La domanda è lecita: è consentito dalla legge installare la parabola sul balcone o sul tetto condominiale? Andiamo a vedere cosa dice il regolamento.
Tante famiglie hanno un abbonamento alla tv satellitare. Ovviamente, per poter guardare i programmi trasmessi necessitano di una parabola che riceva il segnale.
Finché un nucleo familiare abita in una villetta, l’installazione della parabola non comporta nessun obbligo.
Stesso discorso non si può dire per coloro che abitano in un condominio. Andiamo a esaminare questo caso specifico.
Come installare una parabola
Per accedere a tutti i canali satellitari in casa, è indispensabile installare un’antenna parabolica. La differenza fondamentale tra un’antenna e una parabola è il tipo di segnale che possono ricevere.
Il processo di installazione di un piatto varia in base al tipo, con più ganci spesso forniti per il fissaggio al braccio.
Tuttavia, in genere è necessario serrare viti o bulloni attorno all’asta, prestando particolare attenzione all’orientamento della parabola.
Come dicevamo, quando si risiede in un’abitazione indipendente, non ci sono istruzioni specifiche da rispettare quando si tratta di installazione.
Tuttavia, se si vive in un condominio, la situazione è diversa. È lecito installare una parabola sul tetto o sul balcone condominiale senza ottenere l’autorizzazione?
Quali sono le norme e i regolamenti stabiliti dall’assemblea condominiale? Esploriamoli insieme.
È possibile installare una parabola nel condominio?
A norma di legge, ogni singola unità condominiale ha il diritto di installare un’antenna parabolica sia sul proprio balcone che sul tetto condominiale senza chiedere l’autorizzazione né all’assemblea di condominio né all’amministratore.
Nel caso in cui l’assemblea di condominio deliberi il divieto di tali impianti, si precisa che tale divieto è nullo.
Ciò è dovuto al fatto che l’installazione di un’antenna parabolica è sempre un’opzione, a condizione che l’installazione venga eseguita con cautela e senza arrecare danno alle altre unità condominiali o agli spazi comuni.
Tre sono i casi che rendono impossibile installare una parabola: se viene vietato espressamente dal regolamento condominiale, se l’installazione va a contrastare il decoro architettonico dello stabile e se preclude l’altrui diritto.
Si consiglia vivamente di rivedere il regolamento condominiale prima di iniziare qualsiasi lavoro. Tali norme potrebbero prevedere un divieto esplicito alla collocazione di antenne paraboliche su tetti o balconi.
Inoltre, l’installazione della parabola non deve impedire ad altri condomini di utilizzare lo stesso spazio.
Il modello di parabola prescelto non deve inoltre ostacolare la possibilità di altri condomini di installare le proprie antenne paraboliche.
È essenziale tener conto dell’abbellimento architettonico dell’edificio. Se si prevede di apporre una parabola su un balcone che si affaccia sull’arteria principale, o se la parabola è eccessivamente grande, potrebbe scontrarsi con l’estetica dell’edificio.
In uno scenario del genere, è possibile che venga applicato un divieto. Per ulteriori indicazioni si rimanda agli articoli 1102 e 1120 del codice civile, che inquadrano tale situazione.
Quando l’installazione di un’antenna parabolica in un condominio è considerata un’innovazione e costituisce un pericolo per l’abbellimento architettonico dell’edificio, si perde il diritto di procedere all’esecuzione dei lavori.
Dove va installata la parabola in un condominio
Riassumendo, tre sono le possibili destinazioni per l’installazione della parabola in un condominio. Purché il regolamento condominiale non lo vieti espressamente, è consentito l’uso del balcone.
L’installazione della parabola sul tetto o in terrazza nei condomini può essere effettuata nei periodi di scarsa occupazione delle aree comuni, garantendo che altri residenti abbiano la possibilità di fare lo stesso.
La facciata del condominio richiede una valutazione caso per caso, poiché non esistono linee guida universali.
È fondamentale considerare il concetto di decoro condominiale. La presenza di una parabola, infatti, può compromettere l’armonia architettonica dell’edificio e la sua collocazione potrebbe essere contestata dall’assemblea condominiale, fino a giungere ad una decisione giudiziaria per la sua rimozione.