In arrivo un bonus 3.000 euro per una determinata categoria di lavoratori italiani. Vediamo che può richiederlo e in che modo.
Nel maggio del 2023, la regione Emilia-Romagna ha subito una devastante alluvione causata da condizioni meteorologiche estreme, con conseguenti distruzioni diffuse e perdite di vite umane.
Le continue precipitazioni hanno provocato inondazioni causate da straripamento e rottura degli argini, che hanno riguardato 23 diversi fiumi e interessato un’area che corrispondeva a 58 chilometri quadrati.
A distanza di tre giorni di allagamento, 42 città situate tra la Romagna e Bologna sono state sommerse dall’acqua.
A seguito delle alluvioni si sono verificate oltre 300 frane che hanno portato alla distruzione o all’interruzione di 500 strade e 60 centri franosi, alcuni dei quali significativi tra Reggio Emilia e Rimini. Il bilancio delle vittime ha raggiunto la quota di 14.
L’intera distesa di terra di alcune zone è stata inondata di acqua, lasciando imprese, dipendenti e famiglie in gravi difficoltà.
Dopo la convocazione del Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affiancato allo stesso tavolo il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e le parti sociali locali per presentare i provvedimenti del governo per le alluvioni in Emilia-Romagna.
Le disposizioni autorizzate offrono risposte cruciali alle aree colpite. Meloni ha sottolineato che il decreto legge conteneva molteplici misure sostanziali, tra cui un’ordinanza della protezione civile che estende lo stato di emergenza a tutti i comuni colpiti dall’alluvione.
Inoltre, il governo si è riservato di estendere lo stato di emergenza ai comuni interessati della Toscana e delle Marche. Lo stanziamento totale dei fondi da parte del governo ammonta a 2 miliardi di euro.
Chi può richiedere il bonus
Quindi, in risposta a questa crisi, il 23 maggio 2023 il governo ha emesso un decreto che comprende una serie di misure volte a sostenere la popolazione colpita. Una di queste misure è un bonus di 3.000 euro per l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
I lavoratori autonomi titolari di partita IVA possono percepire un assegno unico di assistenza in caso di impossibilità lavorativa dovuta a un evento imprevedibile.
Questa misura si aggiunge ad altre forme di agevolazione, come il rinvio del pagamento delle tasse e delle utenze.
Il bonus stanziato per queste specifiche fasce di contribuenti ricorda lo sgravio precedentemente concesso a livello nazionale in risposta alla pandemia di Covid-19.
In tale ottica, funge da risarcimento del danno subito a seguito dell’impossibilità di svolgere l’attività d’impresa a causa del forte impatto delle precipitazioni che hanno devastato le regioni dell’Emilia Romagna.
Il decreto alluvioni prevede un bonus IVA di 3.000 euro destinato a queste categorie di soggetti:
- collaboratori che lavorano insieme in modo coordinato e continuativo;
- persone fisiche che possiedono affiliazioni di agenzia e rappresentanza commerciale;
- individui che lavorano in proprio o a titolo professionale;
- imprenditori che possiedono e gestiscono le proprie attività.
Bonus 3.000 euro: come funziona l’erogazione
Il rispetto di criteri specifici relativi alle circostanze dell’evento calamitoso è obbligatorio oltre all’essere classificati nelle suddette categorie di lavoratori.
Per ottemperare alla normativa è necessario iscriversi ad una forma obbligatoria di previdenza e assistenza. Inoltre, a partire dal 4 maggio 2023, dovranno essere confermate anche le seguenti condizioni:
per beneficiare dell’assistenza è necessario avere la residenza o il domicilio in uno dei Comuni ricadenti nell’area dell’emergenza;
chi è un agente o rappresentante, o semplicemente esercita un’attività, questa deve essere limitata esclusivamente o prevalentemente ad uno dei Comuni che fanno parte dell’area di emergenza.
Per ogni mese di sospensione dell’attività l’importo del bonus è di 1.000 euro, con un massimo di 3 mensilità.
Di conseguenza, l’importo massimo possibile del bonus corrispondente all’IVA potrebbe arrivare fino a 3.000 euro.
La durata dell’attività sospesa in un dato mese non è direttamente proporzionale al beneficio che ne deriva.
Ciò implica che anche se l’attività è stata sospesa per soli 5 giorni nel mese di maggio, per quel mese sarà comunque riconosciuto il bonus di 1.000 euro.
Per riassumere
Nel decreto alluvioni è previsto un bonus IVA massimo di 3.000 euro. Il contributo una tantum è pensato per coloro che lavorano in modo collaborativo e continuativo, compresi coloro che ricoprono ruoli di agenzia o rappresentanza commerciale, nonché liberi professionisti e imprenditori.
Possono beneficiare del bonus coloro che sono iscritti a qualsiasi forma di previdenza obbligatoria e hanno la residenza, il domicilio o l’occupazione in uno dei comuni dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione del 4 maggio 2023.
L’importo del bonus è fissato a 1.000 euro al mese, con un tetto massimo di tre mensilità. Ciò implica che la somma più alta possibile che può essere guadagnata è di 3.000 euro.