Codice della strada, addio alle multe sul parabrezza: ecco come ci arriveranno

Le multe sul parabrezza sono destinate a sparire col tempo. La modifica del Codice della Strada potrebbe accelerare questa abolizione.

multa sul parabrezza
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A partire dal primo aprile 2023 è stato dato il via alle modifiche significative alle multe cartacee. In particolare, gli avvisi sulle sanzioni non saranno più apposti sui parabrezza delle auto.

Di conseguenza, i conducenti dovrebbero essere cauti e consapevoli che se parcheggiano l’auto in un’area vietata, potrebbero non vedere la multa sul parabrezza.

Tuttavia, va notato che le multe saranno comunque applicate.  La domanda rimane: dove è possibile trovarle?

Addio alle multe sul parabrezza

Milano ha recentemente annunciato un cambiamento significativo nella sua politica di controllo del traffico.

A partire dal 1° aprile 2023, gli ausiliari del traffico non saranno più tenuti ad allegare documenti fisici di multa ai veicoli che risultano in violazione.

Multe sul parabrezza
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Questa decisione era stata precedentemente annunciata alcune settimane fa ed è entrata ufficialmente in vigore a partire dal quarto mese del 2023. Quest’anno si sta rivelando ricco di cambiamenti e aggiornamenti per i cittadini italiani.

L’inesistenza di avvisi cartacei fisici non equivale all’assenza di multe. In realtà le sanzioni rimarranno e saranno puntualmente applicate.

Quante volte abbiamo ricevuto una multa ma non l’abbiamo trovata sul parabrezza a causa di fattori come il vento o perché qualcuno l’ha presa e gettata via?

Il Comune di Milano sta rivoluzionando questo processo annunciando che le multe saranno ora inviate direttamente ai telefoni cellulari anziché essere emesse fisicamente su carta.

L’arrivo della sanzione sarà tempestivamente aggiornato nel sistema e veicolato anche sul cellulare del proprietario dell’auto.

Tuttavia, per tenere traccia dello stato della multa, l’applicazione deve essere prima impostata con il numero di targa del veicolo che richiede il monitoraggio e il pagamento.

A Milano, sia i vigili che gli ausiliari hanno utilizzato un biglietto con codice QR per i proprietari di auto che hanno ricevuto una multa.

Il biglietto potrebbe essere pagato tramite un’app mobile chiamata Fascicolo del cittadino o attendendo l’invio del tradizionale biglietto cartaceo al proprio indirizzo di casa.  Pagare la multa entro cinque giorni comporterebbe uno sconto del 30%.

Grazie alla multa via app ora le notifiche saranno recapitate tempestivamente e usufruire di uno sconto del 30% per pagare entro cinque giorni risparmiando anche sui costi di notifica a domicilio (con un risparmio per i residenti di 11 euro e per i non residenti di 14 euro).

Multe in base al reddito: questa è la proposta del viceministro Bignami

La scelta tecnologica del Comune di Milano è recente, su proposta del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, qualche mese prima.

Vigile urbano
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La proposta di Bignami mirava a modificare gli importi delle multe nel codice della strada, cercando di stabilire una correlazione tra sanzioni e reddito attraverso una revisione del codice.

In sostanza, il viceministro ha proposto un sistema di multe che si basano sul reddito del trasgressore, con importo crescente all’aumentare del reddito.

Bignami ha chiarito che questa proposta non è una decisione definitiva, ma piuttosto un concetto allo studio che coinvolge la revisione del codice della strada.

L’idea di implementare un sistema proporzionale tra sanzioni e reddito merita ulteriori approfondimenti.

È fondamentale considerare se sia giusto che qualcuno con un reddito elevato riceva una multa di soli 130 euro, mentre un altro individuo potrebbe dover pagare per il 10% del proprio reddito per lo stesso reato.

L’appello di Matteo Salvini per una revisione del codice della strada è stato ulteriormente supportato dalle osservazioni di Bignami.

Bignami ha sottolineato la necessità di un aggiornamento, sottolineando che l’attuale Codice ha più di tre decenni con solo piccole revisioni. Salvini spera di convocare una riunione per discutere le modifiche proposte al Codice.

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