Inizieranno a gioire questi pensionati: avranno 221 euro di arretrati sul conto

In arrivo per una categoria specifica di pensionati 221 euro di arretrati sul proprio cedolino pensionistico. Vediamo quando.

portafoglio e logo INPS
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Non c’è giorno che passi senza sentire parlare di pensioni da parte di politici e mass media. D’altronde, sono milioni gli italiani che aspettano il primo di ogni mese per ricevere l’importo della loro pensione.

Ma l’argomento principe di questi tempi è l’aumento delle pensioni minime, che riempie da tempo le pagine dei giornali.

La buona notizia è che l’attuazione dell’aumento delle pensioni minime è proprio dietro l’angolo. Da luglio è stato dato il via libera alla distribuzione dei fondi a circa 1,3 milioni di persone.

Il rinvio di questo processo all’inizio dell’anno è dovuto principalmente alla necessità di adeguamenti tecnici specifici per ciascun destinatario.

Questa misura fa parte della Manovra 2023, che mira a mitigare l’impatto negativo delle pressioni inflazionistiche che sono state e continueranno a essere prevalenti nel biennio.

Tuttavia, la domanda rimane: qual è l’importo esatto di questo aumento? Le stime indicano che i beneficiari potrebbero avere un aumento mensile pari a 36 euro.

L’aumento delle prestazioni pensionistiche sarà dell’1,5%, ad eccezione degli over 75. Chi prima percepiva 563,74 euro ora riceverà 572,20 euro.

Tuttavia, gli over 75 riceveranno un aumento sostanziale del 6,4% e potranno arrivare a 599,82 euro, ovvero 36,08 euro in più, che sono pari a 432,96 euro in un anno.

Il pagamento di luglio comprenderà anche quello di eventuali arretrati per i mesi da gennaio a maggio. Dal 2024 in poi l’incremento per tutti i beneficiari sarà del 2,7%.

Cosa cambierà dal 2024?

Guardando al 2024, ci sono ulteriori novità in serbo: alcuni sono contabilizzati nella legge di bilancio, mentre altri saranno cementati con regolamenti ad hoc.

Pertanto, si prevede che le pensioni subiranno un’altra impennata all’inizio del 2024, con l’importo che potrebbe essere ulteriormente adeguato per riflettere l’evoluzione del caro vita.

221 euro di arretrati sulle pensioni
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È imminente un aumento di tutte le pensioni, comprese le le prestazioni assistenziali (assegno sociale) e pensioni di invalidità, a causa della prevista riconsiderazione degli assegni all’inizio di ogni anno, che ne adeguerà gli importi in funzione delle spese quotidiane.

In base alle stime del Def, il tasso di inflazione per il 2023 sarà in media del 5,4%, con un aumento di 54 euro per una pensione da 1.000 euro e di 81 euro per una pensione da 1.500 euro.

Tuttavia, la rivalutazione “parziale” verrà attuata per il 2024, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, per le pensioni che sono quattro volte l’importo minimo di 2.100 euro circa.

Per questo caso specifico, l’aliquota di rivalutazione non verrà applicata nella sua interezza, bensì in una percentuale che si trova tra l’85% e il 32%, a seconda dell’importo della pensione.

Inoltre, a questo aumento si aggiungerà un altro aumento pianificato, l’adeguamento di rivalutazione già effettuato all’inizio del 2023.

Tale adeguamento riconosce la differenza tra l’aliquota provvisoria applicata dall’INPS per l’adeguamento delle pensioni al costo della vita e l’aliquota definitiva.

Per gli assegni eccedenti il ​​quadruplo dell’importo minimo verrà ridotta una differenza dello 0,8% e verranno pagati gli arretrati sulle 12 mensilità e sulla tredicesima del 2023. Resta da vedere, tuttavia, se il tasso medio di inflazione oscillerà ancora.

221 euro di arretrati per questi pensionati

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Per i pensionati che hanno percepito 2.500 euro lordi di pensione nel 2022 e che percepiranno nel 2023 e nel 2024 rispettivamente 2.655 e 2.672 euro, avranno diritto a 221 euro di arretrati lordi, che al netto equivalgono a 137 euro netti.

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