Pensione con 20 anni di contributi, ma solo se hai questo requisito

É possibile andare in pensione in anticipo? Per farlo bisogna avere 20 anni di contributi, ma c’è un altro requisito da rispettare. Ecco quale.

Pensione con 20 anni di contributi
Pensione – oipamagazine.it

L’età pensionistica si sta sempre più allontanando, a causa di diversi fattori: in primis, un adeguamento periodico dovuto all’innalzamento della speranza di vita italiana, poi anche a causa di contratti temporanei o a termine, che mettono in difficoltà i più giovani, i quali fanno fatica a mettere da parte i contributi che poi serviranno loro per poter lasciare il lavoro e godersi la pensione.

Il nostro Paese si basa infatti su un tipo di sistema contributivo dal 1995, intrapreso da quell’anno e conosciuto come Riforma Dini. In precedenza, invece, benché naturalmente esistesse un età per conseguire quella di vecchiaia, ci si basava sulla remunerazione ottenuta dal lavoratore, per stabilire la somma dovuta mensilmente, calcolata sull’ultimo stipendio ed elargita per il suo 80%.

Oggi il sistema è misto, ma ci sono determinati anni di lavoro e relativi contributi da accumulare per poter ottenere l’assegno pensionistico. C’è un modo, tuttavia, per iniziare a riceverlo con 20 anni di contributi, a patto di soddisfare un requisito essenziale. Scopriamo di quale si tratta.

Come andare in pensione con solo 20 anni di contributi

Ci sono persone in grado di andare in pensione ad appena 55 anni di età, ma si tratta di individui che hanno iniziato a lavorare molto giovani, ad appena 14 anni, e che quindi possono sfruttare la cosiddetta Quota41, che permette di andarci a quell’età dopo aver versato per 41 anni i contributi. Essi devono tuttavia fare un lavoro usurante, si comprende quindi come sia una fetta relativamente esigua a riuscirci. Discorso diverso, invece, per chi ha a disposizione solo 20 anni di contributi, per i quali l’età si alza.

Pensionati
Pensionati – oipamagazine.it

Sfortunatamente, proprio a causa del calcolo usato per definire la pensione, per poterne avere una in grado di poter garantire una vita dignitosa, ciò vuol dire aver lavorato continuativamente in regola, e fin qui è giusto che sia così, ma aver avuto anche uno stipendio buono, cosa per cui è più facile da dirsi che da farsi. I salari degli italiani sono infatti fermi da ormai due decenni, e non sono più adeguati a un costo della vita che è invece cresciuto in modo vertiginoso.

A qual età si può smettere di lavorare se si hanno 20 anni di contributi

C’è tuttavia una possibilità per chi è nato nel 1956, che quest’anno potrà andare finalmente in pensione con un certo anticipo rispetto all’età della pensione di vecchiaia contributiva. E’ possibile infatti richiederla a 67 anni, purché come già specificato, abbia a disposizione da 20 anni di contribuzione in su. Non tutti possono contarci, purtroppo, per cui in caso contrario è necessario attendere ancora del tempo.

Per chi non ha contributi sufficienti ed a un’età vicina ai sessant’anni, non resta altro da fare che stringere i denti e o pagare dei contributi volontari, molto onerosi, circa 3600 Euro per ogni anno da recuperare, o attendere i 71 anni, il limite da cui si può richiedere quella contributiva.

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