Cos’è il marketing automation e come funziona

Chi lavora come web marketing, ha l’agenda sempre piena di molte cose da fare. Infatti non è semplice gestire il business insieme ai vari progetti oltre che al networking. Ed è in questo caso che entra in gioco la marketing automation capace di dare un grande supporto in questo settore.

marketing automation
marketing automation- Oipamagazine.it

Il compito della marketing automation è quello di rendere il tutto molto più semplice, così che si possano avere sempre aggiornati i vari account social, senza essere costretti a rinunciare a queste funzioni così importanti.

Che cos’è il marketing automation

Di sicuro non sarà sfuggito il fatto che spesso i competitor pubblicano contenuti ad un preciso orario del giorno, facendo in modo che i propri canali social siano sempre aggiornati.

Si tratta di un servizio possibile grazie all’utilizzo del marketing automation.

In base alla definizione data da Techopedia, il marketing automation può essere definito come

”l’uso di software e servizi basati sul web per eseguire, gestire e automatizzare compiti e processi di marketing. Sostituisce i processi di marketing manuali e ripetitivi con software e applicazioni appositamente costruiti e orientati alla performance”.

Attraverso un software di marketing automation si va a risparmiare tempo prezioso che verrà poi utilizzato per realizzare delle relazioni importanti dal punto di vista economico.

Coloro che cercano una piattaforma di marketing automation possono avvalersi dei vari tool che oggi sono in grado di:

  • raccogliere ogni informazione di marketing;
  • riuscire a gestire il flusso di lavoro;
  • realizzare archivi sul web;
  • gestire, coltivare e guadagnare lead;
  • mettere in piedi e tenere sotto controllo campagne di marketing;
  •  utilizzare un CRM integrato;
  • realizzare e gestire una landing page;
  • gestire i vari dati.

Le varie attività di marketing che è possibile automatizzare

In genere, la marketing automation è legata alle mail marketing oppure al social media marketing.

Ecco quali sono le varie attività di marketing capaci di venire in nostro soccorso:

  • Lead tracking e nurturing;
  • Social media marketing;
  • Content marketing;
  • Onboarding e coinvolgimento dei vari utenti;
  • Cross-selling e upselling;
  • Operatività e ottimizzazione di app e siti web.

Le varie attività che verranno automatizzate, dipenderanno strettamente dal business e dai servizi, oltre che dagli obiettivi e dai numerosi altri fattori.

L’importanza di stabilire degli obiettivi

Ogni risultato che si otterrà attraverso ogni sistema di marketing automation, potrà essere il frutto di quegli obiettivi che verranno definiti all’inizio del percorso.

Infatti, prima di effettuare l’iscrizione a qualsiasi piattaforma, è importante prefissarsi degli obiettivi misurabili, specifici, realistici, raggiungibili e illimitati nel corso del tempo, i quali devono essere in linea con lo scopo del proprio business.

Ecco quelli potrebbero essere gli scopi di un’azienda:

  • Incrementare vendite ed entrate;
  • Andare all’esplorazione di un nuovo mercato;
  • rendere più forte le relazioni con le varie parti;
  • Spingere i titolari di account a rinnovare un abbonamento;
  • Tenere sotto controllo il lavoro dei competitor.

Andare alla ricerca del software giusto di marketing automation

Ci sono dei criteri da prendere in considerazione nel momento in cui si va a comprare una piattaforma di software marketing.

Ecco quali sono:

  • Budget a disposizione

Il prezzo di un software di marketing potrebbe variare partendo soprattutto dai piani base che vengono perlopiù sfruttati dai piccoli fornitore fino a raggiungere dei servizi completi ma molto costosi.

E’ molto importante prendere in considerazione in anticipo il prezzo per l’implementazione oltre che a quello per la formazione.

Le funzioni del marketing automation
Le funzioni del marketing automation- Oipamagazine.it
  • Gli obiettivi che si vogliono raggiungereNumerose sono le differenze tra gli strumenti di marketing automation. Potrebbe essere possibile utilizzare uno strumento di email marketing oppure focalizzarsi molto di più sui social media marketing.
    Non mandano poi le piattaforme di marketing automation dedicate ai freelance e alle microimprese altre che invece si dedicano molto di più ad aziende grandi.
    Insomma, basta stabilire il proprio obiettivo per capire di cosa si ha bisogno.
  • Il proprio CRM è la propria lista di contatti

È molto importante evitare di sopravvalutare la lista di contatti senza la quale non si può avere nessun lead o tantomeno, nessun cliente da coinvolgere.
E’ importante quindi stabilire un database di contratti prima di dare inizio al proprio marketing, una lista che dovrà essere aggiornata con regolarità.

In genere, i sistemi di marketing automation principale possiedono dei propri CRM oppure mettono a disposizione delle integrazioni avvalendosi di strumenti CRM adatti, come potrebbero essere quelli di Salesforce.

Nel caso in cui non si possiede un CRM, non è possibile, in nessun modo, raggiungere i clienti nello spazio.

Nel database ci potrebbero essere informazioni dettagliate sui vari contatti tra cui:

  • indirizzo email, profili social e nome di un preciso contatto;
  • la data dell’ultima volta in cui si ha avuto una conversazione con un cliente e il motivo;
  • i lead score insieme a fonti di lead;
  • gli ordini e gli importi spesi dai clienti;
  • le visite recenti ad un sito web insieme alle interazioni con il brand;
  • Informazioni personali.

Impostazione di un sistema di marketing automation

Anche se all’inizio potrebbe sembrare difficile, il marketing automation somiglia molto alle varie opzioni che attualmente sono a disposizione sul mercato.

Anche se è possibile che questi abbiano percorsi diversi di configurazione, esistono dei componenti fondamentali a cui però bisogna fare particolare attenzione. Ecco di cosa si tratta.

Lead scoring e segmentazione

Per quanto riguarda la qualità, è importante sapere che non tutti i lead si somigliano anche perché non tutti i clienti presenti nel database sono disposti ad acquistare in giornata.

In questo caso, verrà assegnato quindi un punteggio lead ai potenziali clienti, basandosi sul valore che l’azienda percepisce.

Attraverso questo punto, è possibile decidere quali clienti ha bisogno di maggiore attenzione e quali invece possono essere indirizzati verso il personale di vendita.

I lead si valutano in base alla demografia e alle interazioni con la stessa azienda.

Codici di tracciamento

Attraverso i codici di tracciamento, è possibile capire i risultati che si ottengono attraverso le campagne email.

Si possono utilizzare i codici di monitoraggio forniti da Google Analytic grazie ai quali è possibile tenere sotto controllo il numero di contatti che si sono recati sul sito web oltre che al venire a conoscenza di:

  • quanto tempo sono rimasti all’interno del sito;
  • che cosa hanno visitato;
  • quali pagine hanno visto o letto;
  • da dove è partito il loro percorso.

Per poterlo fare sarà necessario impostare il proprio ID di Google analytic insieme ai codici di tracciamento e al numero di proprietà e, in seguito, incollare il tutto all’interno delle aree dedicate del sito.

Variare con i moduli

Arriva poi anche il momento in cui si deve realizzare un modulo come potrebbe essere quello della newsletter.

Per realizzarlo sarà necessario aggiungere dei campi importanti che dovranno poi essere compilati, tra cui:

  • nome;
  • cognome;
  • indirizzo mail;
  • occupazione;
  • profili social;
  • tutte le altre informazioni che si ritengono necessaria.

E’ possibile fare in modo che, tramite le impostazioni, questo modulo non sia obbligatorio in quanto non tutti potrebbero essere d’accordo con il condividere le proprie informazioni personali.

Per spingere i clienti a compilare il modulo in ogni sua parte, si potrebbe aggiungere anche un invogliamento come una descrizione del genere: “Per ottenere il contenuto premium, si prega di compilare tutti i campi”

Trigger e azioni

I trigger e le azioni risultano essere due elementi molto importanti nel lavoro del marketing automation.

Post automatici
Post automatici- Oipamagazine.it

Trigger, che in italiano si traduce con la parola grilletto, non è altro che un’azione compiuta dal cliente il quale inizia ad entrare nell’automazione del progetto.

Questi si possono dividere in tre tipi diversi, ossia:

  • i trigger che si basano sul tempo che spesso prendono anche il nome di Eventi i quali si basano su momenti o dati specifici;
  • I trigger che si basano sull’azione, ossia di un qualcosa che fa un utente o un visitatore come aggiungere un prodotto in un carrello di un sito e- commerce o fare click su un link;
  • i trigger che si basano sul comportamento, i quali si basano su elementi più complessi. Un esempio potrebbe essere dato da quando un cliente modifica un valore all’interno di un campo personalizzato.

Passiamo poi alle azioni, ossia tutto ciò che viene fatto quotidianamente al fine di eseguire una strategia di marketing. Le azioni potrebbero anche essere:

  • Un leadscoring riguardo a contatti mirati;
  • l’invio di un’email;
  • spostarsi da una lista all’altra;
  • assegnare o rimuovere cambi personalizzati.

Pianificare i propri flussi di lavoro

Sono molto importanti i flussi di lavoro, in quanto danno la possibilità di convertire i vari contatti in clienti.

Per riuscirci, sarà necessario mappare la propria comunicazione con i vari utenti e inoltrare ogni informazione di cui necessita.

È possibile quindi ottenere dei flussi di lavoro dando il benvenuto ai vari scritti, riattivando i contatti inattivi, fidelizzando i clienti o coccolando gli acquirenti che hanno dei ruoli ben precisi.

La pianificazione con il marketing automation

Per realizzare un flusso di lavoro che possa essere solido, c i sono alcuni passi da compiere, ossia:

  • definire i propri obiettivi;
  • andare alla ricerca dei propri trigger;
  • costruire un diagramma di flusso così da riuscire a tracciare una campagna di marketing;
  • implementare il proprio flusso di lavoro.

Testare e mettere a punto un sistema insieme a flusso di lavoro

Dopo avere lavorato sulla scelta della piattaforma, arriva il momento di effettuare dei test ed essere certi che i vari contenuti siano perfettamente in ordine.

Ecco cosa include la fase di test:

  • Impostare un indirizzo email di prova;
  • inviare una versione di prova della propria campagna;
  • visualizzare la campagna sia da mobile che da desktop.
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