“Niente assegno”, l’ultima comunicazione dall’INPS riguarda tutti questi pensionati

Arriva l’ultima comunicazione dall’INPS: niente assegno per alcune categorie di pensionati. Vediamo chi sono queste persone svantaggiate.

Assegno INPS
Assegno INPS -oipamagazine.it

Per chi non è propenso al lavoro, l’Ape sociale si presenta come una prospettiva allettante. Tuttavia, è essenziale considerare le ripercussioni che ha su vedove e beneficiari.

Man mano che gli anni di lavoro si accumulano, l’avvicinarsi della pensione non fa che amplificare la sensazione di stanchezza.

Ansie, stress e preoccupazioni diventano quasi insopportabili. Molte persone desiderano ardentemente l’arrivo della pensione il più rapidamente possibile.

Il legislatore ha attuato disposizioni specifiche per alcune categorie di dipendenti, prevedendo diverse modalità di risoluzione anticipata del rapporto di lavoro che devono rispettare precisi criteri di condizione personale e reddituale.

Un esempio degno di nota è l’opzione donna, che consente alle lavoratrici ammissibili di andare in pensione all’età di 60 anni, o in alcuni casi, a 58-59 anni, a condizione che abbiano contribuito per un minimo di 35 anni.

Un’altra opzione è Quota 103, che consente ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente all’età di 62 anni, a condizione che abbiano maturato 41 anni di contributi.

Inoltre, la Legge di Bilancio 2023 ha ribadito la prosecuzione dell’Ape Sociale per l’anno in corso. L’INPS fornisce un’indennità allo Stato per le persone che hanno almeno 63 anni e soddisfano criteri specifici.

Tale indennità è concessa fino all’età prevista per il pensionamento, o fino a quando il beneficiario non abbia diritto al pensionamento anticipato o ad altre disposizioni prestabilite.

I requisiti per ottenerla

Il compenso è dovuto ai soggetti iscritti all’AGO dei dipendenti, compresi i loro sostituti e varie forme esclusive.

Comunicazione dall’INPS
Comunicazione dall’INPS- oipamagazine.it

Si applica anche ai lavoratori autonomi in Gestione Speciale, nonché alle Gestioni Separate che abbiano compiuto il 63° anno di età. Possono beneficiare dell’Ape Sociale le seguenti categorie:

  • coloro che sono attualmente disoccupati e hanno esaurito la NASPI o benefici equivalenti, purché abbiano un minimo di 30 anni di contributi;
  • badanti che hanno prestato assistenza per una durata minima di sei mesi, unitamente ad un cospicuo contributo per almeno trent’anni;
  • persone con disabilità del 74% e che hanno versato contributi per un minimo di 30 anni.

Per essere ammessi, i dipendenti devono aver svolto compiti fisicamente impegnativi e aver versato contributi per un minimo di 36 anni.

Nello specifico, dovrebbero essersi impegnati in una di queste professioni impegnative per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni o per 6 anni negli ultimi 7 anni.

L’indennità corrisponde alla somma della rata mensile di pensione, che viene determinata al momento della fruizione del beneficio.

Se l’importo della pensione è inferiore a € 1.500, l’indennità corrisponderà a tale importo. Inoltre, se la pensione è pari o superiore a 1.500 euro, anche l’indennità sarà pari a 1.500 euro.

Niente assegno alle vedove o agli eredi con l’Ape sociale

A prima vista, l’ape sociale sembra avere numerosi vantaggi; tuttavia, ci sono anche degli svantaggi da considerare.

In primo luogo, è importante notare che l’ape sociale non riceve la tredicesima o la quattordicesima mensilità.

Niente assegno
Niente assegno-oipamagazine.it

Inoltre, non vi è alcuna perequazione automatica e il destinatario non è in grado di svolgere alcuna attività lavorativa.

Inoltre, pur godendo del trattamento, non è previsto alcun contributo simbolico. Infine, se viene a mancare il titolare dell’ape sociale, il trattamento cessa di essere erogato.

Né le vedove né gli eredi riceveranno l’assegno di 1.500 euro, in quanto il trattamento non è trasferibile a entrambi.

Questo perché l’Ape sociale non è un vero e proprio sistema pensionistico nonostante sia calcolata in base ai contributi pagati.

Pertanto, in caso di decesso del beneficiario, non verrà trasmessa alcuna compensazione alla vedova ed agli eredi.

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