla la cassetta postale, potrebbe esserci la carta acquisti da 382,50 euro

La responsabilità di informare i destinatari sul processo di ottenimento dei buoni pasto dall’ufficio postale spetta a ciascun governo locale.

Tali informazioni verranno comunicate tramite lettera, che dovrà essere presentata dal destinatario al momento del ritiro dei buoni.

Cassetta postale
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La lettera dovrà riportare sia il codice fiscale del destinatario che il codice PostePay assegnato. Al momento del ritiro allo sportello postale, la carta voucher sarà già caricata con un importo fisso di 382,50 euro, omogeneo per tutti i beneficiari.

Per far sì che il buono rimanga attivo è necessario effettuare almeno un acquisto entro il 15 settembre 2023.

Cosa è possibile acquistare con la carta?

I beneficiari della carta solidale potranno utilizzarla esclusivamente nei punti vendita di generi alimentari.

Ciò significa che i fondi stanziati non possono essere spesi per abbigliamento o altri tipi di negozi.

La carta, inoltre, limita l’acquisto di bevande alcoliche e tabacchi, ma consente l’acquisto di generi alimentari di prima necessità come pesce fresco, latte, uova, carne, oli, dolci, prodotti da forno, biscotti, farine, riso, verdure, legumi, frutta, lieviti, pappe, miele, cioccolato, zuccheri, acque minerali, aceto di vino, tè, caffè e camomilla.

La carta può essere utilizzata in tutti i supermercati e negozi di alimentari autorizzati alla rete Mastercard.

Sebbene la carta sia gratuita, funziona come una normale carta di pagamento elettronica. La differenza è che invece di essere addebitate al titolare della carta, le spese sono pagate direttamente dallo Stato.

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