Come funziona il contratto a chiamata

Il contratto a chiamata, conosciuto anche come contratto intermittente, risulta essere una tipologia di contratto che dà la possibilità di inquadrare quelli che sono i lavoratori occasionali, ossia tutti coloro che lavorano sono nel momento in cui un’azienda o un datore di lavoro ne ha bisogno.

contratto a chiamata
contratto a chiamata- Oipamagazine.it

Ecco tutte le caratteristiche del contratto a chiamata, le varie funzioni e i settori in cui questo può essere utilizzato.

Come funziona il contratto a chiamata

Prima di capire le funzionalità del contratto a chiamata, è importante capire che si tratta di un tipo di contratto che ha il compito di regolare il lavoro subordinato e non quello autonomo.

In poche parole, è compito dell’azienda o del datore scegliere in quale occasione e in che modo deve essere svolta la prestazione in questione, una scelta che non può essere fatta dai dipendenti.

Il lavoro a chiamata è stipulato in occasioni in cui si ha necessità di un quantitativo extra di personale per un periodo di tempo il quale risulta essere limitato.

Quindi spesso capita che i lavoratori in questioni vengano chiamati nel corso delle festività come il Natale o la Pasqua, oppure nel corso dei weekend.

Ovviamente, il datore di lavoro dovrà avvisare in anticipo il dipendente attraverso posta elettronica certificata e, nel caso in cui si avrà bisogno di questa prestazione 12 ore dopo l’invio, la comunicazione dovrà essere fatta tramite sms.

Nel momento in cui si verificano atti di inadempienza, il datore potrebbe rischiare di essere sanzionato con multe che partono da un minimo di €400 fino ad un massimo di 2.400 euro.

In quale occasione viene utilizzato il contratto a chiamata

Non sempre si può utilizzare il contratto a chiamata in quanto deve essere attivato soltanto nel momento in cui determinate condizioni vengono rispettate.

Esistono quindi delle condizioni oggettive e soggettive:

  • quando si parla di condizioni oggettive, si fa riferimento all’aver bisogno di prestazioni intermittenti occasionali facendo sempre riferimento ai criteri che sono stati decisi all’interno del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL);
  • invece, le condizioni a carattere soggettivo, si riferiscono ad alcuni limiti per quanto riguarda l’età. Infatti i contratti a chiamata vengono utilizzati per coloro che non hanno un lavoro e che non hanno un’età superiore a 25 anni o maggiore di 45.

Inoltre, il contratto a chiamata, viene utilizzato anche durante dei periodi dell’anno in cui il lavoro è particolarmente elevato.

Ma quali sono i casi in cui non è possibile utilizzare un contratto a chiamata? Ecco qualche esempio:

  • Non si può utilizzare nel momento in cui si vuole sostituire dei lavoratori in sciopero;
  • non può essere usato quando l’azienda ha fatto di licenziamenti in massa o ha ridotto l’orario di lavoro per i dipendenti nel corso dei sei mesi precedenti;
  • non può essere utilizzato nel momento in cui l’azienda non ha effettuato le dovute valutazioni come stabilisce il Dlgs 626/1994.

I settori in cui viene più utilizzato il contratto a chiamata

Viste tutte le caratteristiche abbiamo appena elencato, in genere il contratto a chiamata viene utilizzato in precisi settori professionali.

Si tratta di un contratto che può essere richiesto in ambito alberghiero o turistico in quanto spesso capita che le strutture ricettive abbiano bisogno di più dipendenti in precisi periodi dell’anno.

Un principio che può essere valido sia per ristoranti che per pub. Inoltre, il contratto a chiamata viene spesso utilizzato anche nel mondo dello spettacolo e delle arti anche se può essere utilizzato per l’assunzione di commessi nei vari negozi.

EW’ valido anche per parrucchieri o barbieri oltre che per addetti ai trasporti, operatori agricoli e addetti ad inventario.

Le varie caratteristiche di un contratto a chiamata

Ecco di seguito delle caratteristiche del contratto a chiamata come le varie tipologie e i limiti di orari che devono essere rispettati.

Contratto di lavoro
Contratto di lavoro- Oipamagazine.it

Contratto a chiamata a tempo determinato e indeterminato

Prima di iniziare è molto importante affermare che il contratto a chiamato può essere sia a tempo determinato che indeterminato.

Nel caso in cui si tratta di un contratto a tempo determinato, si deve sapere che questo avrà una scadenza precisa mentre, con un contratto indeterminato, non ci sarà nessun tipo di scadenza determinata in anticipo.

Inoltre i contratti a chiamata a tempo determinato non hanno i medesimi vincoli che prevedono tutti gli altri tipi di contratto a tempo.

In poche parole, ciò vuol dire che la durata dei contratti a chiamata potrebbe essere decisa da ognuna delle due parti senza nessun tipo di limite e che può essere prorogato o rinnovato in totale libertà.

Contratto a chiamata con o senza disponibilità

Nel momento in cui si parla di contratto a chiamata, è molto importante fare la differenza anche tra quelli che hanno o non hanno disponibilità.

Con un contratto a chiamata con disponibilità, i lavoratori devono rispondere alla chiamata dei datori di lavoro mentre con la seconda, esiste anche la possibilità che questa proposta venga rifiutata.

I limiti temporali

Passiamo adesso al limite temporale e quindi alla quantità di ore che possono essere svolte con un contratto a chiamata.

In questo caso, è bene sapere che bisogna rispettare il limite di 400 ore per tre anni.

Si tratta di un limite che non è valido per ogni professione in quanto si escludono coloro che lavorano nel settore turistico e chi opera negli esercizi pubblici o nello spettacolo.

È possibile anche lavorare a chiamata per più di un’azienda, a patto che queste non siano concorrenti tra loro e che il lavoro fatto da una parte non comprometta il buon operato in una seconda azienda.

Lo stipendio

Prima di capire in che modo funziona la retribuzione, è importante sapere che attraverso un contratto a chiamata, è valido il principio di proporzionalità. Vuol dire che più si lavora e più si viene pagati.

Come accade per ogni tipo di lavoro subordinato, anche con un contratto a chiamata è possibile ottenere la tredicesima e la quattordicesima, oltre che alle ferie e il trattamento di fine rapporto.

Compenso contratto a chiamata
Compenso contratto a chiamata- Oipamagazine.it

Ciò vuol dire che, nel caso in cui il contratto termini, si potrebbe comunque ottenere un compenso che si calcola in base alle ore lavorate e alla retribuzione annuale.

Per ciò che concerne i contributi, è importante che sapere che questi, dopo essere calcolati, vengono versati dal datore di lavoro proprio come accade per ogni altro tipo di lavoro subordinato.

È semplice quindi capire che, visto che un contratto a chiamato fa riferimento ad una modello di lavoro intermittenza, non è detto che si possa dar vita a un numero sufficiente di contributi per ottenere un buon fondo pensionistico.

A questo riguardo, coloro che lavorano attraverso un contratto a chiamata, possono contribuire autonomamente a versare i propri contributi.

In particolar modo, ciò può accadere solo nel caso in cui la retribuzione è più bassa di 10.418,20 euro all’anno.

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